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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

22 maggio 2012

Insegna più uno sberlone di mille parole


E lo sberlone è arrivato con il voto amministrativo: una bastonata senza precedenti inflitta al Pdl e alla Lega, ma anche a tutta la politica che ha visto eleggere sindaci senza consenso popolare.
La sberla sarà salutare (e il sacrificio dei cittadini che si troveranno ad essere pessimamente amministrati da comunisti e grillini avrà un senso) se il Pdl recepirà il messaggio.
Togliere immediatamente l’appoggio al governo del vampiro Monti, riallacciare i rapporti con la Lega (Maroni ha detto che il dialogo riprenderà quando il Pdl si opporrà al governo) e riprendere la sua azione politica fondata su una visione liberale della economia e tradizionale delle questioni etiche.
Il resto è solo contorno anche se importante (come la resistenza ad ogni deriva morale che continua anche con il cosiddetto “divorzio breve” e fu proprio dall’introduzione del divorzio nel 1970 che sono iniziati i nostri guai perché fu inferto un colpo mortale alla solidità morale della nazione colpendo a morte la stabilità del nucleo essenziale di ogni Società e Civiltà che è la Famiglia e la sua unità e stabilità).
La scarsa partecipazione al voto poco sopra il 50%, dimostra come l’elettorato di Centro Destra non ascolti le sciocchezze della sinistra e preferisca non votare quando non ci sono partiti che ne rappresentino le idee.
A differenza dell’elettorato della sinistra (molto più simile ai suoi rappresentanti) l’elettorato di Centro Destra è evoluto e usa l’arma del voto non in modo fideistico, ma ragionato.
L’elettorato di Centro Destra deve quindi essere convinto, nei fatti, a votare per il proprio partito e il modo migliore per dimostrare che il Pdl e la Lega si sono mondati dagli errori del recente passato è dare il benservito al governo Monti, riprendere l’alleanza che tante soddisfazioni ci ha dato e ricominciare dal punto in cui si era lasciato con le inopinate dimissioni di Berlusconi nel novembre 2011.
Soprattutto è necessario evitare errori come dare credibilità a gente tipo Fini e Casini o ai loro emuli di cui si vocifera in questi giorni (Montezemolo, Passera, addirittura lo stesso Monti).
Così si perderebbe e si consegnerebbe l’Italia alla minoranza di sinistra che ne farebbe strame (pensate solo alle tasse, alle leggi contro la libertà di parola e di opinione, ai provvedimenti che eleverebbero a dignità di legge aberrazioni – anche semantiche - come il “matrimonio” degli omosessuali).
Berlusconi nel 2006 recuperò diciassette punti percentuali in due mesi di campagna elettorale.
Se, sin da ora, il Pdl si mostrerà pentito dell’appoggio a Monti, farà ammenda degli errori recenti (dimissioni di Berlusconi e governo Monti anziché, come aveva visto giusto Bossi, andare alle elezioni appena consumato il tradimento di Fini) e passati (Fini in lista anziché Storace, consegnare la presidenza della camera a personaggi infidi come lo stesso Fini e prima di lui Casini) allora avremo la concreta possibilità di ripetere l’entusiasmante risultato del 1994 e del 2001, bloccando la deriva marxista della nazione e aprendo un nuovo ciclo con il Centro Destra al governo.
Ma Alfano e i suoi devono capirlo subito, devono abbattere Monti e riprendere ad ascoltare i propri elettori e non le consorterie finanziarie internazionali.
Diversamente la sberla elettorale non sarà servita altro che a creare pessime amministrazioni nelle città in cui hanno vinto comunisti e grillini.



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5 commenti:

marshall ha detto...

Infatti li voglio vedere quei sindaci, accontentare tutti con questa penuria di soldi nelle casse dei comuni. Per quei cittadini sarà un brusco risveglio alla triste realtà.
Sangue non mente: sono felice che quelli da dove proviene il mio sangue, una città di provincia del basso Lazio, hanno fatto una scelta intelligente, controcorrente.

Johnny 88 ha detto...

Temo che il PD+L non staccherà mai la spina a Rigor Montis. Perlomeno finché continueranno a fioccare prescrizioni e proscioglimenti per Berlusconi, non c'è pericolo per Rigor Montis. Per cui chi vuole ricostruire il centro-destra deve lasciare il PD+L alla sua malasorte nell'appoggio a Rigor Montis. Devono fare come i "Greci Indipendenti" che han mollato Nea Demokratia quando questa ha appoggiato il Goldman Papademos.

Massimo ha detto...

A me sembra, Johnny, che Berlusconi non ci stia guadagnando proprio nulla. I titoli delle sue aziende hanno subito altri significativi cali e poichè è la pubblicità che alimenta le sue imprese, con la crisi generalizzata le imprese hanno altro cui pensare che farsi pubblicità. Però quel che scrivi sul nuovo partito lo condivido, nel senso di cui ho già scritto. Un partito che riaggreghi la Destra e che sia alleato di una ricomposizione di Pdl e Lega, con un partito liberale, uno cattolico ed uno federalista.

IL CRONISTA ha detto...

Massimo, non possono pentirsi di aver sostenuto monti e se lo faranno sarà solo un richiamo per le allodole. Perchè hanno dato il mandato a Monti proprio per fargi fare quello che sta facendo, visto che loro non se lo potevano permettere ma era quello che avrebbero fatto volentieri. POi, per quanto riguarda i sindaci grillini, hai ragione, saranno inesperti e forse faranno anche dei casini. Ma molto meglio gente onesta di buona volontà anche se inesperta, che marpioni che coltivano margherite e trote da mezzo secolo, alla faccia dei poveri cittadini. NON HO ALCUN DUBBIO! :-)

Massimo ha detto...

Gaetano. Un onesto incapace rischia di fare più danni di un disonesto capace. Il secondo qualche volta si riposa ... :-) Poi le idee di Grillo, come si vede già dalle prime battute del sindaco di Parma, confliggono totalmente con le mie (a parte l'uscita dall'euro).