Non possono mancare le alzate di ingegno di Saviano che ha fatto la sua fortuna scrivendo sulla camorra che individua in Salvini l'istigatore all'odio e di Gad Lerner dall'alto della sua arroganza e del suo snobismo che non manca di lanciare una proposta che otterrebbe sicuramente l'effetto contrario a quello desiderato (o forse no ?) di accrescere l'odio verso lo straniero.
Tutti si sono lanciati a corpo morto a chi la spara più grossa contro il "razzismo" di un nostro connazionale che sembra abbia schernito a parole per poi reagire alla reazione fisica di un immigrato, per di più negro, in aggiunta ospitato nel seminario della "nuova" chiesa cattolica targata Bergoglio e di colpirlo , comunque a mani nude, fino ad ucciderlo.
Eppure questi antirazzisti in servizio permanente effettivo, pronti allo sdegno se un Italiano uccide (in una colluttazione alla pari, non sembrano esserci armi o disparità di numeri) un negro, non li ho sentiti altrettanto decisi quando emergevano i vari casi Kabobo.
A seguire un coro a reti unificate, ma le dichiarazioni dei testimoni raccontano un'altra storia, doverosamente e correttamente riportata dal quotidiano locale.
E allora da che parte sta, ministro Alfano, l' "aggravante di razzismo" ?
Dalla parte di chi condanna a priori per il colore della pelle e la nazionalità, o dalla parte di chi si è difeso, magari con troppa energia e forse anche dopo aver dileggiato un po' troppo pesantemente ?
Torna alla mente la recentissima vicenda di una talebana dell'immigrazionismo tedesco che è stata molestata da immigrati ma ha preferito tacerlo ed accusare i suoi connazionali.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento