Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 settembre 2025

La guerra e la farsa

Il giorno in cui Israele effettua con successo su Doha un attacco mirato per colpire un gruppo di terroristi di Hamas, gli "umanitari" della flottiglia denunciano un presunto attacco con un drone.

A Doha viene distrutto un edificio ed eliminata una linea di comando dei terroristi, a Tunisi il "drone" fa cilecca, la Guardia Costiera tunisina afferma che nessun drone ha sorvolato lo spazio aereo tunisino, il danno, un "incendio", viene subito circoscritto con un estintore casalingo.

In sostanza, pur senza aver mai fatto il nome di Israele, quelli della flottiglia vorrebbero far passare il messaggio che uno stato che ha Forze Armate in grado di colpire, con successo, ovunque, non sarebbe stato in grado di affondare una barchetta.

Ma chi può crederci senza scoppiare a ridere ?


09 settembre 2025

La spocchia non basta a Macron

Ricordate nel 2011 i sorrisini della Merkel e di Sarkozy quando chiesero loro di Berlusconi ?

Oggi la Meloni, Orban, Netanyahu, Trump, idealmente, si scambiano gli stessi sorrisini sarcastici (e se ne fossi in grado creerei una immagine del genere con l'IA) qualora i giornalisti chiedessero loro di Macron che, con l'arroganza tipica dei livorosi, li ha costantemente criticati e attaccati.

La Francia è in crisi, non da oggi, ma è una crisi che si avvita sempre di più per l'ostinazione di Macron di tenere in piedi una costruzione ormai collabente. 

Mentre cercava di stornare l'attenzione dai gravi problemi interni, friggendo solo perchè, senza gli Stati Uniti, non poteva dichiarare guerra alla Russia e provava a trascinare nel baratro tutti i Popoli e le Nazioni d'Europa ricevendo dal nostro Presidente un meritatissimo due di picche, con l'affermazione, reiterata, che non avremmo inviato soldati in Ucraina, la Francia perdeva credibilità, forza finanziaria, produttività, ma anche autorevolezza come dimostra la cacciata dei francesi da tutte le ex colonie africane che pensavano di poter controllare con la abituale arroganza.

I quotidiani sono oggi pieni di analisi da parte di "dotti e sapienti" che ci raccontano la rava e la fava del come e del perchè si è giunti a questo punto e tutti prospettano il "timore" che la caduta della Francia porti all'implosione dell'intera costruzione europea.

Timore ?

Speranza !

Dubito che possa accadere, perchè tanti e tali sono gli interessi che sono stati posti sul tavolo dell'unione europea che anche il crollo francese non porterebbe all'abbattimento di questa costruzione, ma potrebbe invece portare a modifiche nei rapporti di forza e nelle scelte che già, dopo le ultime elezioni del 2024, cominciano a cambiare registro.

Ma ci vuole ancora una spintarella che potrebbe essere data proprio dall'ostinazione di Macron di restare a dispetto dei numeri parlamentari e della volontà dei francesi.

Se Macron, invece di chiamare a nuove elezioni o, meglio, dimettersi, scegliesse un nuovo primo ministro, con una coalizione raffazzonata all'ultimo momento, magari a fronte di mirabolanti promesse, allora dovremmo solo sederci in riva al fiume per aspettare che il crollo si completi e vederne gli effetti sull'unione europea che, purgata dall'ideologismo di un Macron, di una Merkel e anche di un Sanchez, potrebbe tornare ad essere quell'Europa dei Popoli e delle Nazioni e non della finanza, dei divieti e delle imposizioni ambientaliste, woke e lgtb.

08 settembre 2025

L'Italia che produce

Nei giorni scorsi si è svolto l'annuale "forum" economico che prende il nome dal suo fondatore, deceduto proprio durante lo svolgimento dell'incontro.

Partecipano imprenditori, professori di economia, politici di governo e dell'opposizione.

Ogni anno vengono sondati i partecipanti e quest'anno ben l'80% degli imprenditori ha promosso l'azione del Governo Meloni.

Del resto i numeri ed i risultati attestano quel che solo una livorosa opposizione dalle armi spuntate si ostina a negare: l'Italia cresce, le ferite inflitte soprattutto negli 11 anni di governo da Monti a Draghi, vengono ogni giorno, sempre più rimarginate.

Spread, rating, conto economico, pil, occupazione, tutto dice che siamo sulla strada giusta.

Si può fare di più ?

Sempre e in questo servirebbe lo stimolo di un'opposizione che avesse a cuore l'Interesse Nazionale e non il proprio tornaconto immediato, istigando, con la complicità del principale sindacato italiano, i cittadini ed i lavoratori con scioperi, dirottando l'attenzione su Gaza, sulle pretese woke e lgbt.

