Oggi il senato vota sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero.
Un crescendo di prese di posizioni invitano il Centro Destra, Berlusconi, Fini, Bossi e Casini a votare “no”.
A parte Casini e i suoi stretti collaboratori nell’Udc e, forse, Gianni Letta eterno mediatore, anche i dirigenti dei partiti del Centro Destra hanno raccolto e interpretato la volontà del loro Popolo di dire “no” alla sinistra.
Di lasciare che sia la sinistra a gestire la patata bollente delle missioni all’estero di un’Italia tornata ad essere, dopo la trattativa con i terroristi assassini cinque dei quali sono stati liberati per colpa di Prodi e D’alema, inaffidabile e priva di credibilità.
Ma soprattutto gli elettori di Centro Destra chiedono che non si manchi alcuna occasione per cercare di abbattere la sinistra delle tasse e dei disegni di legge repressivi della libertà di opinione e legalizzatici della deriva morale e dell’invasione extracomunitaria.
Il voto, quindi, trascende il tema singolo del nostro impegno militare nel mondo, per entrare a forza in quelle scelte epocali di una nazione e di un partito.
Qui si misurerà la capacità della leadership di Centro Destra di interpretare fino in fondo la volontà e le aspirazioni del proprio elettorato.
Possiamo accettare che Prodi, ancora una volta, riesca a salvarsi: ma con i voti della sinistra !
Non potremmo perdonare che i nostri voti siano utilizzati per puntellare Prodi e D’alema.
E’ inutile ipotizzare una nuova manifestazione di piazza se si voterà “sì” al rifinanziamento delle missioni militari all’estero.
E non ci si deve lasciare incantare dalle sirene della sinistra.
Dalle “offerte” dei vari Fassino, Rutelli, Marini, Mastella, per un ordine del giorno che chieda la revisione delle regole di ingaggio o l’invio di strumenti bellici offensivi e difensivi più efficaci.
E neppure dagli appelli di Napolitano che non è un alieno catapultato al Quirinale, ma una persona con una lunga, lunghissima storia, organicamente nel PCI ed eletto dalla sinistra, per la sinistra da un parlamento sul quale permangono i dubbi derivanti dallo scrutinio del 10 aprile 2006.
Passata la festa, gabbato il santo, dice un vecchio proverbio italiano e la saggezza popolare deve essere ascoltata.
Troppo tardi si sono svegliati i “pontieri” della sinistra per essere credibili.
E un ordine del giorno non è affatto vincolante, perché può essere lasciato dormire per mesi e anni.
Ma, soprattutto, come si può dare fiducia a persone che credono alle loro stesse bugie come è capitato per le affermazioni di D’alema sul “consenso” degli Americani al turpe scambio di Mastrogiacomo con 5 terroristi assassini ?
Non possiamo fidarci delle loro parole, come Berlusconi non avrebbe dovuto fidarsi delle parole di Scalfaro nel dicembre 1994.
Una volta passato il pericolo, tutte le loro promesse resterebbero lettera morta.
C’è quindi una sola scelta di dignità politica e nazionale che può assumere il Centro Destra: votare, compatto, “no” !
Un crescendo di prese di posizioni invitano il Centro Destra, Berlusconi, Fini, Bossi e Casini a votare “no”.
A parte Casini e i suoi stretti collaboratori nell’Udc e, forse, Gianni Letta eterno mediatore, anche i dirigenti dei partiti del Centro Destra hanno raccolto e interpretato la volontà del loro Popolo di dire “no” alla sinistra.
Di lasciare che sia la sinistra a gestire la patata bollente delle missioni all’estero di un’Italia tornata ad essere, dopo la trattativa con i terroristi assassini cinque dei quali sono stati liberati per colpa di Prodi e D’alema, inaffidabile e priva di credibilità.
Ma soprattutto gli elettori di Centro Destra chiedono che non si manchi alcuna occasione per cercare di abbattere la sinistra delle tasse e dei disegni di legge repressivi della libertà di opinione e legalizzatici della deriva morale e dell’invasione extracomunitaria.
