Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

22 luglio 2025

Un Uomo solo al comando

La Destra non ha la maggioranza assoluta.

La sinistra non ha la maggioranza assoluta e probabilmente neppure quella relativa.

Il fantomatico centro è solo la sommatoria, a rotazione, della destra della sinistra e della sinistra della destra che cercano di sgomitare per avere uno spicchio di visibilità.

Come si fa a governare ?

In questo può aiutare il sistema elettorale che, alterando la reale proporzione dei consensi, con un "premio di maggioranza" o un "premio di coalizione" o con l'applicazione di un rigido uninominale secco, consente (non sempre, peraltro) che si formi una maggioranza che, però, rischia di scomparire al successivo turno elettorale.

E nel mondo moderno una legislatura non basta, occorre avere una continuità di lungo periodo per ripristinare quella supremazia della nostra Civiltà messa in crisi dai suoi stessi beneficiati con il malinteso (quando non in malafede) sentimento del "politicamente corretto" e quindi riavviare il motore del Progresso dell'Umanità tutta.

Ma il sistema elettorale a volte può essere fortemente iniquo, come nel Regno Unito dove i socialisti di Starmer, con meno del 30%, hanno una maggioranza dei due terzi dei seggi, mentre con poco più del 30% il Rassemblement National in Francia è costretto all'opposizione.

Nei tempi antichi, dopo la caduta dell'Impero Romano, erano le virtù ed il valore individuale a determinare la nascita dei primi aggregati sociali che, per poter resistere, irrobustirsi e quindi espandersi fino a costruire gli stati nazionali, si affidavano ad un "capo" che sapesse condurli in guerra, ma anche amministrarli in tempo di pace.

In tempi difficili, infatti, le decisioni devono essere assunte rapidamente, univocamente e senza compromessi.

Compromessi che sono l'essenza della Politica, ma anche il male quando, come di questi tempi, degenerano nell'oclocrazia.

Infatti, tornando al fatto che nessuna parte ha una maggioranza solida, ne discende l'obbligo di accordarsi, quando va bene, con chi manifesta le idee più simili ma, spesso, come vediamo in quella accozzaglia che è la sinistra italiana che va dai cinque stelle, al pd, a verdi ed estrema sinistra passando per i centrini di Renzi e Calenda, si tratta non di un progetto organico, bensì di un assalto alla diligenza del conto economico nazionale per distribuire ai propri clientes questo o quel provvedimento di utilità corporativa, anche a spese della restante popolazione che, però, spesso fa finta di nulla perchè confida che prima o poi analogo beneficio arrivi anche alla propria corporazione, in un circolo vizioso in cui a rimetterci sono quelli che realmente producono ed hanno le idee innovative e, in prospettiva, i nostri figli e nipoti che si troveranno a vivere in una società impoverita, moralmente ed economicamente e indebitata.

Se, poi, si introducono variabili come il fanatismo ecologista che vorrebbe costringere a cambiare le fonti di energia, con costi miliardari o i pruriti bellici che portano a sostenere un comico fallito nelle sue azioni contro un gigante militare, allora si accumulano solo debiti senza vedere il progresso di un solo millimetro della nostra Civiltà e, anzi, con la richiesta di rinunciare a qualcosa che si era conquistato.

Come risulta da una delle pessime esibizioni di Draghi, quando pose l'alternativa tra condizionatore e pace e così non abbiamo nè la pace nè, a buon mercato, il condizionatore o dalle imposizioni contro il Mercato per obbligare i cittadini a sperperare i propri risparmi con improbabili auto elettriche o imponenti lavori edilizi.

I Romani, che non a caso costruirono un impero, lo sapevano che nei momenti di difficoltà dovevano affidarsi ad un capo che li guidasse ed al quale venivano demandate tutte le decisioni.

Due, credo, li ricordiamo sin dai sussidiari delle elementari: Marco Furio Camillo che fece superare a Roma l'invasione dei Galli di Brenno e Quinto Fabio Massimo (Cunctator) che consentì a Roma di ricostituire le sue legioni dopo le sconfitte subite da Annibale, per poi portare la guerra in Africa e spazzare via anche solo il ricordo di Cartagine, spargendo sale sulle sue rovine.

Dictator fu anche Lucio Cornelio Silla, che noi posteri bistrattiamo, ma fu grazie a lui che Roma venne pacificata e poté riprendersi dopo la guerra civile di Mario.

Probabilmente siamo giunti ad un punto in cui in tutto l'Occidente, ma in particolar modo in Italia, c'è necessità di affidare i poteri ad una persona che possa infischiarsene delle macchinazioni di altri, magari non eletti, dei lacci e lacciuoli che i magistrati vorrebbero imporre agitando codici e pandette e delle pretese corporative di questo e di quello.

Riforme che hanno necessità di un tortuoso percorso parlamentare perchè dietro il paravento della tutela delle minoranze si nasconde la volontà di partecipare alla gestione, compromettendo la linearità e quindi l'efficacia di una riforma.

Magistrati che interpretano le leggi e processano le guardie, liberando i ladri.

Imprenditori che socializzano le perdite e privatizzano i guadagni.

Associazioni in quantità industriale e ancor più strepitanti, che agitano ognuna la propria esigenza particolare e strillano alla oppressione delle minoranze se non ottengono una legge di privilegio per le loro pretese.

Ogni, singolo progetto ha mille voci che lo vorrebbero rendere "migliore", ignorando che il "meglio" è nemico del "bene".

Ed è in questo mondo al contrario che è l'Italia di oggi, che dobbiamo smetterla di crederci tutti commissari tecnici o presidenti del consiglio, dando a chi abbiamo eletto, il tempo ed i poteri per decidere, senza dover sottostare alle Forche Caudine dei percorsi parlamentari infiniti, delle interpretazioni dei magistrati, della distribuzione di privilegi ad ogni minoranza.

Abbiamo bisogno di un "Capo".



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