Il forum Ambrosetti  ha segnato l'approvazione della linea del Governo Meloni da parte di chi produce.

Sarebbe nell'Interesse Nazionale se anche le opposizioni e il sindacato di maggioranza relativa capissero che conviene a tutti continuare su questa strada e non tornare agli anni bui dell'assistenzialismo, dell'austerità, dei divieti, della spesa pubblica gonfiata per distribuire mancette a qualunque gruppo di pressione (spesso ideologico e per nulla produttivo) che alzi la voce.

07 settembre 2025

Il boomerang di Gualtieri

Il sindaco cattocomunista di Roma Gualtieri, non sapendo probabilmente cosa inventarsi per avere un titolo sui giornali e, nel contempo, mostrarsi a la page secondo i canoni woke, lgbt etc., ha promosso un bando per affidare, a fronte di 400mila euro, l'incarico di trovare cittadini che ospitino, senza alcun rimborso, un immigrato (che loro chiamano migrante).

A prima vista può sembrare la solita menata cattocomunista, buonista e magari uno si soffermerebbe a chiedere se sono compresi anche i clandestini o solo quelli regolari.

Poi, se ci pensiamo meglio, quella è una autentica bomba messa sotto il sedere di tutti quegli attori, cantanti, magistrati, calciatori etc. che ogni giorno mettono il loro tassello, la loro dichiarazione, la loro sentenza, la loro lacrimuccia a favore dell'immigrazione.

Sì, perchè grazie a Gualtieri adesso hanno la possibilità, a spese loro, senza alcun rimborso, di mettere in pratica il loro buonismo, dimostrando di essere convinti e coerenti, anche quando devono pagare di tasca loro.

Mi aspetto, ad esempio, che tutti i magistrati che nella cassazione hanno in questi mesi emesso sentenze di liberazione dei clandestini mandati nei centri di identificazione, se ne prendano in casa uno, lo accudiscano, lo nutrano, lo curino, lo istruiscano, senza chiedere un solo centesimo allo stato.

Così mi aspetto che ci sia la coda di attori e cantanti, che non perdono occasione per straparlare di inclusione e accoglienza, disponibili a fare altrettanto con un "loro" protetto.

Estendendo il provvedimento di Gualtieri a tutta l'Italia, poichè gli elettori dei partiti di sinistra sono praticamente il doppio degli immigrati regolari, ecco che avremmo risolto il problema, inclusi i "ricongiungimenti" che provocano valanghe di arrivi aggiuntivi.

Chi non vuole l'immigrazione è salvo e non paga nulla (e ovviamente, andrà all'Inferno), quelli buoni, invece, possono da subito indossare l'aureola da santi e ospitarne uno a testa, a spese esclusive loro, con un risparmio di 10 miliardi annui per la casse dello stato da usare per ridurre il debito pubblico o le tasse.

Resto comunque curioso di conoscere in quanti aderiranno alla iniziativa, comportandosi coerentemente con le loro idee e, soprattutto, quanti tra quelli che prendono sistematicamente le parti dei clandestini, saranno disponibili a grattarsi in tasca quando la loro santità diventa onerosa per loro stessi e non più gratuita perchè i costi vengono scaricati sugli altri (quelli che andranno all'Inferno).

06 settembre 2025

Con la Meloni, nessun soldato Italiano morirà per Zelensky

Le riunioni dei "volenterosi" sono tanto frequenti quanto inconcludenti, utili solo ad una passarella per chi ha tanto bisogno di evadere dalla realtà, come Macron, Starmer, Sanchez e gli stessi Merz e Zelensky.

Del resto mettono insieme tanti stati, come i cattocomunisti mettono assieme una infinità di sigle e siglette, ma restano tutti appesi all'amo di Trump, perchè senza gli Stati Uniti non andrebbero da nessuna parte.

Macron spinge per inviare truppe da acquartierare in Ucraina per interporle nelle linea del fronte.

La Meloni invece ha ribadito che, pur disponibile (purtroppo) a continuare a sostenere sia Zelensky sul piano finanziario e di armamenti, che le sanzioni contro la Russia, è escluso l'invio di truppe Italiane e anche le assistenze militari, come l'addestramento degli ucraini, saranno svolte, dopo la tregua, al di fuori del territorio ucraino.

Mi sembra una posizione accettabile anche per chi, come me, vorrebbe che l'Italia si sganciasse completamente da ogni sostegno ad uno Zelensky che continua a chiedere, chiedere, chiedere e non con l'umiltà di chi chiede aiuto, ma con l'arroganza di chi pretende qualcosa di diritto.

