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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

28 ottobre 2024

Il 28 ottobre dice 102

Sono più di venti anni che, ogni 28 ottobre, ricordo un evento storico che, stoltamente, si vorrebbe cancellare dalla memoria.

Il 28 ottobre del 1922, con la Marcia su Roma e l'arrivo di Benito Mussolini a Capo del Governo, si aprì un periodo storico, durato ininterrottamente per ventun anni, fino al 25 luglio 1943, che ha influito sull'Italia, nel bene e nel male, nella gioia e nel dolore, nelle vittorie e nelle sconfitte.

Volerlo ignorare, cancellare, fa parte di una mentalità ristretta che affonda le sue radici nelle due chiese dogmatiche che hanno da sempre condizionato l'Italia, con eccezione, appunto, di quei venti anni.

L'importanza dell'evento, del resto, è testimoniata da quegli stessi personaggi che vorrebbero cancellarne la memoria, perchè sono loro per primi a tenerla viva, blaterando ad ogni flatulenza di antifascismo, persino chiamando Mattarella a recitare il rosario della costituzione, definita antifascista, all'indomani di una alluvione che con il Fascismo non ha nulla a che fare, anzi ha molto a che fare con gli antifascisti che hanno malamente amministrato i corsi d'acqua della regione Emilia Romagna.

Che, poi, gli anni passino per tutti, lo dimostra anche l'americanizzazione che ha colpito anche coloro che si sentono eredi di quel giorno, che oggi, appunto mutuando la moda dagli Stati Uniti, non celebrano più il 28 ottobre il 28 ottobre, ma al sabato o alla domenica più vicina.

Inutile parlare di Fascismo perchè tanto ognuno ha ben formate le proprie convinzioni, purtroppo spesso condizionate da scritti sul Fascismo di antifascisti che, ovviamente, forniscono una versione di parte ma che, senza pudore, costruiscono la loro fortuna atteggiandosi a esperti del periodo.

Restituire anche il 28 ottobre alla Storia sarebbe cosa buona e giusta, nel rispetto delle convinzioni di ciascuno, come dovrebbe accadere per l'infinità di celebrazioni civili che sono state istituite in Italia, unica Nazione a non avere UNA Festa Nazionale, ma almeno una decina, tante quante sono le principali correnti di pensiero.

Ed anche questo è qualcosa sul quale andrebbe aperta una discussione per vedere se fosse possibile individuare una data e una sola, anche creata a tavolino, lasciando tutte le altre alla Storia.

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