Chi si propone di aumentare la spesa pubblica con la scusa di "stimoli" per l'economia o di interventi assistenziali, punta in realtà ad usare i nostri soldi che vuole sottrarci con le tasse.
Perchè ogni spesa pubblica si fonda sul denaro che viene depredato ai cittadini con le tasse.
Niente tasse, niente spesa pubblica, ma solo interventi volontari, liberali, di privati.
Niente tasse e i cittadini pagano solo quei servizi che usano e che vengono messi a disposizione di privati o, anche, del pubblico ma in regime di concorrenza paritaria con i privati.
Chi, come grillini e sinistra, vuole il reddito di "cittadinanza", chi insiste nel mandare la nostra Marina Militare per il Mediterraneo non per difendere i nostri confini ma per recuperare immigrati che poi dovremo mantenere e alloggiare, chi, prono ai voleri di Bruxelles, ci impone di "adeguarci" a norme che non abbiamo mai votato, costoro vogliono solo impoverirci, abbassare il nostro tenore di vita, sottrarci i risparmi.
Con le tasse.
E non è un caso che, delineandosi la manovra governativa, emerga sempre più l'intervento dello stato predone anche su iniziative private, innovative come gli "affitti brevi".
Tutto è utile per sottrarre risorse a chi produce per usarle per le clientele e i privilegi del potere.
Ridurre il flusso del denaro verso lo stato, significa anche obbligare lo stato a ridurre le spese.
E ridurre le possibilità di spesa dello stato, significa ridurre gli appalti pubblici e, di conseguenze, le occasioni di corruzione.
Entra ne
Nessun commento:
Posta un commento