E' il turno di una sentenza della cassazione che, pur scritta in leguleio stretto e senza fornire alcuna certezza al diritto, sembrerebbe dar ragione alla linea del Governo sulla lista dei "paesi sicuri" in cui poter rispedire chi vorrebbe entrare illegalmente in Italia.
Ma, appunto, la sentenza è stata scritta in leguleio e, quindi, i cattocomunisti, con il loro coro liturgico di preti bergogliani, toghe rosse e "professionisti dell'informazione", possono estrapolare quelle parti che consentono loro di continuare nella loro azione contro l'Italia e gli Italiani.
Per farla breve bisognerebbe definire i limiti di intervento di un magistrato: furti, rapine, omicidi.
La gestione dei clandestini è un fatto strettamente politico, perchè è il Popolo e solo il Popolo che deve decidere se è disponibile ad ammettere sul proprio territorio estranei, soprattutto di incerta integrazione, professione e utilità.
Il Popolo, dando la maggioranza parlamentare al Centro Destra, si è espresso e i ripetuti sondaggi confermano che la volontà è quella di respingere le nuove invasioni di clandestini e fare pulizia rispetto a chi è riuscito ad arrivare con la complicità della chiesa, delle ong, delle toghe rosse, dei "professionisti dell'informazione" e di quei politici cattocomunisti che svendono l'Interesse Nazionale.
E' sbagliato, quindi, esaltarsi per una sentenza, anche se sembra dar ragione alla linea del Governo, perchè accreditandola, significa accettare che i magistrati abbiano il potere di decidere cosa fare con i clandestini, quando invece quel potere deve essere solo del Popolo che agisce tramite i suoi rappresentanti eletti.
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