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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

07 luglio 2006

Tocqueville citta aperta ?

*Avvertenza: il post è lungo. L'ho scritto una settimana fa, rinviandone la pubblicazione per dare spazio all'attualità. Nel frattempo qualche fatto ulteriore è avvenuto, ma non ho ritenuto di modificare il testo perchè, sostanzialmente, anche le diverse interpretazioni del decreto Bersani rientrano in quella "chiarezza" da farsi che è, in sostanza, il filo conduttore del post.

E veniamo al ruolo delle aggregazioni sul Web, ovviamente di Centro Destra, perché sono quelle che mi interessano.
Premetto che su questo avevo già lanciato il mio sasso in piccionaia, visibile solo agli iscritti al forum, ma visto che la questione ha preso una piega pubblica e una accelerazione recente, passato anche il referendum, porto il mio mattoncino al dibattito dell’estate.
In principio non fu il Master , ma è dal suo post, con le sue tre, precise domande su Tocqueville che ho deciso di partire, anche se non si può non ricordare Il Sorvegliato Speciale titolare dell' idea iniziale di raccogliere i blog della Right Nation e che ha manifestato (qui, qui, qui e qui) l'insoddisfazione per l'indirizzo assunto, dopo aver giustamente celebrato il compleanno di Tocqueville.
Quindi le pietre miliari di questo che spero possa essere il chiarimento definitivo, sono Abr, il Sindaco e, da ultimo ma più dirompente e con proposte ben precise , Watergate .
Naturalmente vi sono stati e vi sono molti altri interventi in materia, anche Freedomland ha iniziato una serie sull’argomento, ma credo che i 4 citati siano quelli che maggiormente hanno delineato il problema, offrendo, in tutto o in parte, le loro risposte e usufruendo anche di notevoli contributi nei commenti come quelli di Robinik .
Abituato ad arrivare al nocciolo, la domanda che si pone è: Tocqueville cosa deve essere e dove deve collocarsi ?
La mia risposta è in un post che scrissi, riferito al “mio” Centro Destra lo scorso anno e non a caso intitolato The Right Nation-La Grande Destra , ribadito, nella sostanza, quest’anno con Cos'è la Destra, cos'è la sinistra ?
Quella è la mia posizione, ma non sono così presuntuoso da ritenere che sia ultimativa.
Infatti ne Il Castello abbiamo dato corso a quella fusione delle anime diverse della Destra, della Grande Destra.
Il Castello ha fatto una scelta ben precisa: valutare l’ammissibilità dei soci e degli aggregati, sulla base di una (peraltro flessibile, nell’ambito dei confini dell’attuale Centro Destra) convergenza su Valori e Ideali.
Tocqueville finora non ha fatto una scelta diversa, semplicemente non l’ha fatta, almeno con la chiarezza che le si chiederebbe.
Con un disclaimer che può essere “tirato” un po’ ovunque, ha privilegiato il numero e se è motivo di soddisfazione dire che in un anno siamo quasi arrivati a 1000 blog iscritti, è altresì irritante vedere un mezzo, che tutti noi – inizialmente – pensavamo fosse la risposta, la prima, del Centro Destra all’okkupazione sinistra della Rete, contaminato da chi sostiene una sinistra come quella italiana, massimalista e comunista, al governo (oltre che per -colpo di - mano dei verbali degli scrutini elettorali pieni di ombre e sospetti anche per i voti delle circoscrizioni estere come scrivo nel mio tormentone) grazie ai cattocomunisti.
Ma adesso è il tempo delle scelte.
La Destra, nonostante questi tre mesi infausti, s’è desta anche in Rete.
Tocqueville ha dimostrato che più che spazi ci sono larghe praterie per i bloggers del Centro Destra.
Grazie a Tocqueville ci siamo trovati, ci siamo accorti di non essere isolati, anzi di essere parte di un gran bel gruppo.
Nel frattempo Il Castello si è trasformato e da blog scritto a più mani sta diventando un aggregatore, con confini molto chiari e determinati, per Castellani e non.
E’ nato anche Shockvillage .
C’è, da tempo, anche se in sonno dopo le politiche, B4CdL che in qualsiasi momento può trovare nuova linfa e già nella sua “dittamarca i confini.
E qualcosa mi dice che tutto questo fermento porterà anche a nuove iniziative, visto che dubito che la rinuncia alla cittadinanza di Tocqueville da parte di Watergate e Robinik li porti semplicemente ad operare come bloggers singoli.
Ognuna di queste iniziative ha un suo target, suoi presupposti e sue caratteristiche.
Vi sono bloggers che non faticheranno, legittimamente, a riconoscersi contemporaneamente in tutte le iniziative aperte o in cantiere.
