I giornali, soprattutto quelli online, sono pieni di grafici, tabelle e articoli a commento della grande rapina che il governo Monti (mai votato dal Popolo !) ha varato ieri pomeriggio in danno dell'Italia e degli Italiani.
Ho già espresso, con abbondante dose di eufemismi, la mia opinione sulla lurida e ripugnante decisione di bloccare l’adeguamento delle pensioni dei nostri Vecchi.
Da sola quella decisione obbligherebbe al pollice verso per l’intera manovra, perché se una categoria deve essere preservata, anzi aiutata per una serena vecchiaia, è quella degli anziani.
Almeno avessero fatto una differenza, una graduazione per età, riducendo progressivamente la sterilizzazione per i più anziani: neppure questa accortezza che mitigasse la crudeltà del provvedimento.
E poi le tasse.
La parte che, dopo l’aggressione alla pensione degli Anziani, suscita la maggiore repulsione:
ripristino dell’ici sulla prima casa che Berlusconi aveva cancellato;
aumento delle aliquote per le ulteriori abitazioni a disposizione;
facoltà ai comuni di incrementare tali aliquote;
bolli sui depositi finanziari;
aumento dell’iva;
addizionale sull'addizionale irpef;
supertasse sui “beni di lusso”, così tanto per dare ai comunisti l’idea che si faccia “giustizia” solleticando l’invidia e la meschinità delle persone e causando una forte depressione nell’economia.
Sicuramente dimentico qualcosa.
E che dire dello stato di polizia tributaria sempre più da grande fratello orwelliano per cui uno non potrebbe spendere in contanti più di mille euro ... di soldi SUOI ?
Poi ci sono i provvedimenti nascosti.
Non ne ho letto sui giornali, ma in conferenza stampa Monti ha parlato di rendere finanziariamente autonomi gli enti locali, provvedimento che sarebbe più che condivisibili, con le tasse dei cittadini residenti.
Peccato che tale virtuosa determinazione sia vanificata dalla limitazione agli enti locali delle zone produttive e la minaccia (garanzia per alcuni) che le zone “depresse” avrebbero continuato ad avere il sostegno dello stato.
Questo significa che al Nord saremo massacrati con l’ici per pagare i servizi locali e da Roma ci massacreranno con l’irpef per trasferire i nostri soldi al sud.
Anche i nazionalisti diventano secessionisti per forza !
Come sempre non tutto è negativo.
Il tema dell’accesso alla pensione è stato affrontato finalmente in modo definitivo e coerente senza neppure particolari inasprimenti immediati che si poteva temere.
La eliminazione del costo del lavoro dall’irap è cosa buona e giusta, come la riduzione dell’impatto delle province e la soppressione di gettoni e compensi per le cariche “non previste dalla costituzione”.
Purtroppo non mi sovviene null’altro di positivo.
Non io, ma due economisti di sinistra che scrivono sul Corsera, Alesina e Giavazzi, hanno criticato una manovra fatta per il 75% da tasse.
E poiché il nostro problema è il debito pubblico, non avendo soppresso spese e sperperi, tale resterà, perché pensare di ridurlo spremendo sempre più gli Italiani senza toccare le spese sarebbe come pensare di riempire la vasca da bagno lasciando aperto lo scarico.
Leggo che il Pdl approva: fino al voto finale c'è tempo per redimersi, anche in base ad un ragionamento di mera opportunità elettorale.
Infatti già sento voci insospettabili che già ripensano all’operato di Berlusconi in termini più positivi di prima.
Perché possono inventarsi qualsiasi cosa sulle responsabilità del Presidente Emerito del Consiglio, ma i fatti restano: con Berlusconi l’ici fu abolita, i nostri risparmi quasi intatti e i nostri Vecchi protetti.
Berlusconi votando a favore di questa bassa macelleria fiscale perde l’occasione per tornare rapidamente in sella, trasformando nella realtà quel che ora i vignettisti (vedi fotomontaggio) mettono nelle loro fantasie.
Lega e Forza Nuova ringraziano e passeranno presto all’incasso.
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