Renzi ha brindato
al passaggio al senato, in prima lettura, dello scippo al Popolo del
potere di eleggere i senatori.
A seguire i cicisbei con la penna
sempre pronti a tessere le lodi del bulletto di Firenze, hanno
ripreso i temi riassunti dai cinguettii renziani “indietro non si
torna”.
Suppongo che il prossimo cinguettio
suonerà più o meno così: se avanzo seguitemi, se mi fermo
spronatemi, se indietreggio uccidetemi.
Ma la corte renziana dimentica che già
in questo primo passaggio sono mancati una quarantina di voti nella
maggioranza e nei voti a scrutinio segreto il governo è andato sotto.
Dimentica anche che, prima che lo
scippo sia consumato, dovranno fare almeno altri tre passaggi, due
alla camera e uno al senato.
E tra la prima lettura e la seconda
dovranno passare tre mesi.
Le opposizioni, stoltamente, invece di
continuare nel loro ostruzionismo si sono ritirate sell’Aventino e,
come meritano tutti gli assenti, hanno avuto torto.
Poiché l’esperienza dovrebbe
insegnare, non dovrebbero rifare lo stesso errore e, al contrario,
dovrebbero restare in aula ad incalzare il governo, con un
ostruzionismo su tutto e, magari, può anche scapparci il colpaccio.
Ma, soprattutto, Renzi dovrà
attraversare l’autunno e l’inverno, quando arriveranno al pettine
i nodi dell’economia, sempre più disastrata.
Con un governo di Centro Destra,
riducendo le tasse, la Spagna ha ormai superato nella stabilità
l’Italia, certificando il sorpasso con uno spread minore e con un
pil in crescita invece del nostro 0,3% in calo dei primi sei mesi.
Ma Renzi, probabilmente, di economia
non capisce nulla e pensa sia sufficiente un po’ di fortuna e girare la ruota per vincere la partita.
La mancia elettorale degli 80 euro non
è servita a nulla.
Il debito aumenta e le spese non
calano.
Renzi, dopo sei mesi di governo, non ha
realizzato un bel nulla, solo chiacchiere e cinguettii.
Se la situazione economica non
cambierà, se le tasse non diminuiranno e gli Italiani, tutti gli
Italiani, non solo quel sesto “beneficiato” dagli ottanta euro a
spese di tutti gli altri, non vedranno arrivare in tasca più soldi,
non ci sarà riforma istituzionale che tenga: il consenso svanirà.
Esattamente come è accaduto, prima che
a Renzi, a Monti ed a Letta che hanno dissipato un consenso al
70-80%.
Allora avranno maggior forza le
opposizioni interne al partito comunista ed a Forza Italia.
E potremo raccontare un’altra storia.Entra ne
8 commenti:
Non condivido il tuo ottimismo sulla Spagna. Rajoy ha nel suo governo degli uomini-Troika. Come pure la Grecia. Se cade Renzi (cosa auspicabile in sé) non si andrà a votare ma arriverà la Troika. Se risalire la china significa affamare la povera gente, ammazzare vecchi e bambini per denutrizione, lasciare macerie sul campo, io non ci sto. "Destra" o "sinistra" che sia il problema di fondo resta il recupero della sovranità monetaria e pertanto l'uscita dall'Euro.
La prima regola per essere liberi e sovrani, che vale tanto per i privati quanto per gli stati, è non avere debiti.
E' un vecchio mantra!
Come vedi non occorrono invenzioni particolari o rottamazioni in base all'età. Basta il buon senso del padre di famiglia, vecchio come il cucco. E' libero l'uomo (e lo stato) privo di debiti.
Certo! Purché non creino surrettiziamente l'Economia del Debito (Debt Economy) attraverso una moneta fasulla, come quella che ci hanno costretto a comprare. Sono arcistufa di scriverlo.
Nessuno è obbligato ad indebitarsi, ma lo fa di sua spontanea colontà credendo di essere più furbo di tutti quelli che lo hanno preceduto sulla stessa strada. Qualcuno diceva: entriamo nell'euro e i nostri debiti saranno pagati dai tedeschi. Sì, perchè i nostri debiti, cioè i nostri guai, sono iniziati con il centrosinistra di Fanfani, Moro, Nenni, De Martino, Mancini, Brodolini e compagni. Non sono frutto recente.
Fanfani non era ancora centrosinistra, informati bene.
La cura per uscire dal debito ( ormai inesigibile) e’ semplice:
1) uscire dall’euro
2) instaurare una nuova banca centrale italiana
sotto il controllo del ministero del tesoro
senza azionisti privati, banche, fondazioni,
ong, sindacati, aziende, assicurazioni,
Chiesa e istituti sovrannazionali e alieni
3)aliquota fiscale per privati e imprese al 30%
Questa cura depurativa e drenante riporterebbe l’economia italiana in salute. POi ti ricordo altresì che quando avevamo moneta sovrana (la lira) anche se indebitati non venivamo declassati dalle agenzie di Rating.
Fanfani fu l'apripista del centrosinistra, tanto che chi sa di politica scrive e distingue il periodo del centrosinistra organico (iniziato con Moro dopo le elezioni del 1963) dalla marcia di avvicinamento iniziata dopo le elezioni del 1958 con Fanfani e l'astensione dei socialisti (governo impallinato dai franchi tiratori che ebbero una sponda negli Stati Uniti di Eisenhower,contrarissimo ad imbarcare i socialisti, anche se Giovanni XXIII non era contrario al coinvolgimento dei socialisti al governo) e proseguito dopo il congresso dc del 1962 con il governo Fanfani ("rieccolo") dello stesso anno e l'appoggio esterno del psi di Nenni. Tanto che la nazionalizzazione che è considerata convenzionalmente l'inizio del disfacimento dell'economia italiana (Enel) fu attuata da tale governo Fanfani nel 1962 come concessione alle richieste dei socialisti. Tale "svolta" che tanti danni ci ha portato fu dovuta oltre alla confermata benevolenza di Giovanni XXIII, anche al placet di Kennedy che, in tal modo, si conferma, al di là della mitologia successiva alla sua morte, un pessimo presidente, di poco superiore a quello attuale ed a Carter. Poi i socialisti entrarono direttamente al governo con Moro e le cose non poterono che peggiorare.
Posta un commento