E’ un po’ come l’insiemistica che quelli della mia generazione hanno appena sfiorato nelle medie.
Facciamo conto di tanti cerchi che, in alcune loro sezioni, si intersecano.
Ciò non toglie che si possa auspicare una casa comune … del Centro Destra, dei bloggers di Centro Destra che si riconoscono in questo Centro Destra , pur criticandolo – con critiche costruttive, per migliorarlo, non con la volontà di frantumarlo - a volte, quando è necessario, perché è da questo Centro Destra che dobbiamo partire per liberare l’Italia dai cattocomunisti e riprendere il cammino verso il futuro.
E, allora, la domanda che si pone per Tocqueville non può che essere: cosa vuoi essere da grande ?
L’aggregatore che ha in se tutti i bloggers di Centro Destra, liberi peraltro di esprimersi nel modo che ritengono migliore per marcare le loro identità che non vanno soffocate, oppure un blob (non un blog) trasversale, ibrido, che ha dentro il diavolo e l’acqua santa ?
Credo che la chiarezza paghi ed è chiarezza che si chiede a tutti i bloggers di Tocqueville prima ancora che alla Redazione che, mettendoci gran parte del lavoro e le macchine, quindi i soldi, sarebbe pienamente legittimata a decidere sulle scelte future.
Quindi la prima risposta deve essere data a questa alternativa: Ideazione , perché di questo si tratta, mette graziosamente a disposizione il supporto tecnico, lasciando a Tocqueville le decisioni “costituenti” secondo un principio di assoluta democrazia, oppure si riserva una “golden share” ?
Nel secondo caso, nulla questio, chi mette i soldi e gran parte del lavoro ha diritto ad imprimere la sua linea.
E il discorso per quanto riguarda Tocqueville si chiude qui.
Nel primo caso però, è necessario che la democrazia sia piena e tornerebbero attuali le regole di Watergate.
Ma prima ancora delle regole per l’elezione della Redazione e per la rotazione in home page dei post e il loro limite, dobbiamo definire i confini di Tocqueville, perché non sarebbe credibile un aggregatore di Centro Destra, perchè è così che è presentato al pubblico, che ospita post di supporters dei cattocomunisti e non scremi blog e post che travalicano, nel nome di una malintesa libertà di espressione, il buon gusto.
Personalmente ritengo che, semprechè Ideazione non reclami, ripeto:legittimamente, l’ultima parola nelle scelte, i confini li vedo corrispondere a quelli della Grande Destra, dai Riformatori ai Sociali, senza alcun limite a Destra ma, a sinistra, con il limite del sostegno alla maggioranza parlamentare uscita dagli scrutini del voto del 9 e 10 aprile.
Poi ci possono essere ulteriori ripartizioni e caratterizzazioni interne.
In tutto il mondo i liberali sono ben distinti dai conservatori, in Italia, per colpa di quel 30% di comunisti (neo, ex, vetero, post che sia), siamo costretti a stare assieme.
E non è detto che uno debba riconoscersi necessariamente tra i Lib o tra i Con.
Io mi ritrovo, sempre a grandi linee, ovvio, con un commento di Lontana ad un suo stesso post : liberista in economia e conservatore nei valori .
Ma anche sociale, fascista, federalista e nazionalista, a seconda dei singoli temi che possono essere messi in discussione.
Insomma: di Destra, senza bisogno di ulteriori precisazioni.
E così vedrei Tocqueville.
Il grande aggregatore che abbia al suo interno un sistema di aggregazione e composizione della home page basato sull’automatismo per gran parte e sulla scelta di una Redazione eletta dal basso per il top.
Il grande aggregatore che possa essere il riferimento di tutti i bloggers del Centro Destra, ma anche delle aggregazioni esistenti e in corso di creazione, più identitarie, che possono farvi parte sia attraverso i bloggers consociati, sia con una formula di partnership evidenziata nella home, cosicché ogni blogger single può anche individuare una casa identitaria che possa essere a lui più confacente.
Il grande aggregatore che unisca il Centro Destra in Rete, ma non si presti a fare cassa di risonanza di idee che non appartengono al Centro Destra, e nel rispetto delle identità crei quel “fusionismo” che, dal dibattito interno, dalle proposte, dalle idee, dalle elaborazioni delle singole menti e delle singole componenti, porti a quella risultante che formi il Centro Destra del futuro, quello che porterà a completamento le azioni, appena abbozzate, dal Governo Berlusconi, per trasformare l’Italia in una grande nazione Occidentale, con strutture, istituzioni e progetti degni del terzo millennio, senza alcun cedimento o concessione al gretto, arido e ignorante conformismo del politicamente corretto.

