23 luglio 2016
Identità di vedute
Con una tipica fastosa festa, si è conclusa la Convention repubblicana che ha designato Donald Trump candidato alla presidenza.
Il tutto condito con le becere interpretazioni e manipolazioni dei commentatori di sinistra che ovviamente hanno cercato non di offrire una cronaca oggettiva, ma di gettare ombre su Trump.
E poiché devono aver, se non capito almeno intuito, che le idee di Trump hanno molto seguito, si sono dovuti accontentare di mordere la bella moglie Melania o un presunto saluto nazista di una commentatrice conservatrice intervenuta tra gli applausi dei congressi ti.
Il tutto, provincialmente ripreso dalla stampa italiana e persino dagli eredi di Pavarotti in cerca di consensi e titoli sui giornali.
Provo invece piacere nel leggere quel che detto Trump su immigrazione, politica estera, legge e ordine.
Sono le stesse cose che dicono Salvini e la Meloni.
Una identità di vedute che apre ad uno scenario mondiale ben diverso, quando gli attuali detentori del potere (da Obama alla Merkel per scendere fino a Renzi) saranno stati rimossi per manifesta incapacità.
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