Zelensky, addirittura, vorrebbe che le truppe Nato arrivassero in Ucraina a guerra in corso, ancor prima della pace e persino della tregua, lanciando quindi un assist a Putin per fargli dire che se reparti europei dovessero entrare in Ucraina, sarebbero legittimo bersaglio.

Del resto, da che mondo è mondo, le forze di interposizione, quando veniva deciso di inviarle, erano mandate DOPO un accordo, se non di pace, almeno di tregua a tempo indeterminato, con l'accordo di tutte le parti in conflitto.

Se una parte non era d'accordo, non c'erano truppe di interposizione o non c'erano di un determinato stato non considerato affidabile da una delle parti.

Le dichiarazioni di Putin e di Zelensky rimarcano una oggettiva assenza di interesse a chiudere la contrapposizione attiva sul campo.

Allora, tanto vale sederci in platea e aspettare che i duellanti abbiano esaurito le risorse, per poi intervenire e ricostruire IN SICUREZZA.

Sicurezza che deve per prima cosa essere garantita ai soccorritori, come insegna qualunque manuale di pronto soccorso.

05 settembre 2025

La trascuratezza dei "professionisti dell'informazione"

Sono rimasto allibito da quanto sia stata superficiale  la copertura di radio, giornali e televisioni in merito all'arresto di due turchi a Viterbo, seguito dal fermo di altri cinque, trovati armati, senza documenti validi, in concomitanza con una importante celebrazione religiosa alla quale presenziavano alcune autorità politiche e che avrebbe dovuto vedere anche la presenza dell'Ambasciatore Israeliano.

Quarta, quinta notizia, in prima pagina solo occhielli che rimandavano alle pagine interne, condizionali e dubbi per non dire "terrorismo".

Vero è che siamo all'inizio delle indagini e che il fatto che l'eventuale attentato sia stato prevenuto, rende meno "vendibile" la notizia, ma il ruolo dell'informazione è quella di avvisare la popolazione e tenere alta l'attenzione, soprattutto in una situazione di tensione internazionale che, ancora una volta, vede al centro il Medio Oriente.

E' evidente che negli anni gli ingressi senza controlli hanno creato una base molto ampia per il reclutamento di soggetti facilmente influenzabili con richiami alla religione.

Quel che sarebbe potuto accadere a Viterbo è una strage di proporzioni paragonabili a quelle operate dai terroristi palestinesi e musulmani a Fiumicino nel 1973 e nel 1985 o a Nizza nel 2016.

Fortunatamente le nostre Forze dell'Ordine hanno dimostrato di avere le antenne sensibili e attente, molto più di quanto non dimostri la sufficienza e la sottovalutazione dei tanto incensati "professionisti dell'informazione".

04 settembre 2025

Rivoluzionari da operetta

L'ultima di una Schlein che evidentemente sta raschiando il fondo delle facezie da assemblea studentesca, è la pretesa di una protezione da parte del Governo Italiano, quindi della nostra Marina Militare, nei confronti delle barche in volontaria rotta di collisione verso il blocco navale Israeliano.

Da alcune parti leggo persino che quella protezione verrebbe richiesta di natura diplomatica per i quattro parlamentari che si sono imbarcati in cerca di facile notorietà (ma, evidentemente, vogliono fare i ribelli con tutte le guarentigie del caso).

La Meloni sembra che abbia dichiarato che darà assistenza ai connazionali e, implicitamente, nega ogni intervento della nostra Marina Militare.

E questo è un bene, ma se uno si mette, volontariamente e liberamente, nei guai, andando a sfruculiare un Governo straniero, in zona di guerra, perchè dobbiamo spendere dei crediti per salvarlo e riportarlo a casa, dove non mancherebbe di gonfiare il petto come un tacchino e di farsi passare per eroe ?

Eroe potrebbe semmai essere se accettasse il rischio di essere incarcerato e processato come terrorista, come ha minacciato un ministro israeliano, scontando quindi la sua pena fino all'ultimo giorno, senza chiedere o far chiedere ad un Governo che attacca ogni giorno, di tirarlo fuori dai guai.

A me ricordano, elevando all'ennesima potenza il ridicolo, quelli che, quando venne il nostro turno per svolgere il servizio di leva, a parole proclamavano di voler rispettare l'assolvimento del dovere costituzionale di "servire la Patria",ma nei fatti facevano muovere ai loro genitori mari e monti per ottenere, se non di essere lasciati a casa per "soprannumero" o per qualche allergia o improvviso e fino ad allora sconosciuto difetto fisico o di salute, almeno di svolgere il servizio nella caserma più vicina a casa.

