Dalle 16 no stop su Sky per il giuramento di Donald Trump.
Inizialmente ospiti anche equilibrati, con un paio di presenze non pregiudizialmente ostili ed uno manifestamente radical chic (tal Caracciolo di limes, molto livido).
Alle 17,30 cambia il registro.
Ospiti solo antiTrump.
Una "scrittrice e attrice" americana, Marta Dassù (già sottosegretaria agli esteri di Monti ... ed è detto tutto), il direttore della Stampa e pure l'inviata a Washington Giovanna (evidentemente è il nome che porta male) Pancheri.
Posto sistematicamente l'accento sulle proteste e pressochè ignorato il Popolo con cappellini a sostegno di Trump.
Bellissima la nuova First Lady (ma anche la First Daughter ...) con un volume di fianchi che è un decimo di chi l'ha preceduta.
Impietosa la telecamera si è più volte soffermata sul volto disfatto, nonostante i tentativi di restauro, della moglie del povero Bill (che non l'ha mai guardata) e che sembrava sempre sul punto di piangere.
Allegro e spiritoso George W Bush, l'unico che, evidentemente con qualche battuta, è riuscito a strapparle un sorriso e una risata ad Obama.
Bene il discorso, breve e senza deflettere dai temi della campagna elettorale.
Un discorso che potrebbe essere ripreso pari pari anche in Italia (e in tanti altri posti).
Infatti Trump ha centrato l'intervento sul Patriottismo, il Nazionalismo, l'America agli Americani, la difesa dei posti di lavoro e delle aziende americane, dei confini americani.
Poi la promessa di spazzare via il terrorismo islamico.
Quindi quella che per me rappresenterebbe una svolta nei rapporti internazionali: non vogliamo imporre il nostro sistema al prossimo, ma solo risplendere come esempio.
Ognuno, quindi, proceda con il modello di sviluppo più attinente alle sue tradizioni, senza pestare i piedi al prossimo.
Ognuno padrone a casa sua.
Se il buongiorno si vede dal mattino, l'era Trump è un buon buongiorno.
E intanto i sinistrati rosicano ... ma quanto rosicano !
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