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14 commenti:

Abr ha detto...

Sono d'accordo, Blacknights. Grazie per la citazione.
Un salutone a Wat. che l'ha detto prima lui gne'gne'; è uno che predica bene ma razzola .... ;-)
ciao, Abr

Anonimo ha detto...

Bloggers della CDL.
Penso seriamente che fino a che restiamo nel Web, un vero aiuto alla CDL non lo diamo.
Abbiamo belle idee, siamo abbastanza compatti, ma ci leggiamo da soli. I voti che la CDL deve riguadagnare vanno conquistati nelle piazze e con azioni reali. Bisogna andare a contatto con i sinistrati e far vacillare le loro idee stataliste totalitarie. Per vincere bisogna cambiare la mentalità del popolo italiano e, anche grazie allo stop degli incentivi sul PC e il blocco della riforma Moratti, internet non è il veicolo adatto a raggiungerli. Almeno non con blog di CDX che non vengono quasi mai letti dai sinistrati.
Organizziamoci, scendiamo in campo (Silvio Docet) e facciamoci sentire nella realtà.

a man ha detto...

Analisi, come sempre, molto interessante. E quasi del tutto condivisibile. L'unica mia perplessità è chiudere quella "porta a sinistra". Non ne vedo sinceramente la necessità, né a livello strategico (in un'ottica puramente di destra) né a livello strettamente editoriale (perché rinunciare al dialogo e arroccarci, appunto, in un castello)?

Il dibattito sulla "golden share" è invece apertissimo. E in larga parte dipende da noi (intendo noi cittadini di TQV, non Ideazione).

ciao
Andrea

Massimo ha detto...

*Watergate, non sbagli. L'avevo parcheggiato là (infatti qualche piccola modifica c'è) anche per farlo leggere in anteprima agli amici nella sua "evoluzione".
Liberale in economia, conservatore nei Valori: a Watergate quel che è di Watergate :-)

*Abr: citazione dovuta e fatta con piacere :-)

*Sivori. Dobbiamo confrontarci con un limite che a sinisitra non hanno o hanno in misura molto limitata: noi lavoriamo. Quindi la nostra capacità di fare politica è limitata nel tempo libero da lavoro, dalla famiglia, dagli hobbies ed è molto più agevole infilarci un 5 minuti per scrivere qualcosa al computer che un'ora per andare a fare piazzate ;-)

*Sindaco. Grazie per l'apprezzamento. Perchè chiudere a sinistra ? Meglio: alla sinistra che sostiene prodinotti. Perchè loro hanno già spazi in abbondanza dove propinare le loro mistifazioni, perchè concedergliene altri ? E poi perchè mi sembra che pensare ad una Grande Destra, dai Riformatori ai Sociali, ci consenta di essere tutt'altro che arroccati in un Castello, vista la vivacità delle opinioni che caratterizzano il Centro Destra, così come già lo conosciamo.

Anonimo ha detto...

Hai ragione, ma la totalità dei lettori dei blog di CDX vota già CDX. Come facciamo proseliti per vincere le elezioni???

Massimo ha detto...

Il blog è un investimento per il futuro.
Abbiamo visto come la stampa e i media in genere siano tutti schierati con la sinistra (almeno finchè tornerà comodo ai loro padroni) e sono riusciti a dare una percezione di sconfitta, togliendo la voglia di combattere e di votare.
Nonostante ciò abbiamo perso per 24000 voti e la socnfitta è arrivata con tutti i dubbi che permangono (e si accrescono) sui reali esiti prima dei verbali di scrutinio.
Cosa voglio dire ? Che per vincere sono sufficienti i voti del Centro Destra, non dobbiamo andare a caccia dall'altra parte perchè siamo già maggioranza, una maggioranza che ha bisogno di essere ritrovata e che ha bisogno di non essere sempre bombardata da notizie e commenti a senso unico (contro Berlusconi, tanto per intenderci) ecco perchè chi ha poco tempo può spenderlo almeglio al pc. Per essere concreto. In questo momento ho aperta una finestra per scrivere un documento di lavoro e ogni tanto interrompo per vedere il blog. Non potrei fare altrettanto se prendessi impegni specifici in un partito o anche solo per partecipare a manifestazioni di piazza.

marshall ha detto...

