Ancora una volta la Lega e il Ministro Calderoli si fanno interpreti di un sentimento diffuso nel Paese.
La richiesta di proclamare lo stato di guerra contro il terrorismo islamico è la logica e corretta conseguenza di una situazione nella quale l’opposizione non è in grado di garantire quella coesione nazionale che negli Stati Uniti e in Gran Bretagna invece c’è stata.
Da noi l’opposizione rifiuta di sostenere l’impegno in Iraq, rifiuta leggi speciali contro il terrorismo islamico, rifiuta di riconoscere i suoi gravissimi errori nell’aver fomentato le manifestazioni antiamericane e sostenuto una scellerata politica dell’accoglienza che, ancora adesso, fa dire a 11 suoi presidenti di regione di voler chiudere i centri in cui vengono raccolti gli illegali, prima del loro rimpatrio.
L’unica soluzione è quindi la proclamazione dello Stato di guerra, come previsto dall’art. 78 della costituzione.
Non si dice, del resto, che “siamo in guerra” ?
La richiesta di proclamare lo stato di guerra contro il terrorismo islamico è la logica e corretta conseguenza di una situazione nella quale l’opposizione non è in grado di garantire quella coesione nazionale che negli Stati Uniti e in Gran Bretagna invece c’è stata.
Da noi l’opposizione rifiuta di sostenere l’impegno in Iraq, rifiuta leggi speciali contro il terrorismo islamico, rifiuta di riconoscere i suoi gravissimi errori nell’aver fomentato le manifestazioni antiamericane e sostenuto una scellerata politica dell’accoglienza che, ancora adesso, fa dire a 11 suoi presidenti di regione di voler chiudere i centri in cui vengono raccolti gli illegali, prima del loro rimpatrio.
L’unica soluzione è quindi la proclamazione dello Stato di guerra, come previsto dall’art. 78 della costituzione.
Non si dice, del resto, che “siamo in guerra” ?
Non si afferma che la guerra contro il terrorismo islamico durerà almeno una generazione ?
Allora la guerra va combattuta con gli strumenti della guerra e non con quelli utilizzati contro la semplice criminalità.
Bisogna avere il potere di fermare e controllare i sospetti ed espellere gli illegali, senza altre formalità che l’accompagnamento coatto e sotto scorta militare.
Gli atti del terrorismo islamico devono essere sottratti alla magistratura civile e affidati a quella militare, con l’applicazione del relativo codice, ma senza riconoscere ai terroristi islamici lo status di combattenti di un esercito nemico.
I cittadini devono essere responsabilizzati e coinvolti nell’azione di prevenzione e repressione, denunciando, soprattutto là dove possono meglio nascondersi i terroristi islamici (ad esempio megacondomini urbani) ogni movimento sospetto.
Dobbiamo smetterla di cullarci nell’illusione che, per un qualche miracolo divino, i terroristi islamici possano desistere dalla loro azione violenta.
E dobbiamo smetterla di considerarci al di fuori della loro minaccia.
Se a Poitiers, Lepanto, Vienna, i nostri Avi non avessero affrontato il nemico con la mentalità di combattere una guerra mortale, a quest’ora in europa le moschee avrebbero sostituito le chiese.
Onoriamo chi in passato si è sacrificato per donarci la Libertà di cui godiamo e il modo migliore per onorarli è consegnare ai nostri figli e nipoti la stessa Libertà, resa più forte da una nuova vittoria contro il terrorismo islamico.
Allora la guerra va combattuta con gli strumenti della guerra e non con quelli utilizzati contro la semplice criminalità.
Bisogna avere il potere di fermare e controllare i sospetti ed espellere gli illegali, senza altre formalità che l’accompagnamento coatto e sotto scorta militare.
Gli atti del terrorismo islamico devono essere sottratti alla magistratura civile e affidati a quella militare, con l’applicazione del relativo codice, ma senza riconoscere ai terroristi islamici lo status di combattenti di un esercito nemico.
I cittadini devono essere responsabilizzati e coinvolti nell’azione di prevenzione e repressione, denunciando, soprattutto là dove possono meglio nascondersi i terroristi islamici (ad esempio megacondomini urbani) ogni movimento sospetto.
Dobbiamo smetterla di cullarci nell’illusione che, per un qualche miracolo divino, i terroristi islamici possano desistere dalla loro azione violenta.
E dobbiamo smetterla di considerarci al di fuori della loro minaccia.
Se a Poitiers, Lepanto, Vienna, i nostri Avi non avessero affrontato il nemico con la mentalità di combattere una guerra mortale, a quest’ora in europa le moschee avrebbero sostituito le chiese.
Onoriamo chi in passato si è sacrificato per donarci la Libertà di cui godiamo e il modo migliore per onorarli è consegnare ai nostri figli e nipoti la stessa Libertà, resa più forte da una nuova vittoria contro il terrorismo islamico.
3 commenti:
Lo dichiarazione dello stato di guerra non sarebbe altro che una fotografia della realtà.
Oppure si faccia, ma in tempi brevissimi, una legge speciale contro il terrorismo che istituisca un ministero o una procura o un dipartimento (chiumiamolo in qualcunque modo) al quale vadano i pieni poteri per gestire l'emergenza terrorista.
hai letto le dichiarazioni di Prodi :-))) ah ah... sembra Zarqawi!
watergate2000
Peggio.
Sembra uno intimidito da Zarqawi !
Mi domando come a sinistra possano essere così ottusi da mettersi nelle mani di uno così lesso... ;-)
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