10 luglio 2016
No agli aiuti di stato
Quando i cattosocialcomunisti sono al governo sembra essere un obbligo l'attività predatoria dei conti pubblici, l'aumento della spesa e quindi del debito pubblico.
Elargizioni, attingendo a piene mani dalle tasse che paghiamo tutti noi (sui redditi, ma anche sui risparmi che l'odioso fiorentino ha aumentato fino al 26%, sulla proprietà, sui servizi già pagati sotto forma di ticket) : 80 euro di qua, 500 euro di là, accoglienza con vitto, alloggio e trasporto gratuito per gli immigrati invasori e, adesso, salvataggio pure delle banche.
Un principio pessimo, evitare i fallimenti con i soldi di tutti e senza che ci venga chiesto se siamo d'accordo, perchè proietta l'idea che uno possa fare quello che gli pare, concedere finanziamenti senza garanzie a gli amici degli amici, imbarcarsi in operazione finanziarie speculative senza alcun senso o semplicemente aumentarsi remunerazioni e bonus, a prescindere dai risultati concreti, tanto paga Pantalone.
Tanto poi ci saranno i Monti e le Fornero di turno che toglieranno ai pensionati per coprire i buchi lasciati dai grandi banchieri e imprenditori e ci sarà sempre un Renzi disposto ad aumentare le tasse sui risparmi per gettare qualche briciola ai più affamati e continuare nel giochino di sempre: depauperare il patrimonio dello stato, pensando di ricoprire le perdite attingendo ai redditi, ai risparmi e alle proprietà degli Italiani.
Verrà un giorno ...
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