Ciò che è bene per la sinistra è male per l’Italia. Ciò che è male per la sinistra è bene per l’Italia.

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Si devono intraprendere le guerre per la sola ragione di vivere senza disturbi in pace (Cicerone)

No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

10 luglio 2018

Non dimenticatevi delle tasse da tagliare


La battaglia, anzi la guerra per bloccare gli arrivi di clandestini e rimandare a casa loro quelli già arrivati per colpa di Monti, Letta, Renzi e Gentiloni, è sacrosanta.
E plaudo alla nuova frontiera del bloccare i porti anche per le navi delle missioni internazionali.
Che ci vengono a fare ?
A raccogliere i clandestini e, come per le ong, sapendo che ci sono navi utilizzate esclusivamente per trarre in salvo gli immigrati, ecco che gli scafisti accelerano le spedizioni, con meno sicurezza e guadagnandoci di più.
Basta !
Giustamente Salvini continua a girare la vite sin troppo allentata dai suoi predecessori in maglietta rossa.
Ma quello dei clandestini è solo uno dei tanti fronti che coinvolgono il governo.
La Sicurezza è un bene primario, dateci la possibilità di difenderci, difendere i nostri cari e le nostre proprietà, dateci la possibilità di possedere legittimamente un'arma.
E non dimenticatevi delle tasse, il più infame dei soprusi di uno stato quando i livelli di tassazione superano la soglia dell'usura.

In pratica un pizzo per avere cosa ?
Ospedali i cui reparti chiudono perchè sono tutti in ferie per festeggiare la nomina del nuovo primario ?

O una giustizia che perseguita un partito politicamente scorretto ?
O una radio televisione pubblica che fa propaganda a senso unico ?
No, grazie.
Meno tasse, più privatizzazioni, dalla privatizzazione della rai potrebbero arrivare i soldi per dare avvio alla flat tax, abolire la Fornero, ma anche ad un oculato reddito di cittadinanza per chi veramente vuole lavorare ma è momentaneamente a riposo forzato.





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09 luglio 2018

Prima gli Italiani

Sabato le caste di privilegiati hanno solidarizzato con i clandestini indossando un indumento rosso.
La Meloni si fatta fotografare con una maglia rossa, chiosando: ecco, la maglia rossa ce l'ho, però mi manca il Rolex e l'attico a New York.
Sufficiente per ridicolizzare i nuovi rossi, dal prete d'assalto, all'ex "carica istituzionale", allo scrittore con scorta pagata da noi, al giornalista televisivo con fallimentari pretese culturali, per finire al reggente triste che, con la barba lunga e la sua polo rossa sotto una giacca informe, è apparso il più sciatto di tutti.
Io non ho indumenti rossi, mai avuti.
Forse da bambino, ma non ne ho ricordo.
Il massimo del genere è una cravatta granata scuro, la quinta o sesta della serie, che uso quando indosso la camicia nera con un vestito blu ( con uno grigio o chiaro, uso la cravatta verde).
Non ho neppure polo o indumenti gialli, così ho optato sabato per una polo nera e domenica per una azzurra.
Non sia mai che io possa essere confuso con quella massa che reagisce come il cane di Pavlov e cerca di trascinare l'Italia nel baratro del meticciato, della svendita della Sovranità, della perdita di Identità, Sicurezza, Benessere, per inseguire il sogno di una società comunista, assoggettata ai poteri affaristico finanziari internazionali, dove chi produce deve mantenere a sue spese le caste di privilegiati e i loro protetti.
Prima gli Italiani, poi, se ne avanza, le magliette rosse. 



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08 luglio 2018

Pensioni d'oro e contributivo


L'unico aspetto positivo della riforma delle pensioni Monti Fornero è che dal 2012 sono tutte calcolate con il sistema contributivo, cioè in base ai versamenti effettuati.
Come in un fondo privato e come sarebbe dovuto essere sin dall'inizio.
Ma cosa fatta capo ha e sarebbeuna grave ingiustizia ricalcolare con il contributivo le pensioni di chi è andato in pensione confidando in un sistema di calcolo retributivo.
Che abbia pensioni superiori o inferiori a quattromila euro.
Poiché dal 2012 tutto è contributivo, i pensionati retributivi sono destinati, nel lungo periodo, ad esaurirsi e tutto tornerà compatibile.
Nel frattempo, però, vanno onorati gli impegni anche per i retributivi più datati.
Magari evitando di far gravare sull'inps i costi dell'assistenzialismo clientelare che è poi quello che provoca il disavanzo perché non ha, come sottostante, alcun contributo, neppure parziale.
Si può e si deve invece incidere sulle doppie o triple pensioni.
Ad esempio un magistrato che è stato ministro, parlamentare, componente di consessi "istituzionali", un Amato, ad esempio, dovrebbe poter percepire una e una sola pensione, fatti salvi eventuali fondi privati alimentati con i suoi contributi personali.
Non risolve il problema immediato dei conti, ma quello di un sistema equo certamente si.







