Ogni volta che Berlusconi critica la magistratura, questa si arrocca e grida alla “delegittimazione”.
Certo è che alcuni magistrati mettono del loro in una azione di autodelegittimazione da un ruolo che dovrebbe essere rappresentativo di uno stato che andrebbe scritto con la “s” maiuscola ma, proprio, non ci riesco.
Non bastassero tutti i criminali messi fuori anzitempo, alcuni mai messi dentro o liberati dopo poche ore;
non bastassero i teoremi contro Berlusconi che impegnano ore ed ore di lavoro, che sarebbero meglio spese a dare la caccia ai veri delinquenti e che costano fior di milioni a tutti i contribuenti;
ecco un “uno-due” di sentenze che affosserebbero istituzioni ben più gradite nella coscienza degli italiani.
Tra giovedì e venerdì, infatti, siamo venuti a sapere che:
a - la cassazione ha respinto il ricorso contro la decisione della corte di appello di Milano di togliere i supporti medici che tengono in vita Eluana Englaro
b – a Genova, nel processo di primo grado per i fatti del g8 del luglio 2001, sono stati condannati ben 13 poliziotti e disposto un risarcimento ad un gruppo di manifestanti.
E’ ovvia la lettura politica delle sentenze.
Mia, ma anche di tutti coloro che le commentano e, purtroppo, di coloro che le hanno emesse e che hanno giudicato in base a convinzioni personali.
La mia posizione è abbastanza chiara e non abbisogna di particolari spiegazioni.
Sulla dolorosa vicenda umana di Eluana Englaro l’ho già espressa il 13 luglio scorso e qui ribadisco che la vita non è, non può essere un bene disponibile come una lavatrice o un’automobile che si rottama quando non funziona più come dovrebbe.
Sui fatti del g8 la mia solidarietà ai poliziotti è totale e credo che il risarcimento di 800000 euro, cui è stato condannato anche il Ministero dell’Interno per “responsabilità oggettiva”, dovrebbe essere sequestrato per il risarcimento dei danni subiti da Genova e dai genovesi, per “responsabilità oggettiva” di tutti i manifestanti – ivi inclusi quelli beneficiati dalla sentenza - che non hanno saputo impedire che dalle loro fila uscissero i devastatori della città.
Noi cittadini onesti abbiamo bisogno di supportare le nostre Forze dell’Ordine che sono l’unico baluardo tra una esistenza civile e l’anarchia, dove entrerebbe in vigore la legge del più forte e della vendetta privata.
Condannare 13 poliziotti per aver dato quattro schiaffoni di troppo dopo giornate in cui le Forze dell’Ordine erano state costrette dalle consegne a prenderle senza reagire, mi sembra francamente penalizzante per chi ha rischiato la vita e, nonostante tutto, continua a farlo con alto senso di uno Stato che, solo per loro, scrivo, una tantum, con la maiuscola.
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Certo è che alcuni magistrati mettono del loro in una azione di autodelegittimazione da un ruolo che dovrebbe essere rappresentativo di uno stato che andrebbe scritto con la “s” maiuscola ma, proprio, non ci riesco.
Non bastassero tutti i criminali messi fuori anzitempo, alcuni mai messi dentro o liberati dopo poche ore;
non bastassero i teoremi contro Berlusconi che impegnano ore ed ore di lavoro, che sarebbero meglio spese a dare la caccia ai veri delinquenti e che costano fior di milioni a tutti i contribuenti;
ecco un “uno-due” di sentenze che affosserebbero istituzioni ben più gradite nella coscienza degli italiani.
Tra giovedì e venerdì, infatti, siamo venuti a sapere che:
a - la cassazione ha respinto il ricorso contro la decisione della corte di appello di Milano di togliere i supporti medici che tengono in vita Eluana Englaro
b – a Genova, nel processo di primo grado per i fatti del g8 del luglio 2001, sono stati condannati ben 13 poliziotti e disposto un risarcimento ad un gruppo di manifestanti.
E’ ovvia la lettura politica delle sentenze.
Mia, ma anche di tutti coloro che le commentano e, purtroppo, di coloro che le hanno emesse e che hanno giudicato in base a convinzioni personali.
La mia posizione è abbastanza chiara e non abbisogna di particolari spiegazioni.
Sulla dolorosa vicenda umana di Eluana Englaro l’ho già espressa il 13 luglio scorso e qui ribadisco che la vita non è, non può essere un bene disponibile come una lavatrice o un’automobile che si rottama quando non funziona più come dovrebbe.
Sui fatti del g8 la mia solidarietà ai poliziotti è totale e credo che il risarcimento di 800000 euro, cui è stato condannato anche il Ministero dell’Interno per “responsabilità oggettiva”, dovrebbe essere sequestrato per il risarcimento dei danni subiti da Genova e dai genovesi, per “responsabilità oggettiva” di tutti i manifestanti – ivi inclusi quelli beneficiati dalla sentenza - che non hanno saputo impedire che dalle loro fila uscissero i devastatori della città.
Noi cittadini onesti abbiamo bisogno di supportare le nostre Forze dell’Ordine che sono l’unico baluardo tra una esistenza civile e l’anarchia, dove entrerebbe in vigore la legge del più forte e della vendetta privata.
Condannare 13 poliziotti per aver dato quattro schiaffoni di troppo dopo giornate in cui le Forze dell’Ordine erano state costrette dalle consegne a prenderle senza reagire, mi sembra francamente penalizzante per chi ha rischiato la vita e, nonostante tutto, continua a farlo con alto senso di uno Stato che, solo per loro, scrivo, una tantum, con la maiuscola.
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1 commento:
...E per quel buffone di Di Pietro non è stato ancora abbastanza. Ora vuole ricorrere in Cassazione pe ril proscioglimento dei vertici della Polizia. Da notarsi: ai tempi del governo Prodi in cui lui era ministro dei trasporti, fece mancare i suoi voti, perchè da ex poliziotto non voleva mettersi contro i suoi colleghi. Quando si dice la cialtronaggine e l'incoerenza!
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