Con la acutezza e la chiarezza che lo
contraddistingue, Marcello Veneziani ha ieri messo il puntino sulla
“i”, precisando che "l'euro è un mezzo non il fine " come in passato veniva ricordato (e bisognerà farlo anche
prossimamente viste le resistenze ad adeguare il Pdl alle mutate
situazioni esterne) che “il partito non è il fine ma un mezzo", per cui il partito può anche essere sacrificato se ne
deriva un vantaggio nel sostenere Ideali e Valori di appartenenza.
Bisognerebbe insegnarlo anche ai
quadrumviri (non me ne vogliano quelli “veri” del nostro passato
...) della moneta unica che venerdì, dopo essersi visti a Roma (ma
cosa avranno bevuto ?) hanno rilasciato dichiarazioni bellicose, degne
di battaglie ben più nobili, per manifestare la volontà di
combattere per l'euro.
Peccato che loro dichiarino guerra e
noi si debba pagare il conto.
E infatti da tutta la riunione, oltre
alla retorica bellica pro-euro, è uscita solo l'intenzione di
aggiungere una tassa europea alle tante nazionali che già ci
tormentano: la tobin tax sulle transazioni finanziarie.
Come qualsiasi governicchio
democristiano della prima repubblica, quei figli dell'europa unita e
dell'euro, non sanno fare altro che perpetrare rapine fiscali ai
danni dei cittadini, da loro considerati alla stregua di sudditi o,
peggio, di rematori di una galera romana.
Il risultato sarà di impoverire la
gran parte della popolazione, per perpetuare il dominio di una casta
di burocrati privi di valori morali e unicamente proiettati verso il
dio denaro.
Personalmente credo che ci sia ancora
spazio per una uscita dall'euro e per la sconfitta di chi non
possiede quella nobile caratura necessaria per essere legittimato a
diventare classe dominante.
Purtroppo non c'è ancora nessun leader
che, almeno in Italia, intenda incarnare la legittima ribellione
popolare, anche se le ultime esternazioni di un ritrovato Silvio
Berlusconi fanno ben sperare.
Credo che gli Italiani indisponibili a
morire per l'euro siano la maggioranza e tutti insieme possiamo
seppellire l'euro, prima che l'euro seppellisca noi.
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3 commenti:
Berlusconi ha votato ben 24 fiducie al governo Monti e sulla contro-riforma della Fornero ne voterà altre tre. Lo stesso Berlusconi ha votato a favore di tutti i trattati europei, compreso Lisbona, e firmò sorridente la costituzione europea. Sicché può ciarlare finché vuole, ma i FATTI parlano chiaro. E' stato premier per 8 degli ultimi 11 anni e MAI ha parlato dei problemi originati dall'Euro, MAI. Si sveglia adesso perché tenta, in maniera abbastanza patetica, di recuperare qualche voto, ma ormai non frega più nessuno. Basta, aria nuova e Berluskaz se ne vada tra gli esodati.
Hi visto un Silvio pimpante. Gli succede spesso quando incontra i giovani. Si ritrova anche lui nuovamente 17enne...
Johnny, al solito, offrimi una alternativa che mi dia, almeno, le stesse garanzie di Berlusconi e sono con te. Ma poichè non la vedo, non lascio il certo per l'incerto.
Stars. Come sempre, dopo la sconfitta del 1996 e quella del 2006, Berlusconi ha ricaricato le batterie e sembra abbia voglia di tornare in pista. Per fortuna ... ;-)
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