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No alla deriva

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07 gennaio 2025

L'Internazionale Reazionaria

Mancano ancora 13 giorni all'insediamento di Trump alla Casa Bianca e cadono altre teste dell'Internazionale Cattocomunista, veggasi alla voce Trudeau in Canada, uno dei più fanatici esponenti del woke mondiale e mentre si attende l'esito delle elezioni anticipate in Germania del 23 febbraio, pronosticate mortali per il cancelliere tedesco, il socialista Scholz, in Austria si sono portati avanti con i lavori ed è stato incaricato il liberalnazionale Herbert Kickl per formare un governo con i popolari (che assumono in politica il ruolo del prezzemolo in cucina: stanno ovunque).

Resiste un malmesso Macron che cerca di chiamare a raccolta  "i resti di quello che fu uno dei più potenti" consorzi di potere  "del mondo" che "risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza" imputando alla Destra emergente di essere "reazionaria".

Senza più una guida, senza un riferimento, i cattocomunisti italiani sono allo sbando e sfruttano ogni flatulenza per attaccare il Governo, confermando sempre più la loro natura antinazionale e contraria agli interessi dell'Italia e degli Italiani.

Starnazzano per la detenzione di una "professionista dell'informazione" che è andata volontariamente a mettersi nelle mani di un governo che non si cura del garantismo giudiziario, ignorano che ci sono altri 2000 e passa Italiani nelle carceri di tutto il mondo e rendono più complicata ed onerosa ogni azione diplomatica per liberare quella stessa persone, che esce dalle loro file.

Montano casi inesistenti nonostante le smentite del Governo e dei fatti reali e vorrebbero l'Italia succube delle iniziative di Germania e Francia per la costruzione di una rete di connessioni sicure, che, se vedrà la luce, sarà fra dieci anni e con l'Italia in posizione subordinata e costi miliardari, invece di applaudire le trattative con Musk per acquisire, subito e a costi inferiori, la già pronta copertura della rete dell'imprenditore statunitense.

E, poi, che male c'è ad essere Reazionari di questi tempi ?

Quando una squadra, un atleta è in ginocchio, si chiede loro di rialzarsi, di reagire e a reagire si invitano quelli cui è capitata una disgrazia o hanno subito una perdita personale.

Reagire è sintomo di vitalità, di forza, di carattere.

E nel mondo occidentale di oggi, piegato e piagato dal politicamente corretto, dal woke, dalla cancellazione della cultura, dalla manipolazione della Storia, dalla legittimazione di ogni genere di perversioni, da una immigrazione incontrollata e illegale che rappresenta una bomba collocata in tutte le nostre città, è doveroso reagire e reagire rappresenta una speranza per il futuro di tutti, anche di chi vi si oppone.

Ben venga quindi una Internazionale Reazionaria che raddrizzi la barra e le schiene di noi occidentali che ci siamo lasciati andare troppo e troppo abbiamo concesso, contro i nostri stessi interessi.

La Meloni, con il suo Governo in carica da oltre due anni, ha dimostrato che l'Internazionale Reazionaria può governare bene e senza imporre neppure quei bavagli e quegli obblighi che la legislazione ideologica dell'Internazionale Cattocomunista invece vorrebbe porre (cfr. il fallito decreto Zan, ma anche leggi tuttora vigenti come la Scelba e la Mancino, l'obbligo vaccinale invece della libertà di scelta, il green pass, il controllo sui conti correnti etc.).

La Reazione è quella del Popolo, con il voto, contro le vessazioni, le imposizioni, il pensiero unico, la deriva morale, il meticciato.

Viva l'Internazionale Reazionaria, alla faccia di Macron e dei suoi ultimi giapponesi.

     

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