Il Centro Destra italiano è ad un bivio.
Da un lato la strada del compromesso, degli accordi, della spartizione del potere che sembra indicata da un Berlusconi troppo stanco e poco lucido per fare il Leader indiscusso, una strada che ci porterebbe a cedere sempre di più su questioni che rappresentano il disegno della società che vogliamo, come il multiculturalismo e l'immigrazione, l'omosessualità e le leggi repressive contro le opinioni contrarie, le tasse e l'interventismo statalista.
Dall'altro lato la rivalutazione dell'Individualismo, dell'Uomo, della Persona che deve prevalere sul gregge e deve accendere tutte le sue facoltà per arricchire se stesso e la Società intera, unica speranza per costruire una Civiltà sempre migliore.
La seconda strada presuppone un contrasto insanabile con gli alfieri del politicamente corretto (che stanno tutti a sinistra) e i loro più o meno consapevoli lacchè (che, in cambio di qualche poltrona ministeriale, stanno anche nominalmente a Destra).
E' difficile la sintesi tra le due anime del Centro Destra, tra la poltrona frutto di sudditanza e servilismo e il mare aperto della Libertà.
Il discorso inaugurale di Donald Trump dopo il giuramento del 20 gennaio, può però essere la base "costituzionale" di una Federazione di Centro Destra che voglia riscoprire il gusto di fare politica, di governare, di vincere.
Basta sostituire ad "America", "Italia", ad "Americani" "Italiani", perchè il principio nazionalista a patriottico che permea tutto il discorso è comune a tutti i Popoli e le Nazioni e lo stesso Trump lo riconosce quando esprime la "convinzione che sia nel diritto di tutte le nazioni mettere al primo posto i propri interessi".
Trump, giustamente, pone gli interessi degli Americani davanti a tutto il resto e un vero governo patriottico e nazionalista italiano dovrà fare altrettanto con gli interessi degli Italiani.
Ne discende il recupero integrale della propria Sovranità come hanno deciso gli Inglesi e la difesa della propria Identità come stanno facendo in Ungheria.
Il discorso di Trump può essere il manifesto dei populisti e nazionalisti di tutto il mondo, ognuno padrone a casa sua.
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