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No alla deriva

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22 marzo 2007

L'italietta di Prodi è sempre meno affidabile

Oppure, se preferite, sempre più badogliana.
Se 5 anni di Governo Berlusconi avevano ridato smalto e credibilità all’Italia, con l’impegno in Iraq e in Afghanistan (eravamo la Nazione che forniva il contingente più numeroso per le missioni all’estero dopo Stati Uniti e Gran Bretagna) sono bastati pochi mesi con la sinistra di Prodi e D’alema per farci precipitare di nuovo nella precedente palude.
Intendiamoci.
Se la liberazione di Stefio e degli altri due Agenti di Sicurezza Privata, dopo il sacrificio pieno di dignità e di onore di Fabrizio Quattrocchi, era stata la giusta ricompensa per una azione congiunta di intelligence e militare, anche con Berlusconi non sono mancate ombre relative alla liberazione delle due Simone e della giornalista comunista del Manifesto.
Ombre concernenti trattative e riscatto in termini economici, peraltro smentiti, che macchierebbero il ruolino in politica estera del Governo di Centro Destra, ma, almeno, “in dubio pro reo” e quindi dobbiamo credere alle smentite e, comunque, neanche nelle più perverse elucubrazioni, qualcuno ha mai ipotizzato la liberazione di assassini e terroristi in cambio delle sventurate che - per loro, libera scelta - si erano messe nei guai.
Purtroppo la sinistra non ha neppure il pudore di nascondere la vergogna di una trattativa che è stata totalmente demandata ad un nemico dichiarato dell’Occidente e della liberazione di Afghanistan e Iraq, Gino Strada, che ha persino ottenuto l’allontanamento dei nostri agenti segreti.
Il risultato si è visto: liberato Mastrogiacomo, ma liberati anche 5 terroristi assassini che sicuramente torneranno ad uccidere prima di essere terminati o catturati.
Gli aspetti più gravi sono però successivi.
Nonostante – e forse proprio per tale motivo – la prova di debolezza, sudditanza e acquiescenza ai terroristi dimostrata dalla sinistra e dall’italietta di Prodi e D’alema, una nostra pattuglia è stata fatta oggetto di aggressione, con il ferimento lieve di un parà, quasi una sorta di intimidazione, cui ha subito risposto un tremebondo D’alema “preoccupato” per quel che potrà accadere.
Ancora più grave la preoccupazione espressa (come riportato dall’Ansa ) da fonti vicine al Governo Americano, per le modalità del rilascio di Mastrogiacomo.
Modalità – in sostanza l’apertura di una trattativa con i terroristi e la liberazione di cinque di essi – che mettono in pericolo l’intera missione in Afghanistan.
In questa situazione vediamo che il signor Strada alza la voce, pretendendo (!!!) la liberazione del suo collaboratore, arrestato dalla polizia afgana, che aveva intrattenuto i rapporti con i terroristi.
E il signor Strada afferma persino che, in tal senso, avrebbe anche ottenuto garanzie da parte di Prodi.
Ma stiamo scherzando ?
Se c’è stato un canale per intavolare una trattativa con i terroristi e se questo canale è stato il collaboratore del signor Strada, è evidente che tale personaggio conosce molto del nemico ed è un obbligo morale torchiarlo per benino per conoscere quanto più è possibile al fine di combattere il terrorismo.
A questo punto si ripropone la questione del voto per il rifinanziamento della missione in Afghanistan.
Se prima ero una “mosca bianca” nel sostenere che il Centro Destra deve votare contro, lasciando ogni responsabilità alla sinistra, adesso vedo che questa posizione viene sostenuta anche da alcune firme dei due più importanti quotidiani del Centro Destra (oltre che da altri bloggers).
Mi auguro che il Centro Destra tenga conto del sentimento profondo della sua gente, come interpretato, non da me o dai bloggers, ma dai suoi quotidiani di riferimento.
Il principale valore che possiamo avere come opposizione è quello di utilizzare ogni occasione per cercare di abbattere Prodi, riportare l’Italia alle urne e ridare alla nostra Patria un governo degno di tale nome.
Adesso è diventata anche una questione di dignità e onore nazionale.
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5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciò che è accaduto è estremamente grave.
Ed è il clou di un comportamento messo in atto dallo scorso aprile.

Scalzare i nostri Servizi e i nostri Carabinieri per dare in mano ad una ONG la risoluzione di un atto terroristico mosso nei confronti dell'Italia è quanto meno imprudente.
Se non deleterio.

Credo come te che ora la CdL debba prendere seri e concreti provvedmenti votando CONTRO il decreto fosse almeno per tutelare i nostri soldati in missione ormai esposti a seri pericoli.

Se anche la Margherita denuncia lo strappo avvenuto con gli Usa, beh...mettiamoci pure la bocciatura del Decreto Turco e abbiamo il quadro dell'incompetenza di questo Esecutivo.

Un caro saluto

Van der Blogger ha detto...

Massimo, analisi azzeccata. Però per favore potresti spiegarmi una cosa... se si vota no e il provvedimento non passa, cosa succede ai nostri soldati? Solo questo, perchè per il resto concordo sul fare cadere questo Governo della farsa con tutti i mezzi...

PS. Ho letto che i servizi italiani parlano di 10 talebani liberati e non 5...

CampaniArrabbiata ha detto...

Hai letto di Maroni che ha accolto con favore alla proposta di Fassino e vuole promuovere i Talebani a interlocutori politici?
Non solo il governo, ma anche parte dell'opposizione ha perso la rotta.

Anonimo ha detto...

Gino Strada non è un nemico dell'Occidente.

E' stato il Governo a chiedere l'intervento di Emergency e il suo ruolo è stato quello di CANALE DI COMUNICAZIONE tra i rapitori di Mastrogiacomo e il governo.

Nessuna DECISIONE è stata presa da Emergency.

La scelta, secondo me inopportuna, di mettere in ballo Emergency, rischia di danneggiare questa ONG che ha curato in 10 anni di presenza sul territorio più di un milione di persone.

Prendetevela con altri

Massimo ha detto...

Se quel signore si fosse limitato ad operare, nulla quaestio.
Ma poichè ha girato l'Italia, rilasciato interviste, scritto libri (ma dove trovava il tempo per operare ?) indirizzando tutto contro l'Occidente, allora lo si può legittimamente definire "nemico dell'Occidente", di cui non apprezza i Valori che non diffonde e non contribuisce a innestarli in Afghanistan.