Anche
il cospicuo aiuto alla Spagna sembra risultare inutile contro la
speculazione mondiale.
Si
concretizza così la ripetizione di quell'infausto 1992, quando
Amato e Ciampi sperperarono migliaia di miliardi per difendere la
permanenza della lira nello sme (serpente monetario europeo, il padre
dell’euro) senza ottenere alcun risultato se non un ulteriore
impoverimento della Nazione.
L’ostinazione
con la quale gli gnomi di Bruxelles e i loro seguaci continuano a
difendere l’indifendibile euro è pari a quella della governante krucca nel non voler pagare dazio al suo ruolo dominante nell’unione
europea.
Domenica
i greci andranno alle urne ed è auspicabile che vincano i partiti
contrari non tanto all’euro (perché in pochi hanno il coraggio di
affermarlo) bensì al commissariamento della propria patria ed alla
rinuncia alla Sovranità Nazionale.
In
Spagna Rajoy sta disperatamente combattendo una guerra per evitare
analogo commissariamento dopo aver ereditato dai socialisti una
Spagna in ginocchio, quando nel 2004 Aznar la consegnò a Zapatero in
piena salute, ricca e in crescita.
In
Italia il commissario, anzi il gauleiter, l’abbiamo a Palazzo
Chigi, imposto dalle consorterie finanziarie internazionali con la
complicità delle quinte colonne interne che hanno solo pensato ad
eliminare Berlusconi invece di fare gli interessi del Popolo e della
Nazione.
I
danni provocati da Monti e dal suo governo sono ormai chiari a tutti
e ormai ogni iniziativa governativa sembra essere finalizzata a
schernire e bastonare gli Italiani.
Ma
la stampa, che salutò con “ola” inqualificabili la caduta del
Premier eletto e la sua sostituzione con il kommissarien voluto da
Berlino, non paga del suo errore, invece di recitare il mea culpa,
insiste nel chiedere ulteriori passi verso l’annientamento della
nostra Sovranità.
Si
leggono così deliranti editoriali che istigano ad ulteriori passi
verso l’unione politica, verso la rinuncia alla possibilità di
legiferare in autonomia all’interno di uno stato, verso un sistema
fiscale comune.
L’appiattimento
e l’asservimento verso il potere delle consorterie finanziarie
internazionali è ormai totale e totalizzante.
Poche
le voci fuori dal coro (cito Libero e Il Giornale perché deve essere
reso onore al merito) pur non apprezzando l’eccessiva cautela anche
di tali note stonate (ma non abbastanza).
Dobbiamo
uscire dall’euro.
Dobbiamo
uscirci tutti assieme: Italiani, Spagnoli, Portoghesi, Greci,
Irlandesi, Polacchi, Ungheresi, perché se ognuno di noi pensa di
salvare se stesso da solo, inchinandosi agli gnomi di Bruxelles,
perderemo tutti.
Non
solo perderemo il nostro Benessere, ma anche la nostra Sovranità,
Indipendenza, Dignità e Libertà.
Non
si cura il Male con ulteriori, massicce dosi dello stesso Male.
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2 commenti:
Se è farina del tuo sacco è ineccepibile. Se è un copianincolla da La Destra o da altri gruppi politici, è comunque ineccepibile.
Non faccio copia e incolla senza dichiararli :-)
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