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No alla deriva

No alla deriva
Diciamo NO alla deriva

18 novembre 2013

Forza Italia Nuova

Anni fa scrissi che il dopo Berlusconi avrebbe provocato una serie di scomposizioni e ricomposizioni del quadro politico.
La fuoriuscita di vecchie cariatidi socialiste e democristiane che hanno rotto l'unità del fu PdL nel momento in cui avrebbero potuto rilanciare in grande stile Forza Italia preparando una successione graduale a quel che l'età, più che i magistrati, rende inevitabile, ha accelerato il processo.
Il patetico tentativo di Alfano di giustificare il suo salto della quaglia con "l'interesse nazionale" può trovare ascolto solo dai comunisti, ampiamente interessati alla spaccatura del Centro Destra, perchè sperano, nel tempo concesso da questa azione, di poter definitivamente eliminare il Cavaliere, ben sapendo che i transfughi portano solo parlamentari buoni per questa legislatura ma non i voti necessari per la prossima.
Purtroppo lo spettacolo offerto dal Centro Destra è stato indecoroso ed essendo il nostro elettorato più preparato, indipendente e culturalmente elevato rispetto a quello di sinistra, sarà inevitabile un ulteriore allontanamento per disgusto nell'astensionismo e, in minima parte, a favore di dignitosi ma elettoralmente insignificanti movimenti identitari o dell'impresentabile movimento grillino.
A meno che Forza Italia non sappia interpretare l'anima del nucleo "forte" del proprio elettorato, sposando in toto le istanze più radicali quali la netta opposizione all'unione europea, alla rinuncia alla Sovranità e Indipendenza Nazionale a favore della dittatura tedesca, ponendo il proprio movimento in prima fila nella battaglia contro i vari fiscal compact, mes, Maastricht, Lisbona.
Ma anche accantonando i cedimenti di alcuni verso istanze che non appartengono al nostro mondo e sintomo solo di sudditanza verso le lobbies come quella degli omosessuali o degli immigrazionisti ed opponendosi quindi tanto alla istituzione di nuovi reati come quello di omofobia o di negazionismo che rappresentano solo reati di opinione, espressione della volontà liberticida di una parte politica visto che colpirebbero esclusivamente sul nostro versante, quanto sulla approvazione di leggi moralmente discutibili come l'elevazione a diritto dei capricci omosessuali o la concessione della cittadinanza e del voto, attraverso il barbaro ius soli, agli immigrati, espressione di una deriva morale, sociale, politica di una nazione.
Conservando invece e rilanciando un cavallo di battaglia di Berlusconi contro l'invadenza dello stato nella vita dei cittadini e contro le rapine legalizzate perpetrate con le leggi fiscali e predatorie  di case e risparmi.
In sostanza Forza Italia, con gli alleati di sempre da individuare nella Lega e nella nuova Destra che si va faticosamente ricomponendo, potrà ancora vincere le proprie elezioni se saprà coniugare il suo indubbio liberismo economico, con il nazionalismo politico e i Valori della Tradizione.
Un compito agevolato dalla contingenza politica che vede un governo di inetti, al servizio di istituzioni e potentati stranieri, quindi contrario nei fatti agli interessi dell'Italia e degli Italiani.
Un governo che non sa risolvere i problemi e perpetua la sua sopravvivenza unicamente in funzione della elargizione di quel poco che resta e che viene depredato dai risparmi dei cittadini, alle proprie clientele senza arricchirle, ma impoverendo tutti noi e soprattutto le generazioni future.
Quindi un governo sempre più inviso agli Italiani e che assomiglia ai governi fantoccio eterodiretti che inevitabilmente travolgerà chi lo sostiene.
A salvarsi saranno i comunisti, proprio perchè voterebbero chiunque come si può vedere dal lungo elenco di segretari che hanno bruciato e che continuerà con Renzi, Letta o Cuperlo, che per me pari sono esattamente come i Bersani, i Veltroni, i Berlinguer, i Togliatti del passato più o meno recente.
Ma si salveranno con il loro nocciolo duro, mentre gli altri, il contorno, coloro che puntellano Letta dopo aver rubato i voti a Berlusconi, scompariranno, allora sarà di nuovo il Centro Destra contro la sinistra.
E una Forza Italia rigenerata da uno o due anni di opposizione potrebbe restituire l'Italia agli Italiani.
Certamente quello che io immagino non sarà più il partito paludato e curiale che abbiamo conosciuto negli ultimi tempi, ma una sintesi tra la Forza Italia del 1994 e Forza Nuova.
Forza Italia Nuova, per l'appunto, che faccia il pieno a Destra e acquisisca, nel nome della Sovranità Nazionale e della Libertà dalle tasse e dagli espropri la maggioranza dell'elettorato moderato.
E non ha importanza che sia un solo partito, Forza Italia Nuova potrebbe anche essere la risultante di tre anime: quella liberale della vecchia Forza Italia rinvigorita dalla presenza di uomini e donne storicamente di Destra, quella federalista della Lega del successore di Maroni (troppo simile ad Alfano e a Fini ...) e quella nazionalista e tradizionale della nuova Destra che Fratelli d'Italia, Storace e Romagnoli potrebbero a breve, auspicabilmente, ricostruire.
L'abbandono dei Formigoni, dei Cicchitto, dei Sacconi e degli Schifani (quelli che Alfano con involontaria comicità ha definito: il futuro siamo noi ...) potrà aiutare questa trasformazione che porti alla nascita di una Destra popolare e nazionale, fondata sui Valori della Tradizione e alfiere della Libertà in tutte le sue espressioni, a cominciare dalla libertà nei confronti di uno stato sprecone, oppressivo e invasivo.
Non sarà un cammino facile nè breve, anche se la presenza di Berlusconi sarà una garanzia di continuità anche nella raccolta del consenso elettorale.
Adesso mi aspetto che i 150 parlamentari rimasti con Forza Italia, soprattutto al senato, sappiano fare una durissima opposizione, mettendo all'angolo un governo incapace di fare quel poco che sarebbe necessario per ribaltare il declino della nostra Nazione.
Sullo sfondo la legge elettorale.
Meglio se restasse quella attuale, ma un Centro Destra mondato dai quaquaraqua e che dimostri di essere combattivo in parlamento, non dovrebbe aver timore di qualunque sistema la sinistra realizzasse pro domo sua con la complicità dei fuoriusciti.
Il livore con il quale i commentatori asserviti all'unione europea cercano di sminuire la nuova Forza Italia è la dimostrazione che Berlusconi fa ancora paura e che, memori della fallimentare avventura dei Fini e dei Monti, cercano di sostenere il partito tedesco (Alfano+Casini+Letta+Mauro) nella consapevolezza che i voti devono procurarli con i loro articoli, perchè nessun Italiano voterebbe per costoro.
Proprio la campagna di stampa orchestrata contro Forza Italia e contro i "lealisti" e i "falchi" del partito, dimostra che c'è spazio per realizzare un Centro Destra all'altezza delle aspettative dei suoi elettori.


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