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07 luglio 2018

Fanno pena, si coprono di ridicolo e ottengono l'effetto opposto


Sono curioso di vedere sino a che punto si spingeranno giornalisti, burocrati,preti, parrucconi, affaristi e squali della finanza mondiale per cercare di abbattere il Governo giallo verde.
Per ora siamo costretti ad assistere a trasmissioni, leggere "appelli" e chiosare sentenze tutti a senso unico,senza alcun rispetto per il voto popolare.
Anche ieri mattina, mentre ero in automobile per andare in montagna per il fine settimana, quella che era una trasmissione radiofonica gradevole, Radio anch'io, si è trasformata nel tiro a Salvini e in un improbabile salvagente per i cattosinistri.
Hanno parlato della sentenza contro la Lega per l'uso di un finanziamento di diritto della Lega perché erogato in base ai voti ottenuti, naturalmente due contro uno.
E se il commento è stato paritario (un giornalista di regime contro uno de La Verità) per le parti in causa hanno dato spazio solo alla voce dei magistrati.
Poi hanno parlato delle traversie del pci/pds/ds/pd e, a fronte di commenti degli ascoltatori molto critici, hanno dato la parola al solo Del rio che, senza contraddittorio, ha sfruttato lo spazio concessogli per attaccare il governo attuale dipingendo quelli di cui lui ha fatto parte come se fossero il non plus ultra.
E allora perché noi Italiani li abbiamo cacciati a furor di voto ?
Quindi le buche di Roma e, ad una ascoltatrice che chiedeva perché parlassero delle buche di Roma ma non di quelle di Bologna, la conduttrice ha risposto che hanno solo cominciato da Roma ma avrebbero parlato anche di Bologna.
Così ha ricominciato a parlare di Roma.
Nei giornali radio hanno dato spazio al medico pro vax e nulla ai free fax.
Quindi è arrivata la mazzata dell'arresto del presidente pd della Basilicata, una loro roccaforte.
E così si dimostrano anche sfigati.
Leggo poi che i soliti milionari canterini hanno riaperto le tipografie dei manifesti, contro Salvini, questa volta.
A loro nulla importa dei disagi che i clandestini provocano al Popolo, tanto vivono nele loro fortezze dorate e protette da guardie a pagamento.
Sarebbe opportuno che qualcuno facesse una bella lista dei firmatari di quel manifesto e fosse diffusa nei nostri blog con l'invito a boicottare i loro concerti, trasmissioni, libri.
E sarebbe ora di mettere mano ad un incisivo spoil system sulla rai e su tutto ciò che è publico, come l'inps, per sostituire chi c'è e risponde ai precedenti governanti, con gente nuova.
Meglio ancora una potente privatizzazione senza rete di protezione, così ognuno di noi paga per quel che gli interessa.
Intanto Salvini lavora e dopo esere riuscito in pochi giorni ad escludere le ong dal nostro mare, riducendo quasi a zero gli arrivi, adesso mette mano ai permessi "umanitari" concessi con eccessiva larghezza.
Prima si ferma il flusso e subito dopo si fa pulizia tra chi è arrivato con i precedenti governi Monti, Letta, Renzi e Gentiloni.
Tra le chiacchiere dei priviligiati e i fatti di Salvini, il Popolo sa dove stare e, soprattutto, come votare.


P.S. come sempre centrato azzeccato l'editoriale di Veneziani sul Tempo del 6 luglio.



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06 luglio 2018

Un partito tutto nuovo per Salvini ?


