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No alla deriva

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22 maggio 2006

Dai Magnifici 7 ai 7 dal "voto immorale"


C’era una volta il West, dove anche i cattivi – come il personaggio interpretato da Henry Fonda nell’omonimo capolavoro di Sergio Leone – si riscattavano morendo con onore, affrontando a viso aperto la nemesi rappresentata da “Armonica” interpretato da Charles Bronson.
C’era una volta … forse da qualche parte lo spirito dei western, onore, lealtà, integrità, giustizia anche mettendo in gioco la propria vita, ci sarà ancora.
Non però nel senato della repubblica nata dalla resistenza antiFascista … bla … bla … bla …
Soprattutto quello spirito libero e giusto e forte, cantato in epici film come Ombre Rosse e Soldati a Cavallo e La conquista del West, non appartiene a quei personaggi che, premiati con laticlavio a vita per presunti meriti o per essere stati sette anni al vertice dello stato, si prestano ad alterare la volontà popolare votando al senato una fiducia che gli elettori del senato hanno negato a quella coalizione.
Ha detto bene il Presidente Silvio Berlusconi: un "voto immorale".
Così siamo passati dai Magnifici Sette ai sette dal voto immorale.
Se alla camere la dubbia maggioranza di 24000 voti uscita dai verbali degli scrutini elettorali sui quali insistono pesanti ombre trova comunque una giustificazione per chi crede ancora (?!?) nella regolarità (?!?!?) dei risultati proclamati, al senato non ci sono dubbi sul fatto che il voto popolare abbia dato una chiara maggioranza al Centro Destra, tradotta anche in una maggioranza di un voto in termini di seggi.
Ad alterare tale risultato sono stati i senatori eletti all’estero nei modi ampiamente contestati e che formano oggetto di formale ricorso da parte della Casa delle Libertà ma, soprattutto, il blocco dei senatori a vita che, surrettiziamente, puntellano una situazione che, diversamente, costringerebbe al ritorno alle urne per mancanza di fiducia al governo prodi.
In tale quadro il voto espresso, anche con iattanza (“sarò presente in ogni occasione importante” ha dichiarato la 97enne Levi Montalcini, con ciò manifestando la volontà di puntellare prodi in totale spregio della volontà espressa dagli elettori), dai senatori a vita, è uno schiaffo alla maggioranza degli elettori che hanno votato per il Centro Destra e i fischi che hanno accompagnato Andreotti, Ciampi, Colombo, Cossiga, Levi Montalcini, Pininfarina e Scalfaro sono non solo ampiamente giustificati e meritati, ma appena una briciola di ciò che gli elettori del Centro Destra dovrebbero riservare a costoro.
L’Italia che vogliamo, l’Italia produttiva, l’Italia che crea ricchezza, non è rappresentata da quei sepolcri imbiancati che si puntellano l’un l’altro per continuare ad arraffare l’arraffabile, come dimostra il costo del governo prodi, ben tre volte superiore a quello del Governo Berlusconi.
L’Italia che produce, l’Italia che lavora, l’Italia che crea ricchezza, non deve lavorare, produrre, creare ricchezza per mantenere quei figuri.
Silvio Berlusconi e i Leaders della Casa delle Libertà, agiscano, presto, con iniziative dirompenti, per dare agli Italiani veri un Governo Libero, lasciando agli itaglioni la sudditanza verso Prodi e i suoi commensali.

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22 commenti:

Chris ha detto...

Mah...sono d'accordo in parte con quello che dici. anche a me hanno dato fastidio i voti dei Senatori a vita. Però anche Berlusconi nrella sua legislatura li ha utilizzati, non in maniera così palese ma è andato avanti con i voti di quei senatori li. E' vero che nella legislatura Berlusconi non c'era un divario cos' stretto tra le due fazioni, ma se le regole sono queste, come sonpo servite all'uno e giusto che servano anche all'altro. Piuttosto ci sarebbe da interrogarsi se è giusto far continuare a far votare i senatori a vita. La risposta da entrambi le parti politiche mi pare ovvia, è si! Perchè servono, prima all'uno poi all'altro. Il problema non è nei senatori, ma nelle regole che andrebbero cambiate.

Anonimo ha detto...

io credo che i senatori a vita, sopratutto gli ex-presidenti della repubblica, essendo stati rappresentanti di tutti gli italiani, avrebbero DOVUTO astenersi, invece hanno dato un voto di fiducia anche per mio mandato senza esserne stati assolutamente autorizzati

Anonimo ha detto...

E' una vergogna !! Ciampi dismette i panni della persona sopra e vota la fiducia al centro-sinistra !!!
Minimo, ma dico minimo doveva astenersi.

Massimo ha detto...

Chris, i voti dei senatori a vita per Berlusconi erano completamente aggiuntivi in una situazione di ampia maggioranza.
Ed anche il famoso governo del 1994 non si basò sui loro voti, perchè se in tre votarono a favore, altrattanti si schierarono contro, annullando il voto dei primi e mantenendo una maggioranza con lo stesso margine (5 voti).
Qui, invece, sette su sette hanno puntellato al governo che vanta una maggioranza di 10 voti, che in realtà sarebbero solo 3.
E sembra che vogliano ancora sfruttarli per okkupare le commissioni dove non sono maggioranza.
Quelli sono un branco di lupi affamati, che spolperanno l'Italia se non verranno fermati prima.

Anonimo ha detto...

Se i 7 senatori a vita votassero a favore del centro-destra il governo cadrebbe, in questo caso quale sarebbe l'opinione del centro sinistra sulla "moralità" del voto dei senatori a vita ?

ubimario ha detto...

Premetto: non sono mai stato più lontano di oggi dal votare a destra.
Detto questo, le vostre discussioni mi lasciano un po' interdetto.
Auspicare che particolari categorie di senatori non debbano votare è un'idea molto pericolosa per la democrazia italiana, e lo diventa ancora di più se viene espressa da una parte politica immediatamente dopo che questi senatori hanno votato in maniera non conforme alle loro aspettative.
Nelle regole repubblicane, uno dei concetti cardine è quello che i parlamentari tutti abbiano il diritto-dovere di esprimere la propria opinione, in coscienza.
Se la loro opinione (peraltro comprensibile) è quella di dare fiducia al nuovo governo invece che affossarlo prima che nasca e dar luogo così al caos politico e istituzionale, se ne dovrebbe semplicemente prendere atto.
Le reazioni scomposte della destra sono invece, se vogliamo, una conferma della lungimiranza istituzionale di quei senatori.
Rifletteteci.
Ciao

Massimo ha detto...

Ubimario la risposta è già contenuta nel commento di chi ti ha preceduto.
Quei senatori non sono elettivi, non rappresentano altro che se stessi. La loro fiducia altera la democrazia che per il senato ha visto il Centro Destra prevalere sulla sinistra e con un margine talmente chiaro da non lasciare adito a quei dubbi che si hanno legittimamente sui verbali della camera.
Se accettiamo in silenzio che 7 personaggi calati dall'alto possano ribaltare la volontà popolare, uccideremmo la democrazia per passare direttamente ad una oligarchia autoreferenziale. E il prossimo passo sarà quello di abolire le elezioni e procedere attraverso cooptazioni nel sinedrio della repubblica nata dalla resistenza antiFascista ... bla ... bla ... bla ...

Anonimo ha detto...

Buongiorno. Non sono italiano e dunque non dovrei intromettermi in questioni che non mi riguardano. Vorrei ugualmente segnalare quel che agli occhi di un non italiano sembra assolutamente immorale: il fatto stesso che si possa nominare qualcuno senatore A VITA

Pedro

ubimario ha detto...

Non sono d'accordo.
In nessun'altra occasione della vita repubblicana si è dato il caso di proporre una cosa simile. Mi dirai: non sono mai stati determinanti.
E invece sì: nella famosa fiducia del 1994 i senatori a vita sono stati proprio determinanti, visto che -se avessero votato tutti contro- il governo Berlusconi sarebbe caduto. Non è successo, e nessuno ha gridato allo scandalo; e di ciò bisognerebbe prendere atto, anzichè arrampicarsi sugli specchi per negarlo.

Ma il problema vero è che le vostre parole, dette in questo momento, suonano un po' come: sì, che votino pure finchè non contano nulla, ma che non lo facciano se si tratta di decidere qualcosa. Questo è un modo di vedere lo Stato come strumentale ai propri interessi, ed era su questo che chiedevo di riflettere.

Per quanto riguarda la rappresentatività: è vero, vengono nominati dal PdR, e non eletti. Ma da qui ad essere un pericolo per la democrazia ce ne corre, vista l'esiguità del loro numero e le motivazioni del tutto particolari e restrittive che portano alla loro nomina.
Cosa che -peraltro- li mette al sicuro da voti di carattere strumentale e interessato.
A meno di voler fare della dietrologia gratuita, non confortata da prove e se vogliamo anche un po' meschina, non riesco a trovare nessun tornaconto personale nel loro voto.
A differenza di coloro che li hanno insultati in senato, ahiloro, e che fortunatamente non rappresentano la totalità del centro-destra.
Ma sentir rivolgere certe accuse a Ciampi dalle stesse persone che fino all'altro ieri lo indicavano come il modello dell'equilibrio istituzionale, non mi induce certo a pensare che Ciampi in una settimana sia diventato un'altra persona. Mentre rischia di darmi qualche indizio in più sull'onestà politica di chi lo accusa.

Massimo ha detto...

Nel 1994 votarono fifty fifty. Questa volta tutti da una parte.
Napolitano avrebbe la possibilità di nominare 5 altri senatori a vita alterando vieppiù l'equilibrio e ribaltando la volontà popolare che ha dato al Centro Destra una netta maggioranza in voti per il senato.
Se si considera che un senatore a vita sia "al riparo" dai condizionamenti, è già un primo passo per arrivare ad una oligarchia autoreferenziale senza elezioni. Tanto più che, ripeto, lo stravolgimento dellavolontà popolare è già avvenuto con il voto di fiducia dell'altro giorno.
Ciampi. Qui se ne è sempre scritto male. Ricordando la sua storia, dallo sperpero delle riserve in valuta pregiata per difendere la lira nello sme, ai silenzi sulla rapina notturna di Amato nei nostri conti, all'invenzione della concertazione, alle sue responsabilità nel primo governo prodi (euro e Telekom Serbia su tutto). In una situazione in cui l amancata accurata e indipendente verifica dei verbali degli scrutini elettorali ha visto il Centro Destra numericamente minoritario in parlamento, l'unica personalità che poteva avere una minima legittimazione era Ciampi. Hanno preferito un Napolitano, trombato dai suoi stessi compagni prima sottraendogli il ministero dell'interno a beneficio della jervolino (!!!) poi spedendolo a Strasburgo fino alla riesumazione di Cimapi con la nomina a senatore a vita. Per quali meriti nessuno ha mai capito.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo che gli vada tolto il voto. Se così fosse stato Andreotti non avrebbe avuto, come dice, l'imbarazzo di votare sì per non prendersi la responsabilità di non fare nascere il governo, e se lo dice lui...Spero solo che Napolitano si azzardi a nominare un qulsivoglia senatore a vita.
Poi, qualcuno li chiama saggi...
Lorenza.

Anonimo ha detto...

Che non si azzardi, ovviamente.
Lorenza.

Anonimo ha detto...

Il punto è che il governo Prodi e con lui l'intero ambaradam si regge sui voti di persone non elette ma nominate. Una cosa che non ha a che fare con la democrazia.
Scarthorse

Otimaster ha detto...

Purtroppo non tutti vogliamo la stessa Italia a quanto pare, o meglio non tutti vogliamo lo stesso bene all'Italia.

ubimario ha detto...

Monsoreau:

>Nel 1994 votarono fifty fifty. >Questa volta tutti da una parte.

Perchè me lo fai notare? Così confermi esattamente quello che dicevo: la vostra idea di non farli votare non nasce dal senso di democrazia, ma dallo scorno perchè non abbiano votato secondo l'interesse della destra.

>Napolitano avrebbe la possibilità
>di nominare 5 altri senatori a
>vita alterando vieppiù
>l'equilibrio

Però non mi pare che l'abbia fatto.
E se fosse stato eletto un PdR di destra, questa possibilità adesso ce l'avrebbe lui, quindi il problema non si risolve mai. A meno che non assumiamo a priori che Napolitano sia un cialtrone. Ma è ovvio che se questa è la tua opinione, di spazio per la discussione non ce n'è.

>e ribaltando la
>volontà popolare che ha dato al
>Centro Destra una netta
>maggioranza in voti per il senato.

Gioie e dolori di una legge elettorale che non ci fa scegliere il candidato, ma solo il partito. =)

>Se si considera che un senatore a
>vita sia "al riparo" dai
>condizionamenti, è già un primo
>passo per

Lo è sicuramente più di un peone che sgomita per un posto al sole.
E comunque pure qui non mi risulta che ci siano stati, questi condizionamenti.

>Ciampi. Qui se ne è sempre
>scritto male.

Ok, ma io parlavo dei senatori, mica di voi in questo blog.
Io sono per la libertà di critica (e anche di insulto, se proviene da qualcuno che non ha voce in capitolo e non ha altro modo per esprimerlo). Questi senatori (anche se non eletti, ma nominati dai partiti) dovrebbero vestire con più dignità i panni che portano.

Sul fatto che i DS abbiano "messo da parte" Napolitano, non so cosa dirti. E' una tua interpretazione, che non è facile dimostrare, ma la rispetto in quanto tale.

Ciao

Anonimo ha detto...

Pedro, ero certa che fuori dall'Italia non ci facevamo certo una bella figura, non solo coi senatori a vita, anche e soprattutto con il nuovo (ehhh,che parolona grossa ho usato)-antico governo e i suoi magheggi.

Elly

Massimo ha detto...

Vedi, Ubimario, quel che scrivi conferma la mia tesi per la quale siamo ormai due tribù senza null'altro in comune che una carta di identità.

Nel 1994 furono ininfluenti e votando fifty fifty non alterarono i rapporti e i margini di maggioranza: oggi sì, con l'aggravante che essendo risultati elettorali non riconosciuti dal Centro Destra, il sospetto di una volontà oligarchica di ribaltare la volontà elettorale è più che fondato.

Non ho elementi per affermare che Napolitano sia un cialtrone (infatti non l'ho affermato). Ci sono però prove provate (la sua storia politica) che sia un vecchio comunista: ed è peggio ... :-D

La legge elettorale è una buona legge, corrotta dall'intervento di Ciampi che ha imposto (sennò non l'avrebbe firmata) il maggioritario a livello regionale per il senato. Senza quell'intervento adesso saremmo alla vigilia di nuove elezioni. Senza poi ribadire il concetto della mancata verifica dei verbali e delle schede nulle, che accresce il sospetto dhe il risultato finale non sia quello proclamato. E vorrei ricordare in proposito che questa è la prima volta, dopo il referendum istituzionale del 1946, che un risultato non è pacificamente accettato da tutti e che gravano ombre sulla sua reale entità.

Il "peone" è eletto dal Popolo e a questi risponde. Da qui la sua superiorità nei confronti di un senatore a vita, spesso (come accadde con Colombo e Napolitano) nominati esclusivamente per la loro appartenenza politica.

I nostri senatori hanno dato voce a quel che pensiamo, dimostrandosi pienamente in sintonia con il loro elettorato. Quanto agli insulti, chi ha passato una intera legislatura ad insultare (e non solo a fischiare) il Premier non ha alcun titolo a profferire verbo in proposito.

marshall ha detto...

Mi spiace solo, e la scuso, per Rita Levi Montalcini, cofondatrice di un centro studi sulle malattie neurologiche, dal quale i malati della mia categoria si aspettano qualche importante scoperta. Ma dagli altri mi sarei aspettato una scelta più intelligente: per esempio, anche un tre a tre, tre di qua. tre di là.

ubimario ha detto...

monsoreau:
>Nel 1994 furono ininfluenti e
>votando fifty fifty non
>alterarono i rapporti

La situazione era la medesima (potevano far cadere il governo),
e il risultato anche (non l'hanno fatto cadere).

>un vecchio comunista: ed è >peggio ...

Vabbeh, facciamo che era solo una facile scappatoia per non affrontare l'argomento.

>La legge elettorale è una buona legge,

Certo, come no, ho sempre sognato di farmi imporre i deputati dai partiti.

>corrotta dall'intervento di
>Ciampi che ha imposto il
>maggioritario a livello regionale
>per il senato.

Una letturina alla Costituzione, pare brutto?
Così, giusto per rinfrescare la memoria.

>mancata verifica dei verbali e
>delle schede nulle, che accresce
>il sospetto dhe il risultato
>finale non sia quello proclamato.

Meschinità per meschinità, gira anche voce che i brogli li abbia fatti la destra, e che in realtà non vogliano "realmente" ricontare le schede, ma solo mantenere un clima di conflitto.

>prima volta che un risultato non
>è pacificamente accettato da tutti

Beh, il motivo è che voi non lo accettate, e la soluzione sarebbe accettarlo.
La destra ha perso in base alle regole che si è costruita su misura, bisogna modificarle di nuovo in modo che possa vincere a tavolino?

>Il "peone" è eletto dal Popolo e
>a questi risponde.

E basta, dai. Ti ricordo che -grazie alla "buona" legge elettorale- in questa legislatura nessuno è eletto dal popolo.
Il popolo ha messo una croce sul partito, e il partito ha nominato dall'alto tutti i parlamentari.
Sempre se vogliamo essere meschini, la logica corrisponde alla necessità di mandare in parlamento una buona percentuale di impresentabili, il cui nome solo soletto sulla scheda avrebbe fatto perdere tanti voti a Forza Italia.

>I nostri senatori hanno dato voce
>a quel che pensiamo,

Vero. Ma, nel caso fosse sfuggita la sfumatura: io o tu, che siamo degli sfigati qualsiasi senza voce in capitolo, abbiamo un qualche motivo di farlo in questo modo. Non mi piacerebbe se i "miei" senatori, che stanno lì proprio per avere voce in capitolo, agissero invece come degli sfigati qualsiasi.
Sai, il valore delle persone, l'intelligenza, la dignità, tutte queste sciocchezze.

>Quanto agli insulti, chi ha
>passato una intera legislatura
>ad insultare il premier

Eh, qui ce ne sarebbe per gli uni e per gli altri, ex-premier in testa.
E se sono deficienti gli uni non è che per questo gli altri sono giustificati ad esserlo.
Come già prima, questa risposta mi sembra un po' una fuga.
Ed è questo, che porta a pensare alle "due tribù senza niente in comune": anzichè confrontarsi e mettere le cose in discussione, si preferisce assumere a priori che gli altri siano indegni (o "vecchi comunisti", o anche "fascisti", fai tu) e nascondersi dietro la propria rassicurante "tifoseria".
Così non è che si brilli per coraggio, però.

Ciao, e scusami la lunghezza dei commenti.

Massimo ha detto...

Sostenere che si aequivalente quando i senatori a vita votano in modo paritario da una parte e dall'altra o tutti in blocco in modo bulgaro, è una forzatura da realismo sovietico. Tanto più ch econfermerebbe una scelta dei senatori che esclude più di mezza Italia che, pertanto, non può riconoscersi in simili figuri.

La mia opinione dei comunisti è quella. Considero la frase sin troppo abusata "un comunista perbene" solo un ossimoro.

La costituzione non c'entra nulla con la legge elettorale che, infatti, è legge ordinaria.

Sui brogli. Peccato che sia il Centro Destra a richiedere una verifica indipendente e che sia la sinistra a sottrarvisi.

Il Centro Destra ha perso in base alla mancata verifica dei verbali. Vogliamo aspettare 60 anni, come fu per il referendum istituzionale, per sentirci dire che sì, in effetti nel 2006 aveva vinto il Centro Destra ?

Gli elettori hanno vitato una lista la cui composizione era ben chiara a tutti, essendo affissa per le strade e in ogni angolo dei seggi elettorali. E se qualche candidato non andava bene ognuno di noi aveva una scelta tra almeno dieci liste appartenenti alla stessa coalizione.

I vostri parlamentari hanno fatto ben di peggio con tutta la caciara che hanno fatto e, soprattutto, le menzogne e l'odio profuso a piene mani nella scorsa legislatura.
Dal che si ritorna alla mia opinione sui comunisti (e con tale termine intendo anche gli utili idioti che si prestano a fare la loro foglia di fico).

Perchè mai dovremmo discutere (e di che cosa) adesso che la sinistra ha arraffato tutto l'arraffabile ? No. Prima si ricontano i voti, si verificano i verbali. Presumibilmente si scoprirà che a vincere era il Centro Destra e poi, dopo che si sarà annullato tutte le decisioni assunte, ivi inclusa l'elezione dei vertici dello stato e dopo che la sinistra avrà presentato scuse pubbliche e senza reticenza per le infamie profuse negli ultimi 12 anni, allora, e solo allora, potremo sederci ad un tavolo a discutere.

ubimario ha detto...

>Sostenere che si aequivalente
>quando i senatori a vita votano >in modo paritario da una parte e
>dall'altra o tutti in blocco in >modo bulgaro, è una forzatura da >realismo sovietico.

Rotfl. Riesci a spiegarmi cosa significa quello che hai scritto, e cosa c'entra con quello che ho scritto io?

>La mia opinione dei comunisti è
>quella.

Li conosci tutti, immagino.
Direi però che questo assunto è sufficiente a conoscere te, e a farsi un'opinione su di te (che ovviamente non sono così presuntuoso o stupido da estendere a tutta la destra).

>La costituzione non c'entra nulla
>con la legge elettorale che,
>infatti, è legge ordinaria.

Bravo, è ordinaria. E quindi è *subordinata* alla costituzione, è sbagliato dire che non c'entra niente e tu dovevi studiare un pochino di più.

>Sui brogli. Peccato che sia il
>Centro Destra a richiedere una
>verifica indipendente e che sia
>la sinistra a sottrarvisi.
>Il Centro Destra ha perso in base
>alla mancata verifica dei
>verbali.

Ricapitoliamo.
Secondo il ministro dell'interno Pisanu, le elezioni si sono tenute regolarmente, nel rispetto della legge elettorale in vigore (che la destra ha fatto passare a pochi mesi dal voto, forte della propria maggioranza parlamentare), e alla presenza di presidenti di seggio e rappresentanti dei vari schieramenti. Le situazioni che sono state segnalate come anomale hanno regolarmente subito i controlli previsti dalla legge.
Dopo questi controlli la destra ha perso lo stesso.
Questa, figliolo, è la democrazia. Fattene una ragione. Se volevi un mondo dove la tua fazione non perde mai, dovevi scegliere la dittatura.

>Gli elettori hanno vitato una
>lista la cui composizione era ben
>chiara a tutti

Certo, certo. E io sono Babbo Natale, ed ho lasciato la slitta in doppia fila.

>I vostri parlamentari hanno fatto
>ben di peggio

Ma lo fai apposta a non capire quello che dico?

>Perchè mai dovremmo discutere (e
>di che cosa)

Di niente, scusami, mi ero sbagliato. Che ti devo dire, continua a vivere nel tuo mondo di certezze, io vado a cercare qualcuno che sia in grado di sostenerla, la discussione.
Ce ne sono, sai, anche a destra.

Ciao

Massimo ha detto...

Quod erat demonstrandum.
Se tu ritieni che i senatori a vita, dimostrando di essere rappresentativi della comunità nazionale, votando, senza alterare i rapporti usciti dalla volontà popolare, un po' da una parte un po' dall'altra equivalga a vederli votare in modo bulgaro tutti da una sola parte.
Se tu della costituzione consideri solo le interpretazione che gli tornano comodo.
Se per te dire "comunista perbene" non è un ossimoro !!!!!
Se sei alla ricerca di uno di Centro Destra che voglia discutere per darti ragione.
Allora apparteniamo a due tribù destinate ad essere impermeabili l'una con l'altra, com'è giusto che sia quando non v'è nulla, nessun valore, nessuna idealità, nessun progetto che possa unire.

E' il dramma dell'Italia, ma può anche essere la sua fortuna se sapremo prenderne coscienza in modo diffuso.