Ieri mattina, mentre guidavo per venire in montagna per il fine settimana, ascoltavo una delle trasmissioni radiofoniche che in genere, essendo al lavoro, non posso ascoltare.
Su Radio anch'io l'argomento, inframmezzato dalle notizie sul terremoto messicano, erano le pensioni dopo la ridicola proposta governativa di scalare, ma solo per la cosiddetta ape sociale, sei mesi alle donne per ogni figlio sino ad un massimo di due anni.
Non hanno nemmeno perso l'occasione per fare bassa propaganda elettorale al governo che ha annunciato, dal 2019 !, la ripresa della rivalutazione al 100% delle pensioni (ma non hanno specificato che vale solo per quelle fino a 1500 euro, per gli altri un pernacchio).
A parte la presenza a senso unico dell'ex ministra Fornero, che ricordo anche consigliere comunista al comune di Torino, dell'ex ministro di Prodi Damiano e della segretaria della cisl che dimostra il concetto assai orbo di pluralismo della rai (perché nessuno di Lega o Fratelli d'Italia o, almeno, di Forza Italia, per non parlare dell'assenza dei grillini, in pratica l'esclusione di un buon 55% dell'elettorato) è da rimarcare come i tre sunnominati abbiano parlato a ruota libera, raccontando favole e girando sempre attorno al problema centrale: i costi.
Risorse da spendere chiede la Furlan, risorse da impiegare, Damiano, sembrava che la Fornero, se solo tralasciassimo la devastazione da lei provocata con la sua riforma, fosse quella più sensata, anche se ha criticato i partiti per non essere intervenuti in cinque anni per migliorare (?) la sua riforma.
Ma, alla fine, un dato emerge.
Lo stato, cioè noi, deve spendere di più, ma non per tutti, solo per chi ha di meno (domandarsi magari perchè ha di meno, no? Merito, capacità, voglia di lavorare e, certo, anche sfortuna ...).
Ma quale sarebbe la società che quei tre avrebbero in mente ?
Con il loro sistema avremmo una società di uguali (tranne i burocrati e i sindacalisti, ovviamente) dove si lavorerebbe solo per sopravvivere e mantenere chi per i motivi indicati prima non avrebbe guadagnato abbastanza per mantenersi in vecchiaia.
Saremmo una società in miseria e ristrettezze e la giustizia sociale dei Damiani, delle Fornero e delle Furlan verrebbe realizzata livellandoci tutti sempre più in basso.
Esattamente il contrario di quel che ci ha consentito una società anche solo parzialmente regolata dal Mercato che ha consentito a tanti nella borghesia di migliorare costantemente la propria condizione.
Pur di eliminare le differenze, ci vorrebbero tutti poveri.
E probabilmente anche per eliminare velleità di controllo sulle consorterie che vorrebbero governare il mondo perché si sa che se uno ha il problema di sopravvivere, non si occupa certo di immigrazione o di controllare quel che fanno al governo.
I clerico marxisti criticano tanto i grillini con la loro decrescita felice, ma sanno solo prospettarci una decrescita molto più veloce e profonda e molto,molto infelice.
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