Ma quel che è opportuno sottolineare è che c'è, sempre, una parte politica in Italia, la sinistra cattocomunista, che ignora cosa sia l'Onore, la Dignità, l'Amor di Patria e, anche quando il Governo di Centro Destra ha ragione e si esprime per bocca del Vice Presidente Salvini, prende la parte del re di Prussia, in questo caso Macron, agendo come una quinta colonna contro l'Interesse Nazionale.
Questo risulta ancor più ridicolo da parte di taluni esponenti (Bonelli, Fratoianni) che, evidentemente, non si rendono conto di blaterare in contraddizione con se stessi e latrano contro Salvini per aver compromesso i rapporti con la Francia e, nel contempo, dicono le stesse cose di Salvini, berciando contro ogni impegno militare diretto in Ucraina.
Purtroppo non è un vizio dei cattocomunisti di oggi, ma una veste che da sempre, sin da Togliatti, ma anche prima della repubblica come è emblematico nel caso del neutralismo socialista nella Grande Guerra, ha indossato la sinistra italiana.
Dall'opposizione alla Nato in ossequio alle direttive della Mosca sovietica, alla donazione alla Francia di un tratto di Mar Ligure; dalla puntuale esecuzione del piano di Sarkozy e Merkel che portò alla rimozione di Berlusconi, al patto del Quirinale; dall'elogiare la politica di "stare dietro" a Berlino e Parigi, fino alle odierne difese d'ufficio di un Macron sempre più all'angolo al quale la sinistra lancia (o prova a lanciare) ciambelle di salvataggio, la costante è una sistematica demolizione della Sovranità Nazionale e servile sudditanza nei confronti dello straniero di turno.
E' un male endemico dell'Italia che risale all'Italia dei Comuni, quando i signorotti locali, per non dire della chiesa e del papa di turno, incapaci di accordarsi se non per coalizzarsi contro chi riusciva ad emergere e poteva unificare lo Stivale, chiamavano ora questo, ora quell'altro sovrano straniero, regalandogli senza titolo potere e terre, pur di salvaguardare il proprio misero orticello, ma avendo come unico risultato quello di mantenere divisa una Italia serva e derisa.
La reazione di Macron è quella tipica di un soggetto in difficoltà che, dopo essere stato costretto a subire i lazzi di Trump, prova a rivalersi, con alta emotività isterica, su chi ritiene più debole.
Probabilmente lui e i suoi consiglieri hanno ancora in mente l'Italia del periodo da Monti a Draghi e non si aspettavano il sarcasmo di vedersi invitare ad andare al fronte con tanto di vignetta del Macron con elmetto e fucile.
Macron, nella sua immensa supponenza, ha quindi dato ordine di far avanzare la Vecchia Guardia dei parrucconi con le feluche.
Macron è un problema dei francesi ai quali auguro di liberarsene al più presto, prima che la sua sola presenza faccia, a loro ed a noi, troppi danni.
Il nostro problema è che viene dato spazio, credito, voce a chi lavora per il re di Prussia, danneggiando l'Interesse Nazionale.
Pensiamo solo quanto potremmo guardare dall'alto in basso francesi e tedeschi se solo sapessimo tacere, quando al governo ci sono "gli altri", nel nome del sacrosanto principio "right or wrong is my Country".
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