Vittorio Feltri nel suo editoriale di sabato 3 dicembre, ha citato un saggio economista del 1900, Maffeo Pantaleoni, che in due righe ebbe la capacità di dettare lo spartiacque tra i governanti utili alla Nazione ed al Popolo e quelli nocivi:
“Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. L’abilità consiste nel ridurre le spese, dando nondimeno servizi efficienti, corrispondenti all’importo delle tasse.”.
In attesa di conoscere i termini esatti della manovra dei “tecnici”, prendiamo atto che le indiscrezioni pubblicate sui giornali ampliano mostruosamente la percentuale di imbecillità della manovra, riducendo al minimo (praticamente non si vede) quella di abilità.
Non basta il ripristino infame dell'ici sulla prima casa, ma le ulteriori abitazioni possedute (erroneamente mai esentate da quell'odioso tributo al potere statuale) verrebbero massacrate con un aggravio della tassazione solo per dare soddisfazione ai comunisti ed alla loro voglia di patrimoniale.
Chi ha escogitato questo sistema, evidentemente, non sa che la casa è l'obiettivo finale dei risparmi degli Italiani che amano la consistenza del “mattone”.
Non è un caso che da quando si è cominciato a parlare di ripristinare l'ici sulla prima casa e di patrimoniale, siano crollati mutui e acquisti di immobili.
Non bastava, dunque, l'ici e la patrimoniale sulla casa (dalla prima e spesso unica in poi) che ecco spuntare un aumento delle aliquote irpef.
La scusa è che colpirebbe solo quelle “alte”, cioè superiori ai 55 e 75 mila euro (lordi) di reddito.
Almeno per chi crede che poi il concetto non si estenda a tutti coloro che hanno un reddito superiore alla pensione sociale ...
Sono proprio quelli i redditi e le rendite da colpire ?
In compenso non si legge di interventi per ridurre
la burocrazia statale,
l'elefantiaca macchina della pubblica amministrazione,
gli sprechi degli enti locali,
i privilegi delle cooperative.
E' evidente che, legittimamente, chiunque abbia un po' di sale in zucca cercherà di salvare i suoi risparmi con acrobazie compensatorie con le manovre dello stato in una gara tra guardie ladri dove, però, le guardie e i ladri non sono esattamente quelli che la vulgata generale pensa che siano.
Rimango dell'idea che, però, sarebbe molto meglio, molto bello, molto efficace, se fossero i partiti del Centro Destra (Lega e Pdl) ad organizzare, finalizzare e capeggiare l'obiezione fiscale che si trasformerebbe presto in una rivoluzione liberale a tutto tondo contro il vampirismo fiscale perchè:
“Qualunque imbecille può inventare e imporre tasse. L’abilità consiste nel ridurre le spese, dando nondimeno servizi efficienti, corrispondenti all’importo delle tasse.”.
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2 commenti:
La rivolta fiscale con alla testa Angelino Joli dalla faccia giuliva? Ci credo poco.
L'unica speranza residua è nella Lega che intelligentemente si è rifiutata di far parte del macabro banchetto. A cena dal vampiro, almeno lei per ora non ci va.
PS: dimenticavo di ricordare che MOnti prevede anche un ritocco di tutti gli estimi catastali e una Super-Ici per le seconde abitazioni (mare, montagna o campagna) che da sempre rappresentano come già dicevi, l'investimento-risparmio degli Italiani nel "mattone". Questa, come è evidente, è una guerra tra la Finanza e il ceto medio, da sempre spina dorsale dell'Italia. Affossando il ceto medio, si vuole affossare l'Italia.
Toccherà quindi ai ceti medi, trovarsi dei rappresentanti, che purtroppo non hanno. E dare avvio a una durissima protesta.
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