Nè io, nè altri potremo mai sapere la verità, se il mandato di cattura emesso dalla corte penale internazionale (la stessa che, superando se stessa nel ridicolo e nella irresponsabilità ne ha staccato uno persino contro Putin e Netanyahu, alla faccia della diplomazia necessaria per porre fine alle guerre) sia fondato o meno, se il rimestare con codici e pandette sia fondato o sia una vendetta dei magistrati contro il ministro e il Governo che stanno portando a casa la separazione delle carriere, per cui l'unica risposta è quella del buon senso.
Il buon senso che ci dice che l'Interesse Nazionale prevale su qualsiasi altra considerazione e l'Interesse Nazionale nell'evitare un pericoloso contenzioso con la Libia che potrebbe rovesciarci addosso migliaia di clandestini accampati sulle sue coste, era proprio quello di lasciare che la questione Almasri venisse affrontata dalla Libia, come sembra stia avvenendo.
Una opposizione che ricercasse il bene dell'Italia e degli Italiani eviterebbe di accusare il Governo per aver tutelato i nostri interessi e avrebbe applicato quel principio che dovrebbe campeggiare su ogni palazzo istituzionale ed essere fatto proprio da chiunque ricoprisse o ambisse a ricoprire ruoli di rappresentanza istituzionale, ma anche da qualsiasi cittadino: Right or wrong is my Country.
Ma è un qualcosa che non si può chiedere a degli irresponsabili internazionalisti, corrosi dal cancro del pregiudizio ideologico e dai personalismi vendicativi.
Non ho alcuna fiducia nei magistrati, quindi neppure nel cosiddetto tribunale dei Ministri, ma credo che qualunque sia la decisione che verrà assunta, non si debba compromettere il risanamento che il Governo Meloni sta portando avanti, lentamente, ma inesorabilmente, dopo anni di sperperi e di incapacità gestionali finalizzate solo a sottrarci Libertà e denaro.
Qualunque azione aiuti a contenere l'ingresso di clandestini è una azione svolta nell'Interesse della Nazione, quindi da approvare e sostenere.
Chi non lo facesse, remerebbe contro l'Italia e contro gli Italiani.
Nel momento in cui l'Italia della Meloni sta assumendo sempre più un ruolo centrale nella politica europea e internazionale, le beghe da comari che i "professionisti dell'informazione" suggeriscono ai cattocomunisti di agitare, sembrano sempre più espressione di un meschino nanismo politico e culturale.
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