Toqueville deve collocarsi lì dove immagino che sia. Al Centro destra, il più possibile verso il centro, ma senza escludere assolutamente la Lega. E deve essere in netta contrapposizione con l'ala sinistra del centrosinistra, poichè le uniche possibilità di dialogo costruttivo con quello schieramento potrebbero "nascere" con margherita e udeur e, forse, con qualche singolo elemento "spaesato" e "fuori dal coro" dei ds.

Jetset - Libere Risonanze ha detto...

Sono assolutamente contrario alla permanenza in Tocqueville di soggetti e/o blog che non facciano parte dello schieramento di centrodestra.

Radicali di sinistra, UDEUR e Margherita se ne dovrebbero stare fuori proprio in virtù del fatto che questo aggregator è DI CENTRODESTRA, né vale il costrutto balzano del "leggerci addosso" in quanto l'immissione di blog di centrosinistra attira i membri di tale schieramento solo per intralciare i lavori dei rimanenti bloggers con offese e nefandezze, non per un confronto civile e logico che inevitabilmente li vede soccombenti. E' insomma assurdo inglobare gli avversari nel proprio spazio, tantopiù che essi per quanto si discuta non cambieranno MAI idea, anche di fronte all'evidenza dei fatti.

Recentemente ho polemizzato con un signore che sosteneva che Al-Zarqawi andasse arrestato e non ucciso (per via dei diritti umani...questi americani delinquenti, eh ?!) e con un altro il quale sosteneva che la vicenda delle torri gemelle fosse un piano premeditato della CIA. Ebbene, quale convenienza potremmo avere dall'invitare gente del genere ? Che utilità può avere tale operazione, visto che spesso le loro convinzioni cortocircuitano in un anello di supposizioni ed invenzioni azzardate le quali, dopo fiumi di esempi e dimostrazioni da parte nostra, conducono i loro discorsi drammaticamente al punto di partenza ? Pensate forse che costoro possano rinsavire ? Pensate di smuoverli dalle loro dietrologiche nonché oniriche convinzioni, di indurli magari a votare per la CDL ? Auguri !

Inoltre tengo a precisare che invitare bloggers di centrosinistra in TV sarebbe come portare Berlusconi al festival dell'Unità. Io non ho mai e poi mai visto le tracce di nessun esponente di centrodestra nei mezzi di comunicazione in mano alla sinistra, a parte quando qualche imbecille pseudo-intellettualoide della CDL schizza col cervello e si mette a sparare sul suo stesso schieramento.

In questo concordo nettamente rd assolutamente con le posizioni di Monsoreau. Che i sinistri ed i loro leccapiedi rimangano fuori.

Otimaster ha detto...

Splendido lavoro Monsoreau, uno dei migliori scritti sulla storia della nostra città che abbia letto.

marshall ha detto...

sono d'accordo con jetset,
ma il mio ragionamento nasce dal fatto che alcuni di coloro che hanno votato udeur, margherita e anche qualche ds, si stanno ora ricredendo sulla scelta fatta e se potessero rivotare ora, voterebbero quantomeno Casini.
E siccome andando avanti ne vedremo altre delle belle, oltre a quanto visto finora, penso che il mio ragionamento di fondo tenga.

Ares ha detto...

Se arriverò ad aprire un blog tutto mio,avrei piacere di condividere l'avventura con i miei simili, quindi con altri blogger del centrodestra. Sarebbe strano collaborare ad una iniziativa per fare spazio a quelli che stiam combattendo.
Da esterno non posso che compiacermi dall'aver trovatocosì tanti blog che rappresentano la mia idea e spero che queste aggregazioni si coordinino bene per dare più forza al centrodestra.

Anonimo ha detto...

Egregrio Dott. Monsoreau

volevamo comunicarle che la frase "Dobbiamo confrontarci con un limite che a sinisitra non hanno o hanno in misura molto limitata: noi lavoriamo." è stata selezionata quale finalista nella ristrettissima cinquina per il premio Stronzata dell'Anno.

clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap clap

Massimo ha detto...

Osservo che la verità ai sinistri disturba sempre ... :-D

Ares ha detto...

Scusa l'autopromozione: l'ho aperto.
http://civitares.blogspot.com/
Ma temo non avrà la frequenza di pubblicazioni del tuo.