Nessie con due commenti al mio post di ieri in cui ho espresso totale solidarietà a Salvini contro la sentenza della cassazione sulla caccia ai soldi della Lega, rilancia l'idea di Belpietro perchè Salvini risolva la questione creando un partito nuovo e abbandonando la Lega al passato.
Non sono d'accordo, anche se pare che lo stesso Salvini ci stia pensando.
L'idea del partito personale non è nuova e affiora ogni volta che un leader politico conquista la ribalta.
Anche di Renzi si diceva (e si continua a dire) che vorrebbe sfasciare il pci/pds/ds/pd per formare il suo "partito della Nazione" (ma cosa ne sanno e cosa ne capiscono a sinistra dei Valori di una Nazione, loro che spingono per il meticciato con l'immigrazione di massa ?).
Un partito ha un valore aggiunto in quanto portatore di un progetto che trascende il singolo leader.
Un partito sopravvive anche al suo leader più rappresentativo.
Un partito legato ad una persona rischia di finire nell'inconsistenza degli strillini delle due capo gruppo di Forza Italia.
Un partito riesce a superare la batosta che possono infliggere i Bossi e i Belsito e risorge con i Salvini.
Guardate i comunisti, hanno subito più scissioni loro di quanti partiti non siano poi sorti, eppure continuano ad essere un punto di riferimento della sinistra, imprescindibile.
Perde Veltroni ?
Ecco subito Franceschini.

Perde anche lui ?
Arriva Bersani, poi Renzi, adesso il reggente triste (ma lo avete visto con la barba lunga la camicia sbottonata, sembra il ritratto della sconfitta più sofferente).

Cosa sarebbe un partito di Salvini quando (inevitabilmente) la stella di Salvini si dovesse offuscare fra un mese, un anno o un decennio ?
E, poi, tanto non cambierebbe nulla.
I magistrati tornerebbero alla carica con qualche cavillo, perchè sappiamo benissimo (e lo si scriveva sempre all'epoca) che Berlusconi era sotto tiro non per i suoi presunti reati, ma perchè aveva fermato la "gioiosa macchina da guerra" di Ochetto e del pci allora solo pds,
Ripetevamo che la stessa cosa sarebbe accaduta con chiunque si fosse messo di traverso.
Ecco che, puntualmente, il bersaglio mobile è Salvini e se dovesse improvvisamente diventare il leader del Centro Destra, toccherebbe alla Meloni.
Quei magistrati che fanno politica con le sentenze, vanno combattuti, non dobbiamo scappare cercando di imbrogliarli nel loro stesso giochino dei cavilli.
La Lega resti la Lega e trovino altri sistemi per utilizzare i fondi cui hanno diritto.
Diverso il discorso se, magari nell'ambito di una auspicabilmente costituenda Internazionale Sovranista, ci si unisse (meglio in una Federazione che in un partito unitario) con Fratelli d'Italia, la parte migliore di Forza Italia, Forza Nuova, CasaPound e con libera adesione anche da parte dei singoli, non iscritti a nessun partito (come potrei essere io).
Allora sì che una bella federazione potrebbe, nel rispetto di tutte le singole Identità, rappresentarci al meglio e puntare alla maggioranza assoluta.






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05 luglio 2018

Lega con i voti ma senza i soldi


La notizia non è che la cassazione abbia dato il via libera alla più massiccia caccia al tesoro da quella in California del 1849, la notizia è che la cassazione dopo che in un caso similare (ricordate ? quello del tesoriere dell'ex Margherita di Rutelli) il partito fu riconosciuto come parte danneggiata, adesso considera il partito  "complice".
Mi sembra venga applicato lo stesso principio che porta tanti magistrati a perseguire i cittadini onesti che si difendono dai rapinatori, sparando.
Solidarietà alla Lega e che ci faccia sapere come si può contribuire senza che i nostri soldi, dati per uno scopo politico, vengano intercettati.




