Come ho sempre scritto non mi occupo della sinistra, quindi non sono interessato ai mal di pancia di Bersani e dei suoi.
Ancora meno sono interessato o coinvolto da Grillo, un fenomeno che si spegnerà non appena si potrà toccare con mano che se vanno al governo (vedi Parma) falliscono e se restano sulle barricate, alla fine urlano senza costrutto (come è accaduto a tanti movimenti di protesta anche più organizzati di quello grillino).
Del resto mi è bastato ascoltare questa mattina a “Prima di tutto” il balbettio di un tal Cancellieri chiamato a dibattere assieme a Quagliarello, una delle teste migliori del Pdl e a LaTorre del pci/pds/ds/pd per capire che dopo Grillo c’è il vuoto cosmico.
A me interessa il Centro Destra.
Mi interessa, adesso che Monti, Casini e Fini hanno avuto il loro benservito sia pur con modalità differenti, ricostruire l’unità del Centro Destra.
Possibilmente in un unico movimento che sappia federare, rispettandole, le varie anime, ma se non sarà possibile, in una alleanza organica.
Ancor più mi interessa la Destra oggi purtroppo divisa in tante frazioni sommando le quali si arriverebbe, anche in questa situazione di massima divisione e difficoltà, ad oltre il 3% (0,26 di Forza Nuova, 0,13 di Fiamma Tricolore, 0,14 di Casa Pound, 0,64 de La Destra, 1,95 di Fratelli d’Italia) senza considerare la calamita che una simile aggregazione potrebbe conseguire anche tra coloro che sono rimasti nel PdL, hanno seguito nel disastro Fini (0,46) , si sono astenuti o hanno persino, con lo spirito ribellistico tipico dalle nostre parti, votato Grillo.
Il tema della riunificazione dei “fratelli separati” è annoso e, ormai, richiede una soluzione pena la marginalità e la progressiva perdita di qualsivoglia richiamo identitario.
Io stesso dico che o si trova una casa comune nei prossimi mesi, prima delle prossime elezioni politiche, oppure tanto vale impegnarsi all’interno di un contenitore – come l’attuale PdL - sicuramente più estraneo, ma che possa rappresentare, almeno in parte, anche le nostre istanze.
Di cosa abbiamo bisogno, dunque, per tornare assieme e dare sostanza a quella base del 3% ?
Di un elemento di aggregazione personale o ideale.
Il primo non si vede.
Speravo potesse essere Giorgia Meloni, ma ha fatto troppi errori, diciamo che ha straparlato dalle critiche a Berlusconi alla dissociazione dal video ironico dei candidati di Padova che invitavano a votare con la testa e con il cuore e non con altra parte anatomica.
Per il secondo non abbiamo che l’imbarazzo della scelta:
- battaglia contro cittadinanza e voto agli immigrati
- battaglia contro i “diritti” degli omosessuali (in quanto tali, perché sarebbero privilegi, essendo i diritti rivolti e patrimonio di tutti i cittadini con nazionalità Italiana, "senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali")
- battaglia per l’uscita dall’euro
- battaglia per la libertà di studiare la seconda guerra mondiale e trarne, diffondendole, opinioni difformi da quelle attualmente egemoniche;
- battaglia per introdurre la libertà di portare armi
- battaglia per introdurre la pena di morte per reati particolarmente efferati
- battaglia per ampliare la legittima difesa
- battaglia per le ronde cittadine contro la piccola, ma fastidiosissima, criminalità (furti in appartamento, scippi, rapine)
- battaglia per la libertà di contante
- battaglia per la Sovranità Nazionale
- battaglia per l’abolizione id imu, canone rai e bollo auto
- battaglia per la privatizzazione della rai.
Sono solo un esempio di battaglie che un vero partito di Destra potrebbe identitariamente mettere in atto.
Cosa si aspetta ?
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8 commenti:
il nostro amico Massimo ha le idee chiare, ma temo talvolta si lasci trasportare nel paese di Utopia:-)
lo dico pensando all'asperità di alcuni punti, rispetto alla situazione reale:
- battaglia per l’uscita dall’euro:
sai quanto sia critico io a riguardo (diciamo che ce l'ho a morte, come si dice a BO) per come è stata condotta da sempre la faccenda
..pensa però che parte dei beni berlusconiani sono anche partecipazioni bancarie...lo sai no...potrà mai lui, o i suoi, secedere dall'euro quando tramite Unicredit e il ruolo in Bankitalia ha un ruolo diretto nella BCE?
- battaglia per la libertà di studiare la seconda guerra mondiale e trarne, diffondendole, opinioni difformi da quelle attualmente egemoniche;
ussignur!
hai presente cosa implica toccare questo punto?
Stanno lavorando per estendere la Legge Mancino.
