Assolti quelli di una ong che trasbordavano clandestini per scaricarli a casa nostra e a nostre spese.
A parte ogni considerazione in punta di diritto (e sappiamo che tra codici e pandette si possono sostenere tutte le tesi e non v'è mai certezza) e sui modi più efficaci per fermare l'invasione dei clandestini, c'è da osservare che la magistratura non solo non aiuta a salvaguardare l'Identità Nazionale, ma. al contrario, nonostante le leggi che vengono approvate, sembra giocare, sempre e comunque, a favore dei clandestini.
Esattamente come sembra voler intervenire nella legislazione, non con una propria lista da sottoporre al voto degli Italiani per poi agire in base ai voti conseguiti, ma a colpi di sentenze tendenti a scavalcare una legge esistente o a condizionare il legislatore per predisporne una o con indagini che, ancor prima, molto prima, di una sentenza definitiva, portano alla eliminazione dal gioco politico di questo o quello.
Tranne, ovviamente, se l'indagato è trattenuto in carcere in una nazione dove aggredire a martellate chi partecipa a manifestazioni politiche non gradite, è ancora reato.
Allora l'appello alla Politica è sempre quello: reagire e riportare l'azione della magistratura entro paletti rigorosi.
Il parlamento e solo il parlamento, legifera e i magistrati applicano le leggi, anche se non piacciono e sono contrarie alla loro personale ideologia.
E nessuno deve dimettersi dal proprio incarico o essere indotto a farlo, per una indagine, un rinvio a giudizio o anche solo una condanna non definitiva.
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