A
parte la strana concezione della matematica che traduce in “15/20
anni di governo” quelli che sono stati appena nove anni e neppure
consecutivi, probabilmente perché la personalità del Cavaliere è
tale da aver impresso con il suo nome anche gli anni in cui
governavano burocrati come Prodi e Amato o funzionari di partito come
D’alema, è una mistificazione dire che nulla sia stato fatto.
Confrontiamo
i governi di Centro Destra e quelli di sinistra (con l'aggiunta, arbitraria ma oggettivamente pertinente, di quelli degli oligarchi montiani) e vediamo con estrema
chiarezza una linea di demarcazione e di differenziazione che
rappresenta un autentico progetto politico che attende solo un
sostegno popolare che si tramuti in una solida maggioranza
parlamentare, senza traditore che, ormai, si spera siano tutti
andati.
Se
guardiamo al primo Governo Berlusconi, quello durato appena dal
maggio al dicembre 1994, vediamo che è caduto a causa della riforma
delle pensioni.
Una
riforma, quella che proponeva Berlusconi, che se fosse stata
realizzata avrebbe risparmiato le attuali e presenti lacerazioni e i
drammi degli esodati, giungendo, gradualmente e senza strappi, al
risultato attuale e ampiamente prevedibile nella sua necessità sin
da allora.
Ma
la sinistra e quanti nello stesso Centro Destra intesero cavalcare la
demagogia opearaista, impedirono tale risultato che sarebbe stato
nell’interesse di tutti.
Dopo
Berlusconi arrivarono Dini, Prodi, D’alema e Amato che non seppero fare
altro che continuare a galleggiare, aumentando le tasse con la scusa
dell’europa.
Fu
in quegli anni, infatti, che venne introdotto l’aumento del 5%
sulle rendite catastali (imposto da Prodi) che ancora ci opprime
durante la compilazione della dichiarazione dei redditi e la tassa
sull’europa.
Nel
2001, 13 maggio, Berlusconi torna a vincere le elezioni e il suo è
un programma di chiara impronta liberale.
Viene
immediatamente abolita la tassa sui morti (successioni e donazioni)
poi ripristinata da Prodi nel 2006.
E
se qualcuno dicesse “ a me non interessa perché sotto il milione
non si paga”, sappia che grazie a Berlusconi non c’era neppure
l’obbligo di presentare la denuncia di successione, mentre per
colpa di Prodi se l’asse ereditario supera il controvalore dei 50
milioni di lire, l’esenzione dell’obbligo di denuncia veine meno
anche se non si pagano tasse di successione.
Nel
2002 Berlusconi provvede anche a ridurre le aliquote per i redditi
più bassi e nel 2005 rimodula le aliquote per tutti, riducendo le
tasse.
Fu
il periodo in cui la sinistra ironizzava sui 40 euro in meno al mese,
un caffè al giorno.
Prodi,
che “vinse” le elezioni del 2006 intervenne anche sulle aliquote
obbligando i cittadini a pagare ancor più di quel che pagavano prima
della riduzione delle tasse da parte di Berlusconi.
Ma
Prodi dura poco (quando ero bambino si diceva “San Giovanni non
porta inganni” e la “vittoria” di Prodi del 2006 fu ampiamente
contestata in relazione agli scrutini in alcune regioni) e nel 2008
Berlusconi torna a Palazzo Chigi ed abolisce un’altra tassa odiosa:
l’ici sulla prima casa.
Io
avrei preferito ovviamente l’abolizione dell’ici tout court, ma
la tendenza è chiara.
Un
complotto internazionale nel 2011 organizza una congiura di palazzi
romani e Berlusconi a novembre deve cedere il posto a Monti, il
“tecnico” mai eletto che come primo atto introduce l’imu: un
bagno di sangue.
Appare
del tutto evidente, pur nella sinteticità di un intervento su un
blog, come mentre con Berlusconi le tasse sono state ridotte, nei
fatti e i valori morali che devono essere posti a fondamento di una
società civile sono stati salvaguardati (nessun ampliamento delle possibilità di abortire, nessuna legge sull’eutanasia, sulla
liberalizzazione delle droghe, sulla cittadinanza e voto agli
immigrati, sulle unioni omosessuali, al contrario una legge – la
“40” – contro le manipolazioni genetiche), la sinistra si è
sempre preoccupata di aumentare le vessazioni fiscali (nel 1996, nel
2006 e nel 2012) tentando anche di portare ulteriori attacchi alla
Valori morali (ad esempio con il tentativo di introdurre i “dico”).
Al
di là delle chiacchiere interessate, questi sono i fatti nudi e
crudi che smentiscono le affermazioni dei Casini, dei Passera, dei Bersani, dei
Monti, dei Vendola, delle Marcegaglia di turno.
Poco
è stato fatto e molto resta da fare ?
Sicuramente
sì.
Ma
quel poco è tanto, ma tanto più della regressione deviante e
soffocante per le gabelle che impone che è rappresentata dalla
sinistra.
Ognuno,
poi, valuti quale sia il suo interesse e agisca di conseguenza.
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2 commenti:
Ci fu anche l'aumento delle pensioni minime, e l'assegno di 1000 euro per i nuovi nati italiani che fu tolto da Prodi.
Vero. A dimostrazione che sono state fatte più cose di quante se ne possano ricordare anche da parte degli stessi sostenitori di Berlusconi e del Centro Destra.
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