La notizia rilevante del momento, nonostante i tentativi di insabbiarla e le ritorsioni, è il dubbio espresso da un magistrato catanese circa le reali finalità, finanziamenti e natura dell'azione di organizzazioni non governative, che proliferano pare come conigli, nel Mediterraneo.
Costoro pagano imbarcazioni, uomini, mezzi di comunicazione e chissà cos'altro unicamente per precipitarsi a "salvare" i clandestini per poi scaricarli a casa nostra.
Il magistrato catanese, analizzando le modalità di prelievo di chi si è mosso per entrare illegalmente in Italia, si domanda perchè le ong vadano a prenderseli al limite - e forse oltre - il limite delle acque territoriali libiche.
Come sia possibile che ricevano così tanti fondi privati da organizzare autentici squadroni del mare.
Come possono essere in grado di sapere, a colpo sicuro, dove sia una imbarcazione di clandestini in difficoltà.
Ma, soprattutto, la domanda più importante è a quale scopo scaricano così tanti immigrati in Italia.
La risposta che viene ipotizzata è che vi siano motivi reconditi, soprattutto si voglia destabilizzare sotto il profilo economico e sociale l'Italia, in modo da poterci trasformare in un protettorato al soldo delle congreghe straniere.
Per aver formulato tali ipotesi, il magistrato catanese è stato violentemente attaccato dai bergoglioni del vaticano, Minnitti - che dovrebbe avere il compito di tutelare la sicurezza degli Italiani, prima di quella dei clandestini - ha preso le distanze e il consiglio superiore della magistratura ha aperto un fascicolo.
Se l'avessero fatto nei confronti di chi avesse espresso idee opposte e con un Berlusconi a Palazzo Chigi, avrebbero tutti gridato alla dittatura, alla persecuzione, creando un nuovo martire.
Poichè però si toccano i clandestini, nessuno, a parte i soliti Salvini e Meloni cui si aggiunge, nel tentativo di carpire i voti di destra, Grillo, osa sostenere il magistrato.
Eppure, anche senza poter avere gli elementi probatori che sono permessi al magistrato, le domande poste e, quanto meno, i dubbi proposti sono fondati.
E io aggiungo anche:
- cosa sono queste organizzazioni non governative ?
- da dove arrivano i soldi per il loro funzionamento e pagare chi opera a loro nome ?
- se sono "non governative" si può avere la certezza che non percepiscano soldi dallo stato, neppure indirettamente come, ad esempio, la messa a disposizione di locali per farne sedi, di telefoni o altro ?
L'impressione è che si stia perdendo di vista l'aspetto più importante della funzione di uno stato: la difesa dell'interesse dei propri cittadini da anteporre a qualsiasi altra considerazione che coinvolga anche la vita di stranieri.
Sarebbe come se in una famiglia, per "salvare" il figlio di altri, si mettesse deliberatamente in pericolo i propri figli.
Nessun padre e nessuna madre accetterebbe di scambiare la sicurezza dei propri figli con la "salvezza" anche della vita dei figli altrui.
Perchè allora quando si parla di stato, questo semplice buon senso (della "casalinga di Voghera") non viene applicato nell'interesse degli Italiani, sacrificato all'autosantificazione dei Bergogli e delle Boldrini (a spese nostre) ?
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento