Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

Web blacknights1.blogspot.com
penadimorte.blogspot.com svulazen.blogspot.com
Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

27 dicembre 2013

Il Natale è passato, Letta purtroppo no

Anche il Natale 2013 è entrato nei ricordi di ognuno di noi.
Un Natale anomalo, senza neve ma con una intensa bufera di pioggia e vento, con ripetute interruzioni dell'energia elettrica nella notte tra il 25 e il 26, tanto da dare al paesino sugli Appennini dove sono, un aspetto spettrale e, per un appassionato di gialli come me, una splendida e stuzzicante ambientazione alla Agatha Christie.
Non ho peraltro contezza di strani eventi e omicidi ...
Spero che sia stato per tutti un Natale piacevole e tranquillo, una parentesi di serenità tra la tares, l'imu e la cosiddetta "mini imu", cui si aggiungono le assicurazioni (che per molti vanno rinnovate a fine anno) , rate condominiali, bollo auto e moto, canone rai, tutti graziosi regali di uno stato predone che spende quello che non ha e, invece di ridurre le spese, spreme i cittadini per continuare nelle sue elargizioni senza senso.
Quanto ci costano, ad esempio, gli immigrati ?
E quanta ingratitudine riceviamo con le devastazioni che loro, clandestini e illegalmente presenti sul nostro patrio suolo, da nessuno invitati, pongono in atto, pretendendo quello che molti Italiani non hanno ?
E che dire di coloro che hanno ottenuto la cittadinanza italiana con un tratto di penna, ma si comportano nè più nè meno come dei parvenu arricchiti, magari grazie ad un partito che ha sempre posto come suo obiettivo la distruzione della nostra società, per realizzarne un'altra che hanno già sperimentato sulla loro pelle gli europei dell'est e li ha fatti eleggere deputati o ministri ?
Non sarebbe il caso di revocare loro una immeritata cittadinanza ?
E invece di mettere mano ad una selezione rigorosa dell'immigrazione, attuando un respingimento in mare e introducendo ulteriori restrizioni all'acquisizione della cittadinanza (che, pur non potendo essere equivalente alla nazionalità, deve pur sempre essere un premio meritato e non un automatismo) Letta si sbrodola con lo ius soli, un istituto giuridico barbarico, estraneo alla nostra Civiltà fondata sullo ius sanguinis di Romana memoria.
Lo stesso Letta che con boria pari a quella del suo non rimpianto predecessore, continua a propinarci la manfrina della "luce in fondo al tunnel", mentre continua a ravanare nelle nostre tasche per sottrarci risparmi, proprietà e redditi.
Sono passati più di due anni da quel novembre 2011, quando con manovre ancora non chiare (o forse sin troppo chiare ma volutamente occultate dai mezzi di stampa di regime) il Presidente eletto dagli Italiani fu costretto alle dimissioni, per rimpiazzarlo con i maggiordomi e i valletti della Merkel.
Si può quindi affermare che si stava meglio con Berlusconi presidente.
Lo sanno persino coloro che, stolidamente, continuano ad aggredirlo, condannarlo e limitarne la capacità di presenza politica.
Il Cavaliere non avrebbe fatto certo peggio dei due che gli sono succeduti anzi, per carattere, avrebbe potuto meglio difendere gli interessi dell'Italia e degli Italiani, scontrandosi con la Merkel e riaffermando la nostra Sovranità, se non altro per una questione di orgoglio personale che gli altri due non hanno, anche uscendo da quella sentina di vizi che è l'unione europea e la sua moneta.
Che i successori di Berlusconi, assieme, non valgano la metà del Cavaliere, è reso evidente non solo dalla valanga di tasse cui sono ricorsi non sapendo fare altro , ma anche dalla inerzia davanti al sequestro continuato dei nostri Marò da parte di un governo che, con il suo comportamento, non può che essere elencato tra quelli canaglia.
Godiamoci dunque questi giorni di pausa e serenità, perchè i Napolitano, i Letta, i Saccomanni sono ancora al loro posto che stanno studiando come renderci più poveri, più servi, più tristi.


Entra ne

Nessun commento: