L'Italia ha battuto l'Ucraina e, sulle ali dell'entusiasmo ritrovato, affronterà in semifinale la Germania.
Chissà perchè noi Italiani siamo la bestia nera dei tedeschi.
Loro si ritengono (forse lo sono) più forti fisicamente, più disposti al sacrificio, più organizzati, almeno fino a prima del quinquennio di Governo Berlusconi erano più ricchi (presumibilmente adesso torneranno ad esserlo ...), eppure, quando le nostre Nazionali si incontrano, subiscono.
Nel 1982 persero la finale mondiale a Madrid, ma la partita che più è rimasta nella storia del calcio, quella che suscita, ancora oggi brividi di emozione, fu la semifinale di Messico 1970.
17 giugno 1970.
Io c'era, direi con il Manzoni.
Stavo preparando gli esami di licenza media.
Per uno dei tanti scioperi (in questo caso dei professori) con cui la triplice sindacale affossò la nostra economia, la nostra produzione e tutta la vita italiana in quegli anni (a luglio 1970 si sarebbe dimesso il Governo presieduto da Mariano Rumor, proprio per reazione all'ennesimo sciopero generale proclamato dalla trimurti che, così, venendo meno l'interlocutore, fu costretta a revocarlo) e nei successivi, l'esame era rimandato di giorno in giorno.
Uno sciopero che ricordo perchè ne beneficiai in quanto, terminato, per svolgere rapidamente gli esami furono soppresse tutte le prove scritte tranne quelle di italiano e di latino (facoltativo, ma obbligatorio per chi voleva iscriversi al classico).
E per uno che non aveva problemi proprio in quelle materie, mentre zoppicava in matematica ed era stato ammesso all'esame con l'insufficienza in disegno era un bel viatico.
L'esame, infatte, andò ottimamente.
E mentre tutti noi ci dividevamo tra le partite in notturna (o quasi) dal Messico e la preparazione a questi esami che non arrivavano mai, cadde l'evento sportivo che ancor oggi ricordiamo con la nostra adolescenza.
Erano gli anni delle polemiche sulla staffetta Mazzola/Rivera.
Sandro Mazzola, più combattente, di lui si diceva che faceva arrivare prima il pallone, ma meno preciso.
Gianni Rivera, sornione, detto "l'abatino" dotato di grandissima classe (e altrettanta spocchia) pennellava palloni d'oro per un attacco che, venuto meno per una appendicite Petruzzu Anastasi, poteva contare su Rombo di Tuono, Giggggggi Riva, e su Roberto "Bonimba" Boninsegna (in panchina Pierino Prati).
Una difesa da sogno, con Zoff, Burgnich, Facchetti, Rosato (che la dea bendata ci regalò al posto dell'infortunato Comunardo Niccolai, esperto in autogol) e Pierluigi Cera, un libero d'altri tempi, mastino e roccioso.
E poi "Picchio" De Sisti, il Pirlo dell'epoca e Angelo Domenghini, un tornante che aveva la maratona nei polmoni.
Una squadra che andava ai mondiali dopo la figuraccia del 1966 in Inghilterra, quando fummo eliminati dalla Corea del Nord.
Corsi e ricorsi storici, anche quest'anno è il mondiale "dopo" l'eliminazione per mano di un'altra Corea, quella del Sud.
E siamo di nuovo in semifinale, contro la Germania.
Corsi e ricorsi.
Nel 1970 la Germania arriva alla semifinale contro la "bestia nera" Italia dopo essersi spolmonata in un durissimo incontro, finito ai supplementari, con l'Inghilterra che l'aveva sconfitta in finale nei mondiali di 4 anni prima, con mia grande soddisfazione: ero in vacanza a Selva di Valgardena e i tutristi tedeschi non facevano che sfottere noi italiani, eliminati dalla Corea, mentre loro marciavano trionfali verso la finale.
Ad ogni partita della Germania "tifavo" per la squadra avversaria e, finalmente, l'Inghilterra mi diede soddisfazione ... sarà per quel lontano episodio che sono diventato così anglofilo ?
Corsi e ricorsi.
La Germania del 2006 arriva in semifinale con la sua "bestia nera" Italia dopo essersi spolmonata fino ai supplementari contro l'Argentina e aver consumato preziose energie psicofisiche con i calci di rigore.
Lungi da me trarre conclusioni affrettate (quest'anno si gioca anche in Germania e in precedenza - 1954 e 1974 - i tedeschi hanno sempre vinto il mondiale da loro organizzato), però ...
Ed eccoci, dopo 36 anni ad aspettare un'altra semifinale mondiale Italia- Germania, con nel cuore il ricordo di quell'indimenticabile giugno 1970.
Con la speranza che il 4 luglio 2006 sia come il 17 giugno 1970.
Chissà perchè noi Italiani siamo la bestia nera dei tedeschi.
Loro si ritengono (forse lo sono) più forti fisicamente, più disposti al sacrificio, più organizzati, almeno fino a prima del quinquennio di Governo Berlusconi erano più ricchi (presumibilmente adesso torneranno ad esserlo ...), eppure, quando le nostre Nazionali si incontrano, subiscono.
Nel 1982 persero la finale mondiale a Madrid, ma la partita che più è rimasta nella storia del calcio, quella che suscita, ancora oggi brividi di emozione, fu la semifinale di Messico 1970.
17 giugno 1970.
Io c'era, direi con il Manzoni.
Stavo preparando gli esami di licenza media.
Per uno dei tanti scioperi (in questo caso dei professori) con cui la triplice sindacale affossò la nostra economia, la nostra produzione e tutta la vita italiana in quegli anni (a luglio 1970 si sarebbe dimesso il Governo presieduto da Mariano Rumor, proprio per reazione all'ennesimo sciopero generale proclamato dalla trimurti che, così, venendo meno l'interlocutore, fu costretta a revocarlo) e nei successivi, l'esame era rimandato di giorno in giorno.
Uno sciopero che ricordo perchè ne beneficiai in quanto, terminato, per svolgere rapidamente gli esami furono soppresse tutte le prove scritte tranne quelle di italiano e di latino (facoltativo, ma obbligatorio per chi voleva iscriversi al classico).
E per uno che non aveva problemi proprio in quelle materie, mentre zoppicava in matematica ed era stato ammesso all'esame con l'insufficienza in disegno era un bel viatico.
L'esame, infatte, andò ottimamente.
E mentre tutti noi ci dividevamo tra le partite in notturna (o quasi) dal Messico e la preparazione a questi esami che non arrivavano mai, cadde l'evento sportivo che ancor oggi ricordiamo con la nostra adolescenza.
Erano gli anni delle polemiche sulla staffetta Mazzola/Rivera.
Sandro Mazzola, più combattente, di lui si diceva che faceva arrivare prima il pallone, ma meno preciso.
Gianni Rivera, sornione, detto "l'abatino" dotato di grandissima classe (e altrettanta spocchia) pennellava palloni d'oro per un attacco che, venuto meno per una appendicite Petruzzu Anastasi, poteva contare su Rombo di Tuono, Giggggggi Riva, e su Roberto "Bonimba" Boninsegna (in panchina Pierino Prati).
Una difesa da sogno, con Zoff, Burgnich, Facchetti, Rosato (che la dea bendata ci regalò al posto dell'infortunato Comunardo Niccolai, esperto in autogol) e Pierluigi Cera, un libero d'altri tempi, mastino e roccioso.
E poi "Picchio" De Sisti, il Pirlo dell'epoca e Angelo Domenghini, un tornante che aveva la maratona nei polmoni.
Una squadra che andava ai mondiali dopo la figuraccia del 1966 in Inghilterra, quando fummo eliminati dalla Corea del Nord.
Corsi e ricorsi storici, anche quest'anno è il mondiale "dopo" l'eliminazione per mano di un'altra Corea, quella del Sud.
E siamo di nuovo in semifinale, contro la Germania.
Corsi e ricorsi.
Nel 1970 la Germania arriva alla semifinale contro la "bestia nera" Italia dopo essersi spolmonata in un durissimo incontro, finito ai supplementari, con l'Inghilterra che l'aveva sconfitta in finale nei mondiali di 4 anni prima, con mia grande soddisfazione: ero in vacanza a Selva di Valgardena e i tutristi tedeschi non facevano che sfottere noi italiani, eliminati dalla Corea, mentre loro marciavano trionfali verso la finale.
Ad ogni partita della Germania "tifavo" per la squadra avversaria e, finalmente, l'Inghilterra mi diede soddisfazione ... sarà per quel lontano episodio che sono diventato così anglofilo ?
Corsi e ricorsi.
La Germania del 2006 arriva in semifinale con la sua "bestia nera" Italia dopo essersi spolmonata fino ai supplementari contro l'Argentina e aver consumato preziose energie psicofisiche con i calci di rigore.
Lungi da me trarre conclusioni affrettate (quest'anno si gioca anche in Germania e in precedenza - 1954 e 1974 - i tedeschi hanno sempre vinto il mondiale da loro organizzato), però ...
Ed eccoci, dopo 36 anni ad aspettare un'altra semifinale mondiale Italia- Germania, con nel cuore il ricordo di quell'indimenticabile giugno 1970.
Con la speranza che il 4 luglio 2006 sia come il 17 giugno 1970.
E' il bello del calcio, lo sport più amato dagli italiani, che si intreccia con la nostra vita e rimane, indelebile, nei nostri ricordi più belli.
5 commenti:
E sei arrivato a metterci la frecciatina anche questa volta contro la sinistra e i sindacati. Comunque io non c'ero, ma di Italia-Germania di Mexico 70 ci hanno fatto una capa tanta !
E si dimenticano che poi fummo sconfitti pesantemente dal Brasile, mentre nel 1994 arrivammo a perdere solo ai rigori.
Io invece mi ricordo Italia-Germania del 1982: vincemmo il titolo mondiale.
Dopo aver sconfitto la Germania potremmo anche trovarci in finale con il Brasile, speriamo che i corsi e ricorsi si fermino li.
:))))
Lorenza.
Bello questo amarcord. Ho rivissuto istante per istante quell'evento.
Master: i corsi e ricorsi ( e per una volta ringraziamo i francesi) finiranno con la semifinale e ... mi raccomando la Lacoste azzurra per martedì prossimo ! ;-)
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