In Italia (e non solo, basti guardare a quello che accade negli Stati Uniti contro Trump solo perchè dice pane al pane e vino al vino) molti politici, non solo di sinistra, ma soprattutto molti "intellettuali", si professano "democratici" e persino "liberali" ma, in realtà, hanno un animo stalinista.
In democrazia, quella vera, le imposizioni contro l'Individuo si riducono al minimo, tendenzialmente devono essere azzerate.
Lo stalinismo, invece, pretende di regolare tutto, fin nei minimi particolari, non lasciando alcuno spazio all'Individuo, comprimendone la Libertà perchè di un Individuo Libero lo stalinista ha paura: non sia mai che ragioni in modo autonomo !
La vicenda delle vaccinazioni rappresenta esattamente il discrimine tra chi ha il dna stalinista e chi ha il dna liberale.
I primi vogliono imporre le vaccinazioni a forza, sanzionando chi vi si oppone e interferendo in modo infame sulla conduzione di una Famiglia, dove lo stato non dovrebbe mettere becco.
I secondi, invece, puntano sulla informazione, lasciando comunque pienamente liberi i cittadini di decidere cosa fare, come è giusto che sia, soprattutto nei confronto dei figli, perchè per mio figlio decido io, non lo stato !, cosa sia più giusto fare.
Salvini nell'annunciare che abolirà l'obbligo di vaccinazione (undici vaccini !!!) ha mostrato di essere un vero liberale e un autentico democratico rispettoso della Famiglia come nucleo fondamentale della nostra Società.
Romani, appiattendosi sulle posizioni della Lorenzin (della Lorenzin, capiamoci bene !) ha dimostrato di avere, quanto meno, delle venature staliniste nel suo dna.
Un altro punto a favore del voto per la Lega.
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