Vorrei dire ai quattro parlamentari di non fare i Macron all'amatriciana, ma se vogliono andare alla guerra, si assumano tutti i rischi del caso, senza chiamare in causa protezioni di un governo che criticano in continuazione, ma che è ben accetto quando, con la propria autorevolezza, riesce ad ottenere la liberazione di qualcuno, come è accaduto con Cecilia Sala e non solo.



03 settembre 2025

Il livor mortis della sinistra

E' da stigmatizzare il comportamento inqualificabile dei cattocomunisti che esternano opinioni disfattiste sull'Italia, sulla politica del Governo, sulle sue iniziative e alleanze.

Il livore con il quale la Schlein e i suoi sette nani si lanciano contro ogni iniziativa di Governo, provando non solo a metterlo in difficoltà (come con la proposta assurda di scortare le navi che portano i rifornimenti ad Hamas usando come pretesto e foglia di fico la situazione dei "civili" a Gaza), ma anche a sostenere le azioni ostili dei governi stranieri come quello francese, appartiene alla tipica forma mentis che nel titolo ho chiamato il "livor mortis", perchè è il livore di chi ha perso completamente di vista l'Interesse Nazionale, violando il compito essenziale del suo ruolo di rappresentante del  Popolo, da svolgere nell'interesse del Popolo, quello Italiano, però, non di qualche variegata popolazione straniera !

Nessuna indicazione sul cosa fare dopo, una volta (eventualmente) vinte le elezioni (probabilmente pensano a qualche papocchio di palazzo per rimescolare le carte).

Sette partiti, forse più, ognuno con le sue proposte e che si ritrovano solo su omosessualità, eutanasia, immigrazione, droga, cessione della Sovranità, tasse, devastanti politiche ecoambientaliste.

Cioè tutto il campionario del peggio che può accadere ad una Nazione e di quel che può servire ai suoi nemici per minarne la solidità e le fondamenta civili.

Sono le stesse politiche che stanno affossando il Regno Unito e la Francia e che hanno affossato la Germania che ora annaspa per tirarsene fuori.

Leggo molti, della Destra Radicale, che su certi argomenti (Gaza, covid, Ucraina) criticano il Governo Meloni, con ancor più ferocia dei cattocomunisti.

Ma si rendono conto di quel che accadrebbe se con la loro astensione o la loro adesione a liste monotematiche di nicchia, favorissero la vittoria dei sette partiti cattocomunisti ?

O si sono già dimenticati di cosa è stato negli undici, lunghi anni da Monti a Draghi ?

02 settembre 2025

L'Invincibile Armata

Correva l'anno 1588 e il re di Spagna Filippo II, dopo due tentativi andati a vuoto (corsi e ricorsi ...) riuscì a far salpare una imponente flotta con l'intenzione di sconfiggere definitivamente l'Inghilterra protestante e che minacciava la supremazia spagnola sui mari e nei commerci con le Americhe.

Tutti sappiamo come andò a finire e come, quell'evento, segnò l'inizio del crollo della Spagna e la nascita di una superpotenza imperiale che tale rimase, per quattro secoli, fino alla seconda guerra mondiale.

Oggi la Storia si ripete in farsa e l'invincibile armata è composta da una sessantina di imbarcazioni, non si sa da chi finanziate, che, con la scusa di portare viveri e medicinali alla "popolazione di Gaza", in realtà, forse ad insaputa di molti che, spero in buona fede, si sono imbarcati, otterranno solo di dare respiro ai terroristi di Hamas.

Semprechè nel Governo Israeliano non ci sia qualcuno che abbia letto "Il campo dei santi", di Jean Raspail e ne abbia compreso la lezione: spesso una bontà troppo strombazzata, fa danni peggiori di una apparente cattiveria.

Nel romanzo, infatti, la morale è che gli invasori non sarebbero calati e sciamato sulla Francia, uccidendo e distruggendo tutto come cavallette, se i governanti non avessero avuto paura di ordinare di fermare, con qualsiasi mezzo, la flotta che li trasportava.

Vedremo cosa saprà fare il Governo Israeliano per respingere quella minaccia che porterebbe solo a prolungare le operazioni militari per l'eliminazione definitiva dei terroristi di Hamas.

Nel frattempo i cattocomunisti latrano chiedendo che la Marina Militare Italiana "protegga" gli invasori presunti umanitari.

E come si farebbe a "proteggere" senza usare la forza contro gli Israeliani ?

