Il 27 novembre 2013 potrebbe essere una data da ricordare con infamia, come l'8 settembre 1943.
Per il 27 novembre, infatti, il senato ha fissato la votazione che potrebbe sancire la decadenza da senatore del Leader del Centro Destra, votato anche nel 2013 da dieci milioni di Italiani.
La sinistra, incapace di batterlo con il voto democratico, è così andata a rimorchio dei magistrati costretti a condannarlo per toglierlo di mezzo e applicando retroattivamente, con un abuso del diritto, una norma sanzionatoria e, con un altro abuso del diritto, decidendo per il voto palese in aula.
Da quel che si legge, Berlusconi pare speri ancora su interventi di Napolitano e Letta per continuare a fare quello che gli abbiamo chiesto di fare in dieci milioni.
Credo debba togliersi ogni illusione e decidersi, una buona volta, a passare all'opposizione capeggiando, da Arcore o dalla prigione non ha importanza, un durissimo ostruzionismo parlamentare che impedisca l'approvazione di leggi aberranti come l'istituzione di reati di opinioni quali l'omofobia o il negazionismo, la rapina dei risparmi con l'aumento della tassazione sugli interessi o l'esproprio delle case con una tassa senza sottostante come l'imu o comunque la si voglia chiamare.
Il 27 novembre sarà il giorno dell'ira, ma già adesso i nostri parlamentari possono dare i primi, forti segnali di quel che potrà accadere.
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