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04 luglio 2018

Scegliere bene le battaglie da combattere


La canea orchestrata da pennivendoli, parrucconi, burocrati, speculatori e preti contro il Governo giallo verde è persino superiore a quella che ha martellato tutti i governi Berlusconi dal 1994 al 2011.
Credo però che non servirà.
O, meglio, risulterà un perfetto autogoal se il Governo metterà a segno punti pesanti come quelli che stanno bloccando l'invasione, espellendo le ong dal nostro mare e vietando loro di scaricare il loro carico nei nostri porti.
La sensazione, ascoltando i commenti e stimolandoli con qualche piccola provocazione, è che Salvini si sia messo in sintonia con il sentimento del Popolo.
Nel piccolo di un mondiale di calcio la cartina di tornasole.
Conoscete qualcuno che si sia dispiaciuto per l'eliminazione di Germania e Spagna o che speri sia la Francia a vincere ?
Io, no.
Ma se Salvini ha azzeccato la prima mossa, la prima battaglia e non gli resta che essere oculato nelle prossime scelte (ed io mi permetto di suggerirgli la legittima difesa, le tasse e la legge Fornero) altrettanto non posso dire di Di Maio.
Probabilmente obbligato a "fare qualcosa di grillino", Di Maio si intesta un provvedimento, il c.d. decreto dignità, che accontenta pochi, scontenta qualcuno in più di chi accontenta e lascia indifferenti i più.
In tutta sincerità spesometro, contratto per i fattorini di internet, divieto della pubblicità ai giochi d'azzardo, sanzioni per chi delocalizza, mi sembrano temi che non solo non possono suscitare entusiasmo se non nei diretti interessati, ma provocano anche contrarietà forte nei diretti interessati che stanno sull'altra parte della barricata dei primi.
E forse sono molti di più.
Non credo che Salvini e la Lega ne verranno danneggiati, il provvedimento è di colore "giallo" e tutti i benefici (pochi) e responsabilità (tante) ricadranno su Di Maio.
Purtroppo è un assist a chi contesta il governo, dai sinistrati del pci/pds/ds/pd alla strepitante Gelmini ad una Meloni che cerca disperatamente di ritagliarsi uno spazio nonostante Salvini.
E quel decreto mi sembra più una boccata di ossigeno per pennivendoli, speculatori, parrucconi etc. che così trovano altri argomenti per poter sfogare la loro rabbia contro il governo.
Attendo con fiducia la prossima scelta di Salvini per una battaglia da vincere, entrando in sintonia con il Popolo, non dimenticandoci, però, che i clandestini restano ancora la priorità.




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03 luglio 2018

Dopo i clandestini, tutto il resto


Salvini ha affrontato l'invasione dei clandestini con grande determinazione ed ha ottenuto subito dei risultati.
Già tre navi, che in altri tempi avrebbero scaricato immigrati a casa nostra, sono state costrette a virare su altri porti, la guardia costiera libica è in piena attività ed ha già salvato e riportato a terra duemila clandestini, viene delimitata l'area di competenza italiana con conseguente riduzione di spese.
E' solo l'inizio, ma è un buon inizio.
Con altrettanta decisione il Governo deve affrontare altri temi del contratto, a cominciare dalla flat tax.
Come per i clandestini, non pretendiamo tutto e subito, ma che vada a regime prima dello scadere della legislatura e, nel frattempo, qualche assaggio.
Come, ad esempio, l'abolizione di tutta quella miriade di complicazioni, che fanno piacere solo ai commercialisti ed ai caf, che sono deduzioni e detrazioni con il cui risparmio cominciare ad abbattere le tasse, magari riducendo tutte le aliquote e accorpandole.
Non è la flat tax, ma sarebbe un primo passo.
La legge Fornero da abolire, a maggior ragione adesso che sembra diventata la linea del Piave dei maggiordomi di Bruxelles.
Infine la legittima difesa.
Un provvedimento che più a costo zero non esiste.
Basterebbe riprendere pari pari il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti:
"Essendo necessaria, alla sicurezza di uno Stato libero, una milizia ben regolamentata, il diritto dei cittadini di detenere e portare armi non potrà essere infranto.".
Semplice, chiaro, un principio di Libertà e un Diritto Civile per ogni Uomo Libero.






