Posto che, per me, la strada maestra resterebbe sempre la fine di tale unione e il ritorno ad un mercato comune e libero di merci e persone, lasciando però ad ogni nazione, la piena sovranità economica, diplomatica e militare, prendendo atto di una realtà che c'è (commissione, parlamento, consiglio) non si può che essere soddisfatti del cambiamento (epocale) che si attiverà dal 2025.
L'arroganza e la presunzione che hanno caratterizzato la diarchia francotedesca non troveranno più spazio in una europa a trazione italiana, come viene dimostrato dalla generosa politica che questo Governo Meloni ha attivato per l'Africa con il piano Mattei.
E' una occasione che il nostro Governo non dovrà perdere, sia per dare all'unione europea una natura più umana, libera e solidale, sia per incassare i dividendi di una politica oculata e di scelte di campo che hanno pagato per gli interessi italiani nel mondo.
Non è un caso che la nomina di Fitto (che non è certo un pericoloso estremista !) venga contestata con la bava alla bocca da un socialista francese e, in genere, da tutto il gruppo socialista.
Spiace rilevare come, in un momento in cui, grazie alle scelte del Governo Meloni, l'Italia si stia ritagliando un ruolo di primo piano assoluto in questa europa, i cattocomunisti, con i loro vari addentellati tra i sindacati e i magistrati, cerchino di riportarci in coda al gruppo degli adoranti la defunta diarchia francotedesca.
Nessun commento:
Posta un commento