Dal più celebre "pirla della settimana", ogni tanto giornali, associazioni o anche singoli commentatori istituiscono con sarcasmo "premi" finalizzati a rimarcare il ridicolo di cui si coprono alcuni personaggi.
Avevo pensato anche io a qualcosa del genere e l'avrei denominato "la faccia di bronzo del mese".
Il problema è che, solo in questa ultima settimana del mese, ho un elenco di almeno cinque papabili, quattro persone singole e una categoria.
Come, infatti, sarebbe possibile lasciare fuori dalla classifica l'esimio premier Mario Monti, considerato il salvatore della patria, fedele esecutore degli ordini della governante tedesca e delle consorterie finanziarie internazionali e rapace rastrellatore dei redditi e dei risparmi degli Italiani ?
Le sue "luce alla fine del tunnel", "il prossimo anno ci sarà la ripresa che già intravvedo", "se mi chiamano sono pronto", sono perle che qualsiasi premio "faccia di bronzo" non potrebbe ignorare.
E che dire dell'ex segretario comunista Piero Fassino che, interrogato sul suo "abbiamo una banca" nell'unico processo che sia stato incardinato in questi anni, ovviamente contro Il Giornale, per aver pubblicato delle intercettazioni (sulla scalata tentata da Unipol alla Bnl) si è presentato come una vittima di quei cattivoni capeggiati da Berlusconi che lo hanno danneggiato a 90 giorni dalle elezioni ?
Se non è bronzea quella faccia ...
E il suo successore Pierluigi Bersani che si è scagliato, come anche Maramaldo seppe fare verso Francesco Ferrucci, contro il povero "er Batman" Fiorito, proclamando che nel suo partito queste cose non si fanno ?
Non si fanno ?
E Penati, già capo della sua stessa segreteria ?
E Lusi ?
E Vendola, Errani, presidenti di regione indagati ai quali nessuno sta chiedendo le dimissioni presentate invece (sbagliando !) dalla Polverini non indagata ?
Ma chi, con grande sprezzo del ridicolo, continua ad affondare senza più riemergere è Gianfranco Fini che non ha mancato di porgere i suoi auguri per il compleanno del Premier legittimo eletto dagli Italiani nel 2008, Silvio Berlusconi, tacciandolo di essere un "corruttore".
Noi stiamo ancora aspettando le dimissioni di Fini da presidente della camera promesse in un penoso discorso televisivo, qualora si fosse scoperto, come si è scoperto, che la casa pervenuta ad An in eredità è finita nelle mani del "cognato".
E, infine, che dire di tutti quegli Italiani che a giugno 2011 andarono a votare, facendo passare i referendum contro il nucleare e la privatizzazione degli acquedotti e oggi si lamentano per i continui aumenti di gas e luce ?
Sarebbe da dire "chi è causa del suo mal pianga se stesso" e tutti gli aumenti che subiamo dovrebbero essere addebitati loro (tanto è facilissimo dagli elenchi elettorali individuare chi è andato a votare e chi è rimasto a casa tentando di salvare la sovranità energetica nazionale) eppure, dimentichi del loro comportamento, oggi osano anche lamentarsi degli aumenti.
Alla fine, con una lista così infinita e qualificata di pretendenti, ho rinunciato.
Del resto simili personaggi, per chi è in grado di ragionare con la propria testa e non con quella dei propagandisti del "politicamente corretto", si ridicolizzano abbastanza da soli, appena aprono bocca o solo appaiono in pubblico.
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