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02 luglio 2018

Il buon senso, politicamente scorretto, di Veneziani


E' noto come io sia un estimatore di Marcello Veneziani di cui condivido praticamente tutte le opinioni, tranne quando scrive del Sud Italia.
Da poco ho scoperto che scrive per un quotidiano, Il Tempo di Roma che la mia edicola, a Bologna, non ha.
Ho provato a leggerlo online, ma ha troppa pubblicità che interferisce con una lettura scorrevole dei testi.
Il Tempo fu diretto, ai tempi d'oro, da un giovane Gianni Letta che si presentava a fare domande scomode in televisione nelle tribune politiche dell'epoca ed era considerato vicino all'Msi di Almirante.
Poi Letta si prestò a diventare un uomo del regime, diventando un pessimo consigliere di Berlusconi e il quotidiano ebbe varie vicissitudini, fino ad entrare nella stessa scuderia degli Angelucci che possiedono anche Libero.
Da quel poco che leggo, Il Tempo ha mantenuto, salvo uno sbandamento finiota e para centrista, una posizione che oggi più che di Destra, si definisce Sovranista.
Ma quel che più conta è che nel Tempo ho ritrovato gli scritti di Marcello Veneziani, dopo averlo perso quando è stato esonerato dal Giornale perchè troppo scomodo per il nuovo Berlusconi lettizzato.
Certo, Marcello Veneziani è leggibile anche suo sito ufficiale, lungamente non aggiornato perchè in corso di composizione ma oggi perfettamente raggiungibile, ma leggerlo nel Tempo o sapere che quell'articolo è stato un editoriale su un quotidiano diffuso almeno in una area dell'Italia mi rende consapevole che molti altri hanno letto e riflettuto  e probabilmente condiviso le sue parole.
Così se ieri ho citato il suo editoriale del 28 giugno sull'immigrazione, per cui "Se dividi la ricchezza, spartisci solo povertà. Perché un conto è dividerla per due come fece san Martino col suo mantello spartito con un mendicante; un altro è dividerlo in cento. Con un fazzoletto a testa non ripari nessuno dal freddo." oggi mi piace evidenziare la sua indifferenza al linguaggio boldrinesco del politicamente corretto per cui Il capo del pd sarà negro, editoriale del 30 giugno.
Ma possiamo trovare delle lezioni per tutti, da Fico a Bergoglio a Saviano, oppure analisi storiche come quella sul 68 o considerazioni di varia umanità.
Insomma tutto quello che trovavamo ne L'Italia settimanale, oggi è condensato nel sito o negli editoriali del Tempo.
Una lettura fortemente consigliata perchè, trovando scritto bene quello che tanti di noi già pensano, aiuta ad ordinare e argomentare meglio le nostre stesse idee.

P.S.: E oggi, Veneziani ha nuovamente demolito Fico.




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01 luglio 2018

Sulla coscienza dei Micron


Mentre a Bruxelles 28 capi di stato e di governo discutevano su come affrontare l'invasione dei clandestini, 100 esseri umani perdevano la vita vicino alle coste libiche perchè gente come Micron si ostina a pretendere che noi Italiani ci si faccia carico di andarli a prendere, trasportarli, curarli, alloggiarli, mantenerli, istruirli, invece di aprire dei centri di identificazione e smistamento PRIMA che rischino la vita in mare.
Chiunque, sia esso Micron, il suo fido scudiero Sanchez Pancia, Bergoglio o qualcuno dei suoi accoliti, Renzi o la Boldrini, illudendo quei poveracci che possono venire in Italia li istiga a partire per mare, è responsabile della loro sorte ed ha sulla coscienza le loro eventuali morti.
Il Governo Italiano, Salvini in testa, i politici italiani, tutti, anche quelli di opposizione, hanno invece la responsabilità di tutelare le NOSTRE Vite, il NOSTRO Benessere, la NOSTRA Sicurezza, le NOSTRE Proprietà.
E c'è un solo modo per farlo: bloccare l'invasione dei clandestini ed ammettere, previo esame accurato, solo coloro che possano essere funzionali al nostro sviluppo sociale ed economico e che accettino le NOSTRE leggi e i NOSTRI costumi di vita.
Come era facile immaginare, di un accordo di compromesso sottoscritto alle cinque del mattino, arrivano interpretazioni di comodo.
Ma a Micron ha ben risposto Conte e Salvini non ha deposto le armi, quindi l'Italia è ben presente a piantonare i suoi bidoni di benzina.
Se la Francia e gli altri furbetti dell'Europa, non saranno disponibili a collaborare per l'unica soluzione possibile, cioè fermare l'invasione prima che salpi dalle coste africane, allora l'Italia non potrà farsi carico di salvare chi parte per colpa dei Micron.
Ed è inutile che i giornalisti servi di regime ci ammorbino le notizie mettendo sempre in risalto i bambini e le donne incinte.
Non ci caschiamo più.
Abbiamo già dato.
Disponibili per collaborare ai centri da aprire in Africa, non più a fare i Giocondor d'Europa.

P.S.: molto meglio di quanto non faccia io, il concetto lo esprime Marcello Veneziani che risponde anche ai Ravasi di turno ricordando che San Martino divenne santo dividendo il mantello con un viandante. Se avesse dovuto dividerlo con mille, sarebbe morto di freddo pure lui.

P.P.S.: pensavo di farne un commento a parte, ma il personaggio non lo vale. Mi limito a dire che ci deve essere un virus autodistruttivo che contamina chi si siede sulla poltrona di presidente della Camera e che lo porta a remare contro la maggioranza che lo ha onorato di tale incarico. Così anche quel tal Fico si è schierato, in cerca di facili applausi dalla stampa serva di regime, a favore dei clandestini e contro la chiusura dei porti ordinata da Salvini, l'unica concreta misura assunta negli ultimi sette anni contro l'invasione. Ma se li porti a casa sua ! 





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