Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

01 novembre 2013

Adesso inventeranno il reato di populismo ?

Enrico Letta, nonostante i gravi problemi dell'Italia, sproloquia sui giornali esortando i suoi sodali europei a combattere contro il populismo crescente che vede anche (magari così fosse !) in Berlusconi e in una parte del PdL.
Dopo le leggi Scelba e Mancino, la belinata calcistica della "discriminazione territoriale" e il tentativo di introdurre reati balenghi come l'omofobia e il negazionismo che, introducendo il reato di opinione, si traducono in una limitazione della Libertà tout court, ecco che si prospetta il nuovo reato sempre di opinione: populismo !
Allora, finchè è possibile: viva il populismo che rappresenta l'ultima speranza per i Popoli europei di cacciare questi novelli tiranni che vorrebbero imporci le loro idee, i loro governi, le loro perversioni.

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31 ottobre 2013

Melma stalinista

Non ho mai avuto alcuna stima nè fiducia nei comunisti, considerandoli di infimo livello intellettuale, politico, morale, etico e civile.
Non ho mai pensato, quindi, che coloro i quali non hanno alcuna remora ad abbandonare i propri segretari dopo averli usati per buttarli nei rifiuti (veggasi la fine di Bersani) potessero avere il senso dell'onore per impedire che il Leader indiscusso del Centro Destra potesse restare in parlamento a rappresentare i suoi dieci milioni di elettori.
Spero che la scelta, infame ma perfettamente calzante alla sinistra che così dimostra la sua "qualità", del voto palese su una persona, possa aprire definitivamente gli occhi a quanti hanno sempre ipotizzato, creduto o millantato un risultato diverso.
In primis che il Cavaliere metta fuori dalla porta le "colombe", tanto inutili quanto presuntuose.
I Quagliariello e soci ricordino, se continueranno a votare per questo governo, che anche loro come i Bersani e i Fini, saranno usati e gettati nei rifiuti appena non saranno più utili.
Berlusconi dia disposizione perchè i parlamentari tolgano la fiducia a Letta, senza aspettare un voto che, contrariamente a quanti non fanno altro che riempirsi la bocca con la parola "democrazia" evidentemente non masticano nulla di Democrazia, quella vera, è una pagliacciata finalizzata unicamente a cercare di rimuovere (senza riuscirci) il Leader del Centro Destra.
Ostruzionismo durissimo su ogni provvedimento per bloccare il parlamento e tornare al voto.
E tutto quel che si potrà fare per ribaltare uno stato che non merita di sopravvivere a questa crisi.


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30 ottobre 2013

Indietro tutta

Le cronache o, meglio, i pettegolezzi di cui la stampa è prodiga sul futuro del Centro Destra, si arricchisce di una nuova, interessante "notizia": Al-Fini e Lupi sembrano essere andati a Canossa da Berlusconi, abbandonando al loro destino Quagliariello e la Lorenzin (la Di Gerolamo, no, mi pare che abbia sempre tenuto in piedi in equilibrio su due staffe e sembra proprio che ci riesca con successo).
Personalmente non credo che con o senza Lupi e Al-Fini il seguito elettorale degli eventuali scissionisti sia consistente, però credo che sarebbe un fattore di chiarezza se costoro decidessero, una buona volta, da che parte stare, senza "se" e senza "ma", perchè il danno maggiore è provocato dall'incertezza sulla linea.
Dicano chiaramente che il governo Letta sarà abbandonato al suo destino se:
- la confusione di tasse sulla casa comporterà un maggior prelievo in danno dei cittadini;
- saranno approvate leggi liberticide (omofobia, negazionismo);
- Berlusconi sarà dichiarato decaduto in base alla legge Severino con il voto dei partiti di governo;
- saranno aumentate le tasse in qualsivoglia settore;
- sarà approvato lo ius soli, cittadinanza e voto per gli immigrati.
Se saranno chiari e saranno conseguenti, allora i voti torneranno, tutti e anche di più.


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29 ottobre 2013

Nani e ballerine contro la privatizzazione Rai

Dalle colonne dei giornali e nelle interviste nei giornali radio e tv, compaiono attori, soubrettine, giornalisti che difendono la Rai pubblica il giorno dopo a quello in cui Saccomanni ne dice una giusta: privatizzare due reti Rai.
Beh, forse non è giusta per intero ma solo per due terzi, ma dall'agente delle tasse imposto a Letta dalla Merkel è già molto.
Capisco il timore di chi, fino ad oggi, ha potuto godere di comode e faraoniche retribuzioni anche per semplici comparsate e che, con la rai privatizzata, dovrebbe competere sugli ascolti e, ancor di più, dipendere dalle politiche finanziarie delle società, ma perchè noi cittadini dovremmo sempre pagare per i comodi altrui ?
La rai privatizzata (tutta, non solo per due terzi !) 
ci farebbe risparmiare ben sette miliardi e mezzo di canone
impedirebbe allo stato di svenarsi per coprire i buchi di bilancio
farebbe finire le lotte clientelari tra partiti, 
impedirebbe l'informazione salivale verso il governo in carica, 
darebbe al Mercato la giusta scelta tra chi vale e chi no, 
eviterebbe che una parte dei contribuenti vedessero realizzate con i loro soldi trasmissioni contrarie ai loro sentimenti ed interessi.
Capirei la difesa della rai pubblica se facesse utili e fosse performante in borsa come Eni (che non DEVE essere ceduta se non ad un prezzo molto, ma molto alto, più del valore attuale di borsa e con obbligo di OPA sui piccoli azionisti) ma visto che la rai è capace solo di fare debiti che noi dobbiamo pagare, che sia privatizzata, TUTTA, senza alcuna riserva.


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28 ottobre 2013

Il 28 ottobre è Storia d'Italia

Il 28 ottobre 1922 si realizzò la prima e unica Rivoluzione Nazionale riuscita.
L'affermazione può sembrare provocatoria, ma è una verità storica.
Terminata la grande epopea di Roma monarchica, repubblicana e imperiale, vediamo la nostra Penisola affannarsi in costanti guerricciole tra stati, dove l'unico con una proiezione statuale sovrana e indipendente, era la Serenissima Repubblica di Venezia ma che, nel massimo del suo splendore, ne rappresentò solo una parte (il Triveneto, l'Istria, la Dalmazia e parti della Lombardia e dell'Emilia) avendo una vocazione internazionale.
Alcuni sostengono che il maggior sforzo unitario, per trasformare l'Italia in una Nazione come altre in europa, arrivò da Alessandro VI, ma il Papa Borgia non era Italiano e anche lui, come tutti gli stati locali ad eccezione di Venezia, si appoggiava sistematicamente alle potenze straniere, cercando di ottenere il massimo vantaggio nel mettere le une contro le altre.
Uno potrebbe dire: il Risorgimento.
I moti tutti Italiani furono un fallimento culminato con la sconfitta nella Prima Guerra di Indipendenza del 1848-49, mentre la Seconda e la Terza Guerra di Indipendenza furono vinte grazia all'aiuto della Francia prima e della Prussia poi.
Roma fu conquistata grazie alla sconfitta francese contro i prussiani e la Grande Guerra, o Quarta Guerra di Indipendenza, fu sì, in territorio Italiano, una Vittoria tutta Italiana, ma quel che ci ha consentito di ottenere qualcosa (anche se non tutto quel che ci spettava) fu la vittoria degli Anglofrancesi, avvenuta grazie al determinante intervento Americano nel 1917.
I comunisti hanno manipolato la Storia per esaltare la resistenza, ma dimenticano che senza il determinante intervento AngloAmericano non ci sarebbe stata alcuna resistenza.
Resta quindi la Rivoluzione Fascista come unico evento storico, tutto Italiano, fondato su una filosofia politica esportata anche all'estero (Spagna, Portogallo) che sia riuscito a unire l'Italia.
E' una valutazione di carattere storico e credo che dopo 91 anni da quel 28 ottobre, si deve ragionare esclusivamente in termini storici.


I precedenti:

28 ottobre 2005 La mia Marcia su Roma

28 ottobre 2006 L'eredità del fascismo



28 ottobre 2009 LXXXVII


28 ottobre 2012 XC



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26 ottobre 2013

Un partito per Uomini (e Donne) veri

Se il Cavaliere non tornerà sui suoi passi attirato da qualche promessa destinata inevitabilmente a non venir mantenuta, Forza Italia potrà dare corpo a quel nucleo centrale, trainante di una nuova alleanza di Centro Destra EMENDATA, come piacerebbe dire al floppista Mario Monti, dalle vecchie cariatidi della politica, abbarbicate alle poltrone e ad un potere residuale, briciole concesse da altri.
Soffermiamoci un attimo (di più sarebbe spreco di tempo) sui nomi di chi era assente, oltre ad Al-Fini, dalla riunione di ieri dell'Ufficio di Presidenza.
Tutti i ministri: Quagliariello, Lupi, De Girolamo, Lorenzin.
E poi leggo: 
SACCONI (ex socialista di lungo corso)
FORMIGONI (ex dc, di comunione e liberazione, in politica dagli anni settanta)
GIOVANARDI (anche lui ex dc, ex udc, ex proconsole modenese di Casini, in politica dagli anni settanta)
SCHIFANI (ex dc, ex ministro, ex presidente del senato).
Indipendentemente dall'età e dall'anzianità in politica, rappresentano il vecchio, la prima repubblica, pienamente sovrapponibili ai vari D'alema, Bersani, Fini, Casini, Veltroni, Letta (uno e due), Napolitano, Bindi.
Sempre pronti ad annusare l'aria e cercare di azzeccare il vento a favore.
Spero che se ne vadano realmente e non, come è accaduto poco prima delle elezioni di febbraio, annusando un ritorno di consenso per Berlusconi, con una capriola e un doppio salto mortale, tornino tra i "lealisti".
Personalmente mi augurerei che Al-Fini tornasse Alfano, purgandosi dall'ubris parricida che gli è stata inoculata dai giornali amici della sinistra e della Spectre finanziaria internazionale che vorrebbero eliminare definitivamente Berlusconi (che ancora temono) e solleticano le ambizioni di chiunque possa danneggiarlo, come già fecero con Fini.
Ma per come si può delineare Forza Italia emendata da simili personaggi, allora direi che sia stato fatto un passo in avanti verso un partito più coeso e più rappresentativo delle aspirazioni dell'elettorato di Centro Destra.
Un partito per Uomini e Donne veri, che sosterranno la battaglia anche sapendo di aver contro la stampa, l'unione europea, la sinistra statalista e tassatrice, la chiesa, la Spectre finanziaria internazionale e nazionale, le varie lobbies a cominciare da quella immigrazionista, da quella ebraica e da quella omosessuale, tutti pronti a dare l'assalto alla diligenza Italia per spolparci anche di quel poco che ci resta.
Un partito che sarà considerato nei salotti "buoni" dell'europa al pari del Fronte Nazionale francese e di Alba Dorata greca e, anche solo per tale fatto, degno di essere votato.
Anche se questa non è ancora una dichiarazione di voto.
Siamo molto lontani dal traguardo elettorale, manca la conoscenza della legge elettorale e, soprattutto, solo il tempo ci dirà se Berlusconi saprà resistere al canto delle sirene materialmente rappresentate da Letta, Doris e Confalonieri.
Per ora annotiamo con soddisfazione la scelta dell'Ufficio di Presidenza di ieri di imprimere una svolta alla organizzazione politica di maggioranza nel Centro destra.


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25 ottobre 2013

Che senso ha continuare a sostenere Letta ?

Berlusconi di nuovo indagato, a Napoli, per una presunta corruzione.
La notizia non varrebbe neppure la pena di richiamarla (tanto la persecuzione finirà - forse - solo con la morte del Cavaliere) se non fosse l'ennesima dimostrazione che è INUTILE restare al governo con i comunisti.
Le TASSE aumentano.
I RISPARMI sono depredati con l'aumento dei bolli sui depositi.
Le CASE sono a rischio esproprio con l'aumento esponenziale delle voci che le colpiscono.
Gli IMMIGRATI arrivano a legioni e dobbiamo persino pagare loro vitto, alloggio, cure e istruzione.
La LIBERTA' di OPINIONE è sempre più limitata da leggi staliniste.
I SINDACATI continuano a proclamare4 scioperi per difendere le clientele stataliste.
Tutto questo poteva avere un senso solo a fronte di un completo salvacondotto per SILVIO BERLUSCONI, perchè potesse occuparsi a tempo pieno del Centro Destra.
Ma il Cavaliere è sempre più sotto attacco e, allora, mi e Gli domando: che senso ha continuare a sostenere Letta ?


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24 ottobre 2013

Quagliariello si ricordi di Scognamiglio

Se il buon Al-Fini ha messo la faccia sull'ala governista e inciucista del PdL, il ministro Gaetano Quagliariello (chiedo scusa se il cognome è scritto in modo non corretto, ma non è questo che conta) ne rappresenta il Suslov (ai tempi dell'Unione Sovietica era il garante dell'ortodossia comunista nel Politburo).
Non passa giorno che, dopo il liturgico "Padre Nostro" in difesa di Berlusconi, rilasci interviste che contraddicono la volontà reale di sostenere il Cavaliere.
In ognuna Quagliariello minaccia la costituzione di un gruppo autonomo al senato.
Probabile che l'essere stato insignito del ruolo di "saggio" e poi di ministro, lo abbia inorgoglito al punto da avergli fatto perdere la capacità di riconoscere che tali riconoscimenti sono stati indotti grazie a Berlusconi e non grazie alla sua illustre figura di illustre sconosciuto.
Gli suggerirei di ripassare la storia politica recente e riguardarsi l'ascesa e scomparsa di Carlo Scognamiglio, elevato dal Cav a presidente del senato nel 1994, irretito dai predicozzi di Scalfaro e quindi scomparso dalla scena politica nazionale.
Aveva creduto di essere presidente del senato per suoi meriti e di poter navigare da solo e si è ritrovato nuovamente su una (sia pur dorata) cattedra universitaria.
A buon intenditor ...


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23 ottobre 2013

Ricordiamoci questi nomi

Libero ha pubblicato i nomi di 24 senatori che hanno sottoscritto un documento a sostegno della manovra di Letta che porta più tasse, depreda i risparmi (tassa sui depositi titoli) ed mira ad espropriare le case degli Italiani.
Riporto in calce i ventiquattro nomi, perchè non li dimentichiamo, soprattutto se, cambiando la legge elettorale, la loro elezione dipenderà dal nostro voto.
Non dobbiamo dimenticarli, come non possiamo dimenticare i nomi di Gianfranco Fini e di Mario Monti che si vantano di aver impedito al Cavaliere di governare.

Ecco la lista dei 24 secondo Libero:

Piero Aiello, 
Andrea Augello, 
Antonio Azzollini, 
Laura Bianconi, 
 Giovanni Bilardi, 
Antonio Stefano Caridi, 
Federica Chiavaroli, 
Riccardo Conti, 
Francesco Colucci, 
Luigi Compagna, 
Nico D'Ascola, 
Claudio Fazzone, 
Roberto Formigoni, 
Antonio Gentile, 
Carlo Giovanardi, 
Marcello Gualdani, 
Giuseppe Marinello, 
Bruno Mancuso, 
Paolo Naccarato, 
Giuseppe Pagano, 
Maurizio Sacconi, 
Francesco Scoma, 
Salvatore Torrisi, 
Guido Viceconte



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22 ottobre 2013

Quanto ci costano gli immigrati ?

Marine Le Pen sta ottenendo un consenso crescente in Francia perchè sostiene, tra l'altro, che i soldi dei francesi devono aiutare i francesi e dice che il costo degli immigrati arriva ad un miliardo di euro.
In Francia, però, non hanno necessità di salvare, andandoseli a prendere in mare aperto, i clandestini, ospitarli dando loro vitto e alloggio, cure e vestiti.
Non è quindi peregrina l'idea che il costo degli immigrati in Italia possa essere anche doppio: due miliardi di euro.
Se poi ci aggiungiamo le case popolari loro assegnate senza tenere in alcun conto il diritto degli Italiani e le proposte assurde che la Chienge sforna per i suoi simili ma sempre a carico del portafogli degli Italiani, vediamo come una mezza manovrina potrebbe essere recuperata dall'azzeramento di tale capitolo di spesa.
Una mezza manovrina che consentirebbe abbondantemente di non pagare la seconda rata imu sulle prime case.
Ci pensi Forza Italia/PdL ...


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