E per creare una vera e propria intoccabile religio a quel riguardo con il reato anche di pensiero, anzi il reato di dubbio.
La vedo dura.
Pensa anche alla composizione dei gruppi bancari che governano il Mercato Ue e il parlamento degli autoeletti UE, da dove vengono davvero,
e sai da te quanto si potrà anche solo "pensare" o porsi domande sulla 2GM.
Questi sono arrivati a dettare ordini ai papi, al Concilio Vaticano II; o cfr Pio XII, scelgono anche chi fare santo o no.
meditate gente...
- battaglia per le ronde cittadine contro la piccola, ma fastidiosissima, criminalità (furti in appartamento, scippi, rapine)
Sai già che se ne dice: è razzismo.
In automatico.
Cioè è razzismo una ronda o denunciare da dove vengano molti reati o come sia composta la popolazione carceraria,
ma non è razzismo, pare, quando gli italiani SUBISCONO furti, stupri, scippi & co (quando va bene).
Questo modo è certo un disvalore sinistrato, ma prima è di quel mondialismo-europeismo: è lì che bisogna andare a risolvere,
e riprenderci la nostra sovranità nazionale
per il resto, è anche troppo tardi...basta aspettare!
le battaglie sarebbero queste.
La piattaforma di Massimo è buona, ma ci toglierei senz'altro "la pena di morte". E non perché certo reati non la meritino, ma perché siamo nella Ue-Eurss. E non vorrei che la "pena di morte" se la beccassero quelli che insorgono contro lo schifo della Ue. Meditiamoci...
Josh. Io scrivo quello che penso e scelgo quello che più si avvicina a quel che penso, perchè la politica è l'arte del possibile. :-)
Nessie. Non volevo fare una piattaforma, ma una serie di temi, ognuno dei quali potrebbe essere anche singolarmente posto al centro di un martellamento da parte di una Destra unita.
Sì, ma sulla pena di morte coi tempacci che corrono pensiamoci, perchè con l'Eurogendfor, potrebbe toccare a noi o a quelli come noi.
Sulla pena di morte: so che la severità di Massimo ha anche un suo spazio web dedicato alla pena di morte, con sue "Considerazioni".
Nessie ha ragione, ma provo a spiegare.
Non siamo in Usa, il nostro ordinamento non è il loro, e spesso anche là a questo proposito si assiste ad arbitrii....in passato specialmente ci sono state persone condannate alla pena di morte anche per errori diciamo burocratici piuttosto malsani.
Noi anche meditando sul tema dobbiamo calarci in questo nostro mondo che cambia (sempre nella direzione più sbagliata).
Massimo, tu vedi la gestione giustizia per es contro Berlusconi.
Cioè le accuse, i processi, anche continui, si possono inventare.
E pensi che non si possa costruire un'accusa meritevole di pena di morte verso i cittadini scomodi?
o non abbastanza allineati?
Dopo un sistema che viene a leggere anche ogni nostra spesa (e scelta e predilezione) sul CC?
Il Trattato di Lisbona comprende la pena di morte in caso di sommosse, anche se gli ordinamenti nazionali formalmente non la prevedono,
ma sappiamo che in UE sono le cose che contano, le 'carte nazionali' ormai non valgono
laddove in contraddizione con l'UE (il solito problema sovrantià).
Far comminare pene di morte magari per reato di pensiero dalle elites vendutissime mercatiste dell'Ue non lo vedo salutare.
Potremmo esser già morti anche noi 3, non abbastanza europeisti.
E' un grosso rischio introdurre la pena di morte: nel tuo pensiero saranno condannati i pluriassassini, ma nella realtà vediamo impelagati nelle maglie della "giustizia" anche gente che delinquente non è, mentre i delinquenti vanno a spasso.
Pensaci.
Vi state avvitando sulla pena di morte, quando il mio discorso era ben differente. Comunque ci ho pensato. Non mi interessa se si rischia di fornire uno strumento a questi magistrati, voglio sperare che se ci sarà una maggioranza che reintroduca la pena di morte, ci sia anche per sostituire tutti i magistrati in attività, rivoluzionando il sistema giustizia. A me interessa il prevalere di un principio che è alla base del contratto sociale di un qualsivoglia stato: chi danneggia i cittadini deve essere punito, messo nelle condizioni di non ripetere il crimine e rappresentare un deterrente per chi volesse commettere i suoi stessi crimini. Ad ogni crimine corrisponde una gravità differente. Non vedo alternativa per chi uccide un poliziotto o in carabiniere o per chi provoca una strage con una bomba, che metterlo definitivamente nelle condizioni di non nuocere più, nonostante indulti, amnistie, buone condotte, per evitare di ritrovarcelo dopo una decina di anni libero e magari conferenziere alle università di stato.
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