E' evidente quanto sia strumentale la posizione della Schlein e dei suoi sette nani che le reggono lo strascico in cambio di candidature e strapuntini.

Sanno benissimo che l'Italia non solo non può, ma neppure deve immischiarsi nelle questioni di uno stato e di un governo amico che, tra l'altro, da sempre è il baluardo dell'Occidente in una zona ad alto rischio di infiltrazione cinese.

Tanto più che Israele è l'unico stato non musulmano della zona e la sua esistenza è un formidabile filtro alla diffusione dell'Islam più radicale.

Infatti i cosiddetti "palestinesi", che altro non sono che arabi i cui ascendenti, nel 1948, rifiutarono la costituzione di uno stato arabo in parallelo a quella di Israele su territori messi a disposizioni dalla Gran Bretagna, non hanno un appoggio se non formale e di maniera da parte degli stati musulmani della zona.

Lo stesso Egitto ha più volte chiuso le frontiere nei confronti della striscia per evitare di accollarsi i profughi, ben ricordando, cosa che in Occidente ci si è già dimenticati, i disastri compiuti proprio da quegli arabi che, rifiutando la costituzione dello stato nel 1948, portarono i loro problemi, creandone anche a chi li ospitava, in Libano, in Giordania e nello stesso Egitto.

A differenza di quel che accadde fino agli Anni Settanta, questa volta non ci sono stati arabi intenzionati a fare una guerra contro Israele per i cosiddetti "palestinesi": perchè dovremmo farla noi ?

Ogni intervento prolungherebbe solo le sofferenze della popolazione civile e rinvierebbe una soluzione che, già da quel che esce, potrebbe trasformare radicalmente quella zona, da desolata striscia di povertà, fame e bisognosa di ogni assistenza, in una ricca riviera come sono riusciti a fare con le più note località egiziane del Mar Rosso.

01 settembre 2025

Nella Francia in crisi, dopo Macron sbarella anche Bayrou

Abbiamo tutti letto delle ridicole affermazioni del presidente del consiglio francese Bayrou che accusa l'Italia di "dumping fiscale", cioè di cercare di accalappiare facoltosi francesi promettendo tasse basse.

La Meloni e persino Tajani hanno risposto per le rime, rivendicando la capacità di aver sistemato i conti e promosso il modello Italia che per tali motivi è diventato attrattivo.

Del resto, se proprio vogliamo dirlo, ci sono ben altri stati che adottano politiche fiscali finalizzate a "catturare" i cittadini delle altre nazioni.

Senza approfondire la situazione nel Principato di Monaco, Andorra, Liechtenstein, il Lussemburgo, pronubo l'allora presidente della commissione dell'unione europea Juncker, attuò una politica di attrazione di persone e aziende estere, garantendo riservatezza e tasse minime.

Altrettanto ha fatto l'Irlanda con le grandi compagnie mediatiche, per non dire dell'Olanda in cui vengono spostate le sedi amministrative di numerose aziende, come ha fatto la ex Fiat che, dopo aver dissanguato il bilancio pubblico italiano socializzando le perdite e privatizzando i guadagni, quando ha visto che non c'era più trippa per gli avvoltoi ha spostato la sede legale a Londra e quella amministrativa in Olanda.

E che dire del Portogallo che da anni ha attirato, soprattutto nell'Algarve (peraltro regione bellissima), tanti pensionati anche Italiani che, con la "ricca" pensione pagata dall'Inps, a fronte delle ridicole tasse locali, potevano fare una vita da benestanti ?

E il Portogallo è la nazione che ha avuto a lungo a capo del governo il socialista Costa, attuale presidente del consiglio dell'unione europea.

I francesi, se proprio vogliono imputare ad altri la loro crisi, rivolgano le loro accuse a chi realmente adotta quelle politiche, non cerchino di stornare l'attenzione del loro popolo, giustamente inviperito contro Macron e il suo governo, con un nazionalismo d'accatto, malmostoso e non credibile.

Ma noi Italiani dobbiamo fare un passo in più e domandarci: che ci stiamo a fare in una unione europea, dove sono i nostri stessi, presunti, alleati a trasformarsi nei peggiori nemici ?

Se proprio dobbiamo sopportare i Macron ed i Bayrou, almeno facciamolo con le mani libere per sviluppare una politica Nazionale, Sovrana e Indipendente.

E, per la seconda volta in pochi giorni, bisogna registrare il silenzio di Mattarella, sempre pronto ad alzare il ditino ammonitore per ogni stormir di fronda, ma che tace ancora sulle aggressioni che stiamo subendo dal presidente e dal governo francese.