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12 giugno 2011

Non solo Berlusconi

Mentre a sinistra continuano a concentrarsi su Berlusconi, il loro babau nonchè “male assoluto”, il mondo va avanti.
E l'Italia arranca con un Governo che ugualmente è condizionato dalla potenza di fuoco antiberlusconiana che ha messo assieme una massiccia offensiva comprensiva di tutto unita contro Berlusconi, ma incapace di fornire una alternativa programmatica.
L'esempio lo vediamo dal convegno dei “giovani” di Confindustria a Santa Maria Ligure.
Gli imprenditori fanno il loro interesse, non so, però, se lo facciano bene.
La Confindustria di Marcegaglia accusa il Governo per lo stallo dell'economia italiana e interpreta un' eventuale azione del Governo come erogazione di incentivi alle industrie.
Sul piano sociale la proposta resta quella della “flessibilità” del lavoro e di aumentare, per uomini e donne, a settanta anni l'età per la pensione.
Aberrante l'idea di tasse ridotte per “giovani” e donne, il che significherebbe aumentarle agli uomini “vecchi”, che poi dovranno lavorare fino ai settanta anni, secondo la singolare visione del presidente dei giovani imprenditori.
Una posizione che si sposa con le manie massificanti delle cosiddette “quote rosa” che porterebbero non a favorire le donne che valgono, ma puramente e semplicemente una donna, indipendentemente dalle capacità, dalla professionalità e dal merito.
Perchè è il merito che può risollevare le sorti della nostra società, il merito e la selezione, come quella che, sin troppo timidamente, sembra ritornare nelle scuole grazie alla riforma del Ministro Gelmini, nonostante le isterie di genitori che non accettano le bocciature dei propri figli (ai miei tempi un brutto voto significava una punizione e nessuno di noi pensava di suicidarsi per questo !) che a loro volta, abituati ad essere tenuti nella bambagia, si dimostrano impreparati ad affrontare le asperità della vita.
Allo stesso convegno il Ministro Tremonti si mostra troppo prudente sulla riduzione delle tasse.
Vuole mantenere il pareggio di bilancio: giusto, ma allora che riduca le tasse sulle persone e tagli le spese (ad esempio sul fus per nani e ballerine, o i contributi alla stampa, o i trasferimenti alla rai).
E si facciano pagare i servizi, almeno al prezzo di costo, a chi li usa.
Come il GRA di Roma o la Salerno-Reggio Calabria, senza ascoltare le proteste localiste di Alemanno e Polverini.
Perchè mai dovremmo pagare noi per chi usa quelle autostrade ?
Mi piacerebbe quindi sapere cosa abbiano realizzato “di Destra” Alemanno e Polverini, perchè poi non ci si meravigli se gli elettori di Roma e del Lazio del Centro Destra si asterranno, dando il via libera ai candidati di sinistra.
Ma di spese da tagliare ve ne sono tante, soprattutto di stampo clientelare, se è vera la statistica della Banca d'Italia che ci racconta come, negli ultimi dieci anni, i dipendenti pubblici (un esercito ipergarantito e non licenziabile di oltre quattro milioni di persone) ha ottenuto aumenti di stipendio per un valore più che triplo rispetto ai lavoratori privati che, tra l'altro, hanno un monte ore lavorativo superiore di circa il 15%.
Insomma per i dipendenti pubblici: più soldi, più garanzie e meno lavoro.
E non si dica che il pubblico rappresenta una eccellenza rispetto al privato !
Il Pdl, invece, sembra perdere la testa dietro alle primarie, in un suicida scimmiottamento della sinistra.
Intanto l'estate ormai iniziata (anche se non meteorologicamente) sarà allietata da fiumi di inchiostro sul nuovo “scandalo” del calcio, in attesa del fischio di inizio che, se non sbaglio, arriverà a fine agosto.
E il ciclo della vita quotidiana ricomincia ...

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