Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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04 novembre 2013

Festa della Vittoria

Il 4 novembre 1918, 95 anni fa, si concretizzò l’unica grande vittoria militare in terra europea dell’Italia dai tempi delle imprese delle Legioni Romane.
Fu una vittoria sanguinosa, costosa che però mostrò il meglio della Nazione Italiana, soprattutto dopo Caporetto.
Nei giorni scorsi ho visto uno di quei manifesti che vengono affissi dalle amministrazioni comunali di sinistra nelle occasioni celebrative.
Con il solito abuso del Tricolore, era scritto “4 novembre 95° anniversario della liberazione e Festa delle Forza Armate”.
Quelli non esistono se non mettono la “liberazione” anche dove non importa.
Certamente fu anche una liberazione, per Trento e Trieste, ma il termine “liberazione” è totalmente inappropriato, per quel che evoca, in riferimento al 4 novembre.
Così come è sminuire il significato della ricorrenza, ricordarla semplicemente come Festa delle Forze Armate, alle quali va comunque tutto il nostro ringraziamento e tutta la nostra riconoscenza, perché il 4 novembre è la Vittoria in guerra, nella Grande Guerra.
Ma i comunisti e affini che operano sistematicamente per imporre una neolingua e per manipolare la Storia, cercando di impedirne lo studio libero e la circolazione delle idee in ordine a fatti esclusivamente storici, non a caso cercano di sviare l’attenzione, di confondere i meno preparati con le parole come “liberazione” senza precisare da chi e perché.
Nel 1915 la sinistra era il partito socialista e i socialisti furono contro l’ingresso in guerra dell’Italia.
La sinistra non ha mai avuto a cuore i destini della nostra Nazione, anzi ha sempre agito CONTRO gli interessi nazionali e così la Vittoria del 4 novembre 1918 rappresentò uno smacco per i socialisti perché fu anche una Vittoria contro il loro internazionalismo antitaliano.
Lo si vide chiaramente al ritorno dei nostri Combattenti, offesi e aggrediti dai socialisti che, nel frattempo, approfittando della debolezza interna, avevano promosso azioni violente contro i cosiddetti “latifondisti” e i “padroni”, provocando la reazione che poi sarebbe sfociata nella nascita del Partito Nazionale Fascista e nel Ventennio.
Che preferiscano quindi parlare di “liberazione” anziché di Vittoria è comprensibile, visto che loro vanno annoverati sicuramente tra gli sconfitti del 4 novembre 1918, così come è comprensibile che non siano in grado di precisare di quale “liberazione” si tratti dal momento che dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale i comunisti, nati nel 1921 da una costola del partito socialista e che da questo hanno ereditato il testimone dell’azione antinazionale, cercarono di lasciare ai loro compagni slavi titini anche Trieste, dopo che già si erano presi territori che erano e sono Italiani come Fiume, l’Istria e la Dalmazia, massacrando migliaia di Italiani e costringendone altre migliaia alla fuga vero l’Italia dove, ancora una volta, la sinistra li accolse con insulti e offese.
I comunisti e la sinistra non hanno quindi nulla da celebrare in questo 4 novembre, anche per la condotta tenuta sempre in linea con il loro internazionalismo antitaliano dal sostegno all’Unione Sovietica moscovita a quello all’unione sovietica europea di Bruxelles ma di osservanza germanica.
Dalla adesione alla Nato, alla installazione dei missili Pershing e Cruise.
Comunque vada la sinistra è sempre schierata contro gli interessi nazionali, a remare contro la crescita di uno spirito Nazionale, Sovrano, Indipendente.
Come vediamo sin nelle cronache dei giorni d’oggi con il sostegno continuo al meticciato incombente sull’Italia attraverso l’immissione di milioni di immigrati sulla nostra Terra.
Il 4 novembre, quindi, tra le tante ricorrenze che si celebrano in Italia, non potrà mai essere compreso, né appartenere alla sinistra proprio perché rappresenta e simboleggia il contrario della battaglia politica di ieri e di oggi della sinistra italiana costringendola a manipolare la Storia, a riscriverla per accreditarsi anche eventi che non solo non le appartengono, ma sono in constrasto con la sua stessa essenza.
Ma finchè resterà qualcuno che si ricorda del vero significato della celebrazione, la sinistra è destinata a continuare ad essere sconfitta.
Viva il 4 novembre, Festa della Vittoria !



ANNI PRECEDENTI:

4 novembre 2005 4 novembre Festa Nazionale




4 novembre 2009 Non passa lo straniero

4 novembre 2010 4 novembre nella memoria




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