L'unico aspetto positivo della riforma delle pensioni Monti Fornero è che dal 2012 sono tutte calcolate con il sistema contributivo, cioè in base ai versamenti effettuati.
Come in un fondo privato e come sarebbe dovuto essere sin dall'inizio.
Ma cosa fatta capo ha e sarebbeuna grave ingiustizia ricalcolare con il contributivo le pensioni di chi è andato in pensione confidando in un sistema di calcolo retributivo.
Che abbia pensioni superiori o inferiori a quattromila euro.
Poiché dal 2012 tutto è contributivo, i pensionati retributivi sono destinati, nel lungo periodo, ad esaurirsi e tutto tornerà compatibile.
Nel frattempo, però, vanno onorati gli impegni anche per i retributivi più datati.
Magari evitando di far gravare sull'inps i costi dell'assistenzialismo clientelare che è poi quello che provoca il disavanzo perché non ha, come sottostante, alcun contributo, neppure parziale.
Si può e si deve invece incidere sulle doppie o triple pensioni.
Ad esempio un magistrato che è stato ministro, parlamentare, componente di consessi "istituzionali", un Amato, ad esempio, dovrebbe poter percepire una e una sola pensione, fatti salvi eventuali fondi privati alimentati con i suoi contributi personali.
Non risolve il problema immediato dei conti, ma quello di un sistema equo certamente si.
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