Leggo anche, con dispiacere, della reazione di pancia di molti della Destra Radicale, delusi e arrabbiati perchè non vedono la Meloni avanzare come una panzerdivision asfaltando tutto il pregresso woke, lgbt e immigrazionista.
Sono due facce della stessa medaglia, portata ai massimi livelli dalla diffusione dei social dove non si argomenta, ma si brandisce la propria ideologia contro tutti, anche contro quelli che per lo più hanno le stesse idee ma, magari, su uno o due temi, esprimono una loro differente opinione, ad esempio sull'Ucraina, su Israele, sull'intervento dello stato in economia, sulla Nato.
E' la trasposizione in politica dei sessanta milioni di commissari tecnici della Nazionale, adesso che la presenza degli stranieri nel nostro Campionato ha praticamente ridotto gli Italiani a quattro gatti per cui non ci sono più la scelte di una volta tra Rivera e Mazzola, ecco che ci si sposta in politica.
Costa poco, ci si gonfia il petto, si scrivono 180 caratteri e si pensa di aver lasciato il segno nella Storia.
Ma la Politica è cosa seria, impegnativa, che richiede professionalità, quelle che noi facciamo nei social sono solo chiacchiere da bar e le fanno anche quelli che si prestano a solleticare i bassi istinti dei propri lettori dall'alto di cattedre universitarie, primariati di ospedali, scranni parlamentari o anche solo comunali.
Qualcuno deve spiegarmi il senso di cattolici e di liberali (o presunti tali) che si alleano con i comunisti e i socialisti (pur se si sono dati una mano di rispettabilità cambiando il nome al loro partito restano sempre gli stessi) e per ottenere un seggio sicuro per concessione del pd, creano un partitino dello zero virgola, intimando di essere compresi nell'accordo di coalizione, perchè senza la loro fragile creatura non si vince, salvo poi riporre ogni velleità una volta acquisito lo scranno parlamentare e ricominciare in prossimità delle successive elezioni.
Qualcuno deve spiegarmi che senso ha tenere separati Forza Italia e Noi Moderati tra loro e, sempre tra loro, Forza Nuova, CasaPound e tutte le miriadi di associazioni e movimenti sorti a destra di Fratelli d'Italia e della Lega e che pensano solo a bersagliare questi due partiti, sottraendo quelle percentuali che servirebbero a cambiare la costituzione senza passare da un rischioso referendum.
Qualcuno deve spiegarmi come sarebbe possibile per la Meloni procedere senza compromessi su tasse, clandestini, smantellamento della cappa culturale sinistra, ritorno alla Giustizia vera, riforma del mercato del lavoro e via discorrendo, quando sappiamo tutti che, oltre ad una opposizione che non fa gli interessi degli Italiani ma guarda sempre all'estero, una volta a Mosca, poi a Bruxelles, Parigi, Madrid a seconda delle circostanze, ci sono resistenze di ogni tipo.
C'è un presidente della repubblica che fa le pulci ad ogni provvedimento per mettere i bastoni fra le ruote riparandosi dietro la foglia di fico dell'atto dovuto, la stessa foglia di fico che usano i magistrati per giustificare aberrazioni come le indagini su Poliziotti o semplici cittadini che hanno abbattuto un criminale.
E, ancora, una Cei che regge lo strascico del pd con il suo presidente, una commissione europea cui i predecessori della Meloni hanno svenduto gran parte della nostra Sovranità che impone direttive e bilanci, per non dire della copertura mediatica che, grazie a "professionisti dell'informazione" che pendono a sinistra, fornisce ampio spazio a tutte le dietrologie funzionali a ostacolare l'azione di Governo e l'elenco potrebbe continuare con tutti i lacci e lacciuoli che cercano di impedire al Governo di realizzare il 100% del suo programma.
Al Duce (ma anche ad altri, ad esempio Giovanni Giolitti a dimostrazione che il problema risale appena riunita l'Italia) è attribuita una frase emblematica: governare gli Italiani non è difficile, è inutile.
A ruota un ricordo personale di quanto mi fu riferito su Rumor, presidente del consiglio negli anni settanta, che in un incontro conviviale con i suoi amici di gioventù disse che non è difficile arrivare a ricoprire cariche politiche, il difficile è riuscire a realizzare qualcosa, superando i veti incrociati, le pressioni di interessi contrastanti, i piccoli ricatti di chi detiene una manciata di voti parlamentari.
Ho sempre saputo che un buon politico, non è quello più puro nella proposta ideale che sottopone alla gente (e qui ci starebbe la citazione di Nenni che disse che a fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura ) ma chi riesce ad aggregare una maggioranza tra simili, fondata necessariamente sul compromesso, perchè la Politica è l'arte del possibile.
E dividersi in base alla purezza invece di dare più forza al partito che maggiormente rappresenta la propria area politica (anche questa sarebbe una citazione, ma se citassi il testo i soliti sciocchi guarderebbero il dito e non la Luna) anche se ci sono, inevitabilmente, dei temi sui quali non tutti sono d'accordo, sarebbe voler consegnare il potere a chi è ben più lontano sotto ogni profilo.
Il Centro Destra ha, sotto un certo aspetto, compreso questa esigenza di stringersi attorno al nucleo forte della Coalizione, grazie al principio introdotto da Berlusconi, per cui il Leader della Coalizione è il capo del partito che nella coalizione prende più voti: meglio di qualsivoglia primaria farlocca dove votano e rivotano anche quelli che quella coalizione non voterebbero mai.
E tanti critici dalla tastiera facile, dovrebbero provare a farsi eleggere e, se ci riescono, a sporcarsi le mani creando quelle maggioranze con le quali loro vorrebbero mantenere pura un'azione di governo.
Credo che il 99,99% di loro si arrenderebbe al momento di apporre la firma di candidatura, perchè i problemi comincerebbero già a quel punto.
Lasciamo lavorare la Meloni perchè sta cambiando quello che può cambiare nel quadro politico internazionale e istituzionale in cui si trova ad operare e nei tempi che le sono concessi da tutti gli ostacoli che le vengono frapposti, anche dalla trincea amica.
Questo non vuol dire rinunciare ad esprimere la propria opinione (la Meloni non potrà mai convincermi a sostenere Zelensky !) ma senza insorgenze ultimative della serie "o così o non vi voto più".
E cosa fai, poi, voti per la Schlein o, anche senza votarla, scegliendo il tuo partitino puro che più puro non si può (chiamiamolo Dash), magari monotematico, ne favorisci la vittoria ?
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