Da quel che leggo, l'accento e l'aspetto era prevalentemente nord africano, erano sostenitori dei palestinesi che hanno pensato fosse giusto, in una città europea, scaricare i problemi che hanno con gli ebrei.
Aggredendoli, organizzando una imboscata.
Quello che è accaduto non ha nulla a che spartire con gli scontri, sempre deprecabili, ma di natura ben diversa, tra opposte tifoserie.
Quello che è accaduto ad Amsterdam è un campanone, una sirena, un boato di allarme per quello che potrà accadere se continueremo a dare ospitalità e cittadinanza a masse che non hanno alcuna intenzione di integrarsi, accettando i principi ed i valori di tolleranza, rispetto e libertà di noi Occidentali.
Non possiamo accettare che costoro portino a casa nostra i loro problemi, le loro rivalità tribali, etniche e religiose e le loro guerre.
L'elezione di Trump consente di sdoganare l'espulsione dei clandestini e degli immigrati che delinquono, nonchè una politica di respingimento dei nuovi arrivi per accogliere solo immigrati regolari.
Quello che è accaduto in Olanda, dovrebbe rendere consapevoli tutti i governanti europei, della necessità di fare un muro comune contro l'invasione, adottando politiche restrittive, di respingimento e di espulsione e disinnescando i sofismi giuridici che vengono inventati a favore dei clandestini.
Prima che sia troppo tardi.
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