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No alla deriva

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06 novembre 2008

Da che parte sta Fini ?

Leggo una notizia di agenzia.
Fini, quello del pdl “comica finale” e dal pdl eletto presidente della camera dei deputati, si lamenta perché la commissione bilancio ha passato la finanziaria senza esame di emendamenti (in un’altra versione ho letto senza approvare emendamenti) e,quindi, senza alterare il testo proposto dal governo.
A me sembra una bella notizia e sarebbe ancor più bella se, per la prima volta, si evitasse il cosiddetto “assalto alla diligenza” e si approvasse, finalmente, una finanziaria nella integrale versione del governo che, in tal modo, si assume l’intera responsabilità della conduzione economica e non potrà trovare la scusa delle modifiche parlamentari, che immancabilmente stravolgono, con i relativi danni, l’impianto studiato.
Non solo, ma se la finanziaria dovesse essere per la prima volta approvata senza modifiche, potremo vederne effetti (che si sperano positivi) derivanti dall’aver evitato compromessi ed improbabili ricorsi a “coperture” fittizie e inventate all’ultimo momento.
Se questo accadesse, anche a seguito di un voto di fiducia, il governo avrebbe messo un primo tassello, nei fatti, ad una riforma di questa farraginosa, ottocentesca liturgia che è l’approvazione del bilancio dello stato, con benefici sia per l’attività parlamentare che per la coerenza delle norme redatte.
E’ ovvio che l’opposizione si lamenti, perché il non riuscire a mettere i bastoni fra le ruote del governo la impaurisce: non sia mai che Berlusconi riesca a far funzionare la macchina dello stato !
Molto meno ovvio che a cercare di mettere i bastoni fra le ruote del governo sia uno dei maggiori beneficiati dalla maggioranza parlamentare esistente.
La domanda del titolo, quindi, è pertinente: da che parte sta Fini ?
Mi sono da tempo convinto che Fini stia solo dalla parte di Fini e pensi solo alla carriera di Fini ed al futuro di Fini.
Non so se ambisca alla poltrona di Berlusconi o a quella di Napolitano, ma è certo che il suo atteggiamento spalleggiatore della sinistra è alquanto sospetto.
Forse cerca di accaparrarsi i voti per il Quirinale, forse cerca di impedire, solo per invidia, che Berlusconi riesca nel suo titanico sforzo di mettere in ordine le questioni dello stato.
Resta il fatto che Fini, con questa sua uscita estemporanea, è entrato a gamba tesa contro il governo e la sua stessa maggioranza, in pratica evocando i vecchi “franchi tiratori” o, comunque, un atteggiamento ribellistico da parte dei parlamentari della maggioranza, con la riedizione dell’assalto alla diligenza (cioè al denaro di tutti noi), paralisi istituzionale, norme raffazzonate e prive di coerenza logica.
Mi auguro che Fini non venga ascoltato.
Mi auguro anche che Berlusconi si sia pentito – viste le continue punture di spillo che il suo colonnello gli infligge – dall’avergli dato retta escludendo la Destra dalla coalizione.

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2 commenti:

Lo PseudoSauro ha detto...

Nella mia sfera di cristallo vedo... un governo "di sinistra" con un Presidente della Repubblica "di destra". :-)

Berlusconi non e' piu' gradito "cola' dove si puote cio' che si vuole", pertanto cercheranno di farlo fuori in ogni modo. Non sara' Gesu' Cristo, ma "il nostro" il curriculum di Giuda ce l'ha tutto. :-)

Massimo ha detto...

Se "il nostro" dovesse proseguire la sua carriera politica allora avremmo proprio toccato il fondo ! Del resto se pensi che il migliore resta ancora Berlusconi nonostante il tradimento perpetrato nei confronti della Destra si ha la misura di quanto sia scarsa la classe politica italiana anche se, dopo il 4 novembre, è persino migliore di quella che si sono scelti gli americani :-)