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No alla deriva

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22 aprile 2024

Candidature al via

Cominciano ad uscire i primi nomi di candidati per le elezioni europee del 9 giugno.

Apprezzo la scelta di Antonio Tajani, dopo che l'aveva escluso, di essere capolista per Forza Italia.

Credo che un Leader debba metterci la faccia, in ogni elezione, anche quando, come in questo caso, le incompatibilità impongono una scelta e, ovviamente, non può che essere a favore del Governo e del Parlamento Nazionale.

Sono contento, anche in questo aspetto del tutto marginale, di essere all'opposto di due esseri che disistimo profondamente: Prodi e Conte.

Apprezzo meno Tajani quando rinuncia al primato in lista nelle Isole per lasciare il posto ad una transfuga dal pd (e non importa di chi sia figlia).

Una simile scelta induce fortemente a diffidare dal votare Forza Italia, perchè se venisse eletta quella candidata, chi mi garantisce che non faccia nuovamente un salto della quaglia in un altro partito ?

Capirei se provenisse da Lega o Fratelli d'Italia, considero naturale un travaso tra simili, ma dal pd a Forza Italia, partiti che dovrebbero essere "l'un contro l'altro armati", il salto mi sembra troppo per essere credibile.

Il presidente della mia regione, in scadenza a gennaio 2025, dopo la trombatura nella gara a segretario del pci/pds/ds/pd, si candiderà per un posto sicuro, nei prossimi cinque anni, a Strasburgo.

Diversamente a gennaio 2025, non potendo essere rieletto, sarebbe progressivamente rientrato nell'ombra e dimenticato da tutti.

Dal mio punto di vista, per una decisione finale su chi votare, oltre ad attendere gli sviluppi dei prossimi mesi (ad esempio, non essendo io antifascista, attribuisco molta importanza alla scelta delle parole della Meloni se parlarne, come le intimano i cattocomunisti o se continuare, come già fece Berlusconi, nell'ignorare quel termine), reputo rilevante la scelta del Generale Vannacci.

Se dovesse candidarsi (come non auspico, credo che il Generale debba restare disponibile e libero per una candidatura unitaria del Centro Destra magari in un collegio uninominale che dovesse liberarsi nei prossimi mesi) sposterebbe il mio personalissimo ago della bilancia verso il partito che lo candidasse, purchè possa votarlo nel mio collegio.

In assenza della candidatura del Generale Vanncci, resterebbe sempre il dilemma tra Fratelli d'Italia e Lega e attribuirò una certa importanza ai nomi che presenteranno in lista, orientandomi, in linea generale, verso chi dovessi conoscere (questo significherebbe quasi sicuramente un voto per Fratelli d'Italia).

Tutto il resto è folklore, compresa l'abituale, stantia, liturgia antifascista nel giorno di San Marco, Patrono della Serenissima e del primo maggio, giornata che dovrebbe essere dedicata ai lavoratori ma che, invece, sarà focalizzata sulle sguaiate performance dei Landini e dei Bombardieri.

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