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No alla deriva

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21 novembre 2024

La sanità tra pubblico e privato

Ieri una percentuale di medici e infermieri che, come al solito, varia a seconda delle fonti, ha scioperato con la ola dei cattocomunisti che, dopo aver tagliato i fondi alla sanità pubblica per gli undici anni dei loro governi nel silenzio dei sindacati, oggi sparano cifre inarrivabili di aumenti e affermano cose non vere su presunti tagli.

La realtà è che il Governo Meloni ha costantemente aumentato i fondi per la sanità e, per nascondere questo fatto inoppugnabile, i cattocomunisti si son messi a fare sofismi sulla percentuale di spesa sul pil, non capendo che, per chi è informato e non per chi, con l'anello al naso, si limita ad assorbire la propaganda dei "professionisti dell'informazione", megafoni della sinistra, questo significa che il Governo Meloni ha favorito l'aumento del pil, quindi il miglioramento dell'economia nazionale, in misura superiore a quanto abbia aumentato la spesa sanitaria, creando quindi i fondi per interventi anche in altri settori, come la riduzione delle tasse.

Ma è inutile provare a dialogare con i cattocomunisti.

E' interessante peraltro rilevare come, leggendo attentamente le motivazioni della protesta dei sanitari, sotto al titolo "contro i tagli alla sanità pubblica", non ci sia alcun riferimento a dove, come e quanto si sia tagliato, ma si parli esclusivamente di: nuove assunzioni, maggiore sicurezza nei pronto soccorso e, soprattutto, di aumento delle retribuzioni.

L'ultimo punto, soprattutto, è il dominus della protesta.

Scommetto che se il Governo disponesse un aumento consistente delle retribuzioni, le nuove assunzioni e la sicurezza nei pronto soccorso sarebbero dimenticati.

Ma se è vero che le retribuzioni dei sanitari italiani sono inferiori a quelle dei colleghi del nord europa, questo non è certo colpa del Governo Meloni, nè si può chiedere al Governo Meloni di pareggiare dei conti che hanno una ragion d'essere che risale al corso di decenni per la loro differenza.

Infatti la diversità di trattamento economico deriva da anni e anni di diverse modalità per affrontare la spesa sanitaria e di gestione delle stesse ma, soprattutto, deriva dal differente costo della vita, da sempre, anche se ultimamente la forbice si è ridotta, di gran lunga superiore al nostro.

Il che giustifica pienamente una differenza di retribuzione.

La sicurezza nei pronto soccorso, invece, dovrebbe essere il punto primo e più rilevante, perchè è inaccettabile che chi presta la sua opera per curare il prossimo debba rischiare la propria incolumità quando incontra persone violente o quando, cosa purtroppo frequente con i social media, si diffondono notizie che istigano solo alla violenza.

Ma questo implicherebbe la riattivazione sistematica dei posti di Polizia che, molti se ne sono dimenticati, furono in gran parte soppressi a "tutela" della privacy soprattutto dei clandestini che andavano a farsi curare.

Le nuove assunzioni beh ... un'azienda in passivo non assume, prima è necessario far quadrare i conti.

Ma il tutto è racchiuso nella anomalia di una assistenza sanitaria pubblica obbligatoria, che deve essere mantenuta a debito, perchè i contributi pagati per la sanità non sono sufficienti a coprirne i costi, con l'aggravante che i pochi che li pagano, sono anche quelli che devono ulteriormente pagare i tickets per le varie prestazioni, pagando quindi due volte un servizio per consentire a chi non paga mai di usufruirne, a cominciare dai clandestini che vengono curati a spese nostre.

Allora la soluzione ci sarebbe: privatizzare, cioè, come praticamente accade sempre, la soluzione ottimale è l'opposto di quello che sostengono i cattocomunisti.

Ma questo richiederebbe che ognuno riceva per quello che dà, senza privilegi e senza favoritismi.

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