Il voto, quindi, trascende il tema singolo del nostro impegno militare nel mondo, per entrare a forza in quelle scelte epocali di una nazione e di un partito.
Qui si misurerà la capacità della leadership di Centro Destra di interpretare fino in fondo la volontà e le aspirazioni del proprio elettorato.
Possiamo accettare che Prodi, ancora una volta, riesca a salvarsi: ma con i voti della sinistra !
Non potremmo perdonare che i nostri voti siano utilizzati per puntellare Prodi e D’alema.
E’ inutile ipotizzare una nuova manifestazione di piazza se si voterà “sì” al rifinanziamento delle missioni militari all’estero.
E non ci si deve lasciare incantare dalle sirene della sinistra.
Dalle “offerte” dei vari Fassino, Rutelli, Marini, Mastella, per un ordine del giorno che chieda la revisione delle regole di ingaggio o l’invio di strumenti bellici offensivi e difensivi più efficaci.
E neppure dagli appelli di Napolitano che non è un alieno catapultato al Quirinale, ma una persona con una lunga, lunghissima storia, organicamente nel PCI ed eletto dalla sinistra, per la sinistra da un parlamento sul quale permangono i dubbi derivanti dallo scrutinio del 10 aprile 2006.
Passata la festa, gabbato il santo, dice un vecchio proverbio italiano e la saggezza popolare deve essere ascoltata.
Troppo tardi si sono svegliati i “pontieri” della sinistra per essere credibili.
E un ordine del giorno non è affatto vincolante, perché può essere lasciato dormire per mesi e anni.
Ma, soprattutto, come si può dare fiducia a persone che credono alle loro stesse bugie come è capitato per le affermazioni di D’alema sul “consenso” degli Americani al turpe scambio di Mastrogiacomo con 5 terroristi assassini ?
Non possiamo fidarci delle loro parole, come Berlusconi non avrebbe dovuto fidarsi delle parole di Scalfaro nel dicembre 1994.
Una volta passato il pericolo, tutte le loro promesse resterebbero lettera morta.
C’è quindi una sola scelta di dignità politica e nazionale che può assumere il Centro Destra: votare, compatto, “no” !
4 commenti:
Temo però che oggi, con il voto a favore annunciato dall'Udc, sarà anche decretata ufficialmente la fine della CdL.
A questo bisognerà lavorare.
Sul tema specifico, sono pienamente in sintonia...la condotta della vicenda Mastrogiacomo è stata vergognosa.
E cosa si aspetta a nominare Strada al vertice del Sismi ?
Infine, questi attacchi gratuiti al centrodestra da parte della sinistra per aver annunciato l'astensione al Senato davvero è paradossale! Ma non erano loro quelli dell'arcobaleno, del ritiro di tutti i soldati dislocati per il globo, della pace senza se e senza ma ?
E allora ?
Costa cara la poltrona eh ???!!!
Io l'ho scritto in tempi non sospetti nel mio post "La pagina disonorevole di un governo da dimenticare", e lo ribadisco qui: NO, nessuna ciambella di salvataggio a un governo filoterrorista. Non solo ce lo chiedono gli Americani (nonostante le smentite di Repubblica), ma Prodi non è benvisto nemmeno nelle Ue dove non sopravvive nessun governo disposto a rimetterci la faccia con una coalizione fatta di comunisti e veterocomunisti.Lui è l'unico caso.
Berlusconi ha il coraggio di rischiare anche in proprio. Del resto è quel che ha sempre fatto...Casini? la sua lontananza è una risorsa per la CdL.
Come dice Monica Bye-bye CDL.
E' la terra dei cachi.
ciao
Direi di essere d'accordo con Nessie.
Casini è furbo e quando si accorgerà di aver perso tutto l'elettorato che non dipende dalle clientele dei suoi colonnelli, tornerà a Canossa, accolto da un Berlusconi che ammazzerà il vitello grasso.
E perchè ciò che importa, al di là dall'esito del voto al senato, è dare un segnale alla base elettorale del Centro Destra. Votare "no" significa dire: abbiamo capito le vostre aspirazioni e con questo tronchiamo il dialogo con la sinistra.
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