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27 novembre 2014

Il Giorno del Ringraziamento



Oggi, quarto giovedì di novembre, negli Stati Uniti si celebra il Giorno del Ringraziamento.
La leggenda vuole che i Padri Pellegrini giunti in America sulla Mayflower, fossero stremati e, pur portando semi e animali, rischiassero di morire di stenti e freddo se i Pellerossa non li avessero aiutati, indicato quali semi coltivare e quali animali allevare e, quindi, realizzare un raccolto sufficiente a passare l'inverno 1621-1622.
Sappiamo poi il tipo di ringraziamento che i nuovi arrivati porsero ai Pellerossa per creare la Grande Nazione degli Stati Uniti (da sei anni alquanto in decadenza).
Non vorrei che fra un centinaio di anni, in Italia, altri figli di nuovi arrivati che nulla hanno a che spartire con questa Nazione, celebrassero il loro giorno del ringraziamento, ricordando quei visi pallidi (eufemismo) che nel secondo decennio del XXI secolo si svenarono per andarli a prendere, dare loro vitto, alloggio, priorità, immunità, giustificazioni per i comportamenti poco integrati, fino a che questi ultimi arrivati non sopraffecero gli Antichi Proprietari di quella terra chiamata Italia.
La Storia dovrebbe essere maestra e insegnarci ad evitare gli errori commessi in passato da chi ci ha preceduto.
La lezione americana non è stata imparata dai Sudafricani.
Noi Italiani sapremo recepirla e provvedere di conseguenza per salvare non tanto noi (che ci salviamo comunque per ragioni anagrafiche), quanto i nostri figli e nipoti ?

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2 commenti:

Nessie ha detto...

Storicamente un americano doc. del tipo "identitario", avrebbe molto da opinare a questo post. Direbbe ad esempio, come disse Hungtinton che l'America è un paese di "coloni" e non di "immigrati", come invece dice Obamba. E che da quando è diventato paese a forte immigrazione, sono iniziate le devastazioni. In questo senso i Padri pellegrini erano "coloni". Ma non c'è dubbio che se vogliamo considerare i Pellerossa quali veri nativi sul Continente Americano, la tua metafora è più che azzeccata.

De te fabula narratur.

Massimo ha detto...

Tutto vero. Del resto io continua a ringraziare il Ringraziamento, visto che mi identifico, in quel caso, con i coloni o immigrati. La situazione, poi, è completamente differente, a tutto svantaggio nostro. Allora gli Stati non ancora Uniti erano un territorio vastissimo, pressochè disabitato, con popolazioni fortemente arretrate. Oggi, da noi, arriva un'invasione da località ampiamente sottosviluppate e che si innestano in un territorio sovrappopolato. Ragioni in più per NON fare come fecero i Pellerossa in America e rimandare a casa loro, finchè possiamo, i nuovi arrivati.