Un presidente (che mai si è sottoposto al voto dei cittadini) e 3 orgogliosi parlamentari.
Il primo che cucina la solita minestra riscaldata sull’europa e l’euro che lui e Prodi hanno rifilato agli Italiani.
Un presidente che, nel nome dell’europa, nel 1991, da governatore della Banca d’Italia, bruciò migliaia di miliardi in riserve valutarie per difendere (senza riuscirci !) la parità della lira nello SME (Sistema Monetario Europeo : il progenitore dell’euro).
Un presidente che, sempre da governatore della Banca d’Italia, consentì ad Amato (un altro della combriccola di sinistra, tanto che lo sostituì al ministero del tesoro quando Ciampi fu eletto al Quirinale nel 1998) di penetrare furtivamente nottetempo nei nostri conti correnti e toglierci il 6 per mille dei risparmi sui quali avevamo già pagato le tasse.
Un presidente che da presidente del consiglio nel 1993 inventò la catastrofica “concertazione” con i sindacati, regalando alla triplice un improprio diritto di veto.
Un presidente che fu ignaro ministro del tesoro all’epoca dell’acquisto di Telekom Serbia da parte di Telecom Italia (di cui il Tesoro era azionista di maggioranza), preoccupato com'era di appiopparci l'eurotassa e trattare (con i risultati che abbiano sotto occhio tutti i giorni) l'ingresso della Lira nell'euro.
Un presidente che non perde occasione per difendere l’euro e tutti i poteri forti e i burocrati schierati attorno ad esso.
Chi pensate rappresenti meglio l’Italia che vuole crescere e guarda al futuro, l'Italia che produce e lavora ?
Il primo che cucina la solita minestra riscaldata sull’europa e l’euro che lui e Prodi hanno rifilato agli Italiani.
Un presidente che, nel nome dell’europa, nel 1991, da governatore della Banca d’Italia, bruciò migliaia di miliardi in riserve valutarie per difendere (senza riuscirci !) la parità della lira nello SME (Sistema Monetario Europeo : il progenitore dell’euro).
Un presidente che, sempre da governatore della Banca d’Italia, consentì ad Amato (un altro della combriccola di sinistra, tanto che lo sostituì al ministero del tesoro quando Ciampi fu eletto al Quirinale nel 1998) di penetrare furtivamente nottetempo nei nostri conti correnti e toglierci il 6 per mille dei risparmi sui quali avevamo già pagato le tasse.
Un presidente che da presidente del consiglio nel 1993 inventò la catastrofica “concertazione” con i sindacati, regalando alla triplice un improprio diritto di veto.
Un presidente che fu ignaro ministro del tesoro all’epoca dell’acquisto di Telekom Serbia da parte di Telecom Italia (di cui il Tesoro era azionista di maggioranza), preoccupato com'era di appiopparci l'eurotassa e trattare (con i risultati che abbiano sotto occhio tutti i giorni) l'ingresso della Lira nell'euro.
Un presidente che non perde occasione per difendere l’euro e tutti i poteri forti e i burocrati schierati attorno ad esso.
Chi pensate rappresenti meglio l’Italia che vuole crescere e guarda al futuro, l'Italia che produce e lavora ?
Il presidente che puntella disperatamente, con espressione e voce da orazione funebre, l’euro, l’europa e la sua burocrazia, oppure i parlamentari che parlano e sentono come il Popolo ?
7 commenti:
"Per quel che ci riguarda se la lira non fosse entrata nell'euro, allora non sarebbero fallite soltanto le grandi imprese italiane, ma anche le piccole imprese perché il costo del danaro e l'inflazione sarebbero saliti alle stelle e sarebbe sopraggiunta la frantumazione dello stato italiano, cioè la secessione. Noi avevamo coscienza che se gli avvenimenti fossero andati in quel modo avremmo dovuto immediatamente indirizzare il processo politico verso uno stato nazionale padano per garantirci la democrazia"
Bossi dixit.
Lui ha capito e, da uomo intelligente, ha cambiato idea.
Solo chi non ha capito continua a riempirsi la bocca di "euro ... euro ... euro..." ... :-)
Possono insultare e criticare il papa, Pera, Casini, per non parlare di Berlusconi, ma Ciampi no, eh no ! E perchè mai ?
Fosse il presidente eletto dopo una vita da studioso, allora lo si potrebbe anche accreditare di essere espressione di unità nazionale.
Fosse un presidente come quelli che, nel passato, apponevano firme e mandavano telegrammi, senza metter becco nel dibattito politico, allora sì che sarebbe al di sopra delle parti.
Ma questo così non fa.
Ha giocato le partite in passato e continua a giocare adesso, ben schierato da una parte.
Non è un arbitro.
Quindi lo si può criticare e si possono ricordare i suoi (tanti) errori.
E se è vero che è umano sbagliare, è anche diabolico perseverare nell'errore, come ritenere un bene l'euro.
Concordo pienamente, che Ciampi sia in predicato per diventare santo, no forse beato.
Lui ha capito e, da uomo intelligente, ha cambiato idea.
Solo chi non ha capito continua a riempirsi la bocca di "euro ... euro ... euro..." ... :
Se la topica che ha preso allora ha la portata che le attribuisce oggi, dovrebbe solo tacere!
Invece quelli che la topica l'hanno presa e posta in atto, continuano a straparlare .....
Straparlano o ... strapirlano ?
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