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No alla deriva

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08 aprile 2024

Il centro è sempre affollato

Grandi manovre centriste con vista sulle elezioni europee.

Naufragata l'alleanza tra Renzi e Calenda, il primo ci riprova imbarcando gente che, proprio di centro non è, come la Bonino e i socialisti, dimostrando di non avere le carte in regola per fregiarsi del titolo di Erede di Berlusconi.

Calenda invece prende a pesci in faccia tutti e, ormai, tutti gli sbattono le porte in faccia, anche perchè i suoi minuetti umorali lo rendono del tutto inaffidabile.

Mi domando cosa ci stiano ancora a fare con lui la Gelmini e la Carfagna, alle quali Tajani potrebbe, da padre nobile, ricordare la parabola del figliol prodigo.

E quindi c'è Forza Italia che, lungi dal dissolversi dopo la morte del Cav, sembra aver trovato nuova vita sotto la guida incolore di Tajani e, forse, proprio grazie alla guida incolore di Tajani che ricorda molto da vicino i suadenti, sonnolenti, atteggiamenti della DC del tempi d'oro.

Il partitino, la coalizione, non so che roba sia, di Lupi si collega con Forza Italia, costrettovi dal quorum del 4%, cui porta in dote un 1% che potrebbe consentire a Tajani di superare Salvini diventando la seconda forza della Coalizione.

C'è da dire che, pur non potendola catalogare tra i partiti con aspirazioni centristi, la Lega ha imbarcato l'Udc di Cesa che non so quanto possa portargli in termini di voti, ma rappresenta una bella copertura al centro in caso di necessità per la formazione di una maggioranza e di una commissione nel prossimo parlamento europeo.

Ovviamente non prendo neppure in considerazione di votare al centro, neppure quello di Forza Italia, per la mia scelta sto sfogliando la margherita tra Fratelli d'Italia e Lega, ma pur tuttavia ritengo un bene che si rafforzi la gamba centrista della Coalizione rappresentata da Forza Italia.

Non a scapito degli altri due partiti, ma diventando attrattiva per quanti, con tanto snobismo pseudo intellettuale, amano distinguersi dichiarandosi di centro e schifando quei "buzzurri" estremisti a destra come a sinistra.

Una posizione che, nel passato, era ben rappresentata da La Malfa e Spadolini in una moderna interpretazione della volpe e dell'uva.

Il problema con i parlamentari centristi è che oggi ci sono, domani potrebbero essere attratti dalle sirene di qualche altra casa madre.

Chi, infatti, avrebbe potuto mai immaginare che Casini da ben due legislature si prestasse a fare il parlamentare eletto nel pci/pds/ds/pd ?

Non chi, come me, lo conobbe al liceo, ma neppure in tempi più recenti quando, coraggiosamente, non seguì Martinazzoli e Segni nella disastrosa avventura centrista nel 1994 e, invece, preferì rischiare con la formazione del CCD presente nelle liste dell'emergente Berlusconi.

E ricordo che lo stesso Zanone, già segretario del PLI, finì malamente la sua storia politica da sindaco di Torino per i cattocomunisti del pci/pds/ds/pd.

Ma Tajani ha un'altra storia personale e politica e mi sembra potergli dar credito di maggiore coerenza e affidabilità.

Del resto se la differenza con i centristi sta nel linguaggio, nella petizione di principio antifascista, ma poi è favorevole alla riforma della giustizia, al premierato, all'autonomia differenziata, a respingere i clandestini, alla legittima difesa, alla Vita e a tante altre posizioni programmatiche dell'intero Centro Destra, beh sono più che affidabili e tutto sommato un'europa centrista su tali basi sarebbe persino accettabile.

Quindi, davanti all'affollamento centrista, chi si ritiene orientato su quel versante, potrà trovare in Forza Italia di Tajani un approdo soddisfacente, con una sufficiente sicurezza che il suo voto non venga tradito per portare la Schlein o  Conte o chi per loro